Belle davvero! Mi piace lo stile, la sobrietà e quel fluido che non ha possibilità d’essere ‘tradotto’, il “fluido della poesia”. Potresti pensare: “è un modo gentile di ricambiare cortesia”. No. Il tema della morte, del lutto, mi appartiene, ci appartiene tutti. E la vita, (…) stare in sala d’attesa quando piove, né felice né infelice, altro non c’è.
Nonostante la tua immensa cultura (si capisce dai tuoi articoli), i versi scandiscono di tuo (e pregni nella loro compostezza). Complimenti. g.s.
Nuovo, davvero Stefano, quella specie di Spoon river, laico e tenero, e dove la morte è presenza discreta ma fedele, è sorella, quasi compagna. Lo stile scarno, l'essenzialità della pronuncia danno versi brevi e fluidi, che scorrono in un breve sogno a occhi aperti. Maria Pia Quinatvalla
c'è una leggerezza nelle parole non facile per ciò che trattano.. o forse sono state queste vite speciali a porgerla, per lasciarti raccontare, così, come sono andati..
Ringrazio tutti per i lusinghieri commenti, sia per quelli pubblici e sia per quelli privati. La tenerezza, come dice Maria Pia, mi sembra la cifra emotiva dei testi. E, come dice Amara, le "vite speciali" hanno permesso di porgerla.
In questo rincorrersi di vite spezzate prematuramente che si allontanano sempre più dall'occhio, la melodia del verso resta quasi ammutolita e la sensualità latente sembra fare da controcanto al senso della morte che incombe. Davvero belle! Rosa Salvia
Belle davvero! Mi piace lo stile, la sobrietà e quel fluido che non ha possibilità d’essere ‘tradotto’, il “fluido della poesia”.
RispondiEliminaPotresti pensare: “è un modo gentile di ricambiare cortesia”. No. Il tema della morte, del lutto, mi appartiene, ci appartiene tutti. E la vita,
(…) stare in sala
d’attesa quando piove, né felice
né infelice, altro non c’è.
Nonostante la tua immensa cultura (si capisce dai tuoi articoli), i versi scandiscono di tuo (e pregni nella loro compostezza). Complimenti.
g.s.
grazie!
EliminaNuovo, davvero Stefano, quella specie di Spoon river, laico e tenero, e dove la morte è presenza discreta ma fedele, è sorella, quasi compagna. Lo stile scarno, l'essenzialità della pronuncia danno versi brevi e fluidi, che scorrono in un breve sogno a occhi aperti. Maria Pia Quinatvalla
RispondiEliminac'è una leggerezza nelle parole non facile per ciò che trattano..
RispondiEliminao forse sono state queste vite speciali a porgerla, per lasciarti raccontare, così, come sono andati..
Ringrazio tutti per i lusinghieri commenti, sia per quelli pubblici e sia per quelli privati. La tenerezza, come dice Maria Pia, mi sembra la cifra emotiva dei testi. E, come dice Amara, le "vite speciali" hanno permesso di porgerla.
RispondiEliminaIn questo rincorrersi di vite spezzate prematuramente che si allontanano sempre più dall'occhio, la melodia del verso resta quasi ammutolita e la sensualità latente sembra fare da controcanto al senso della morte che incombe. Davvero belle! Rosa Salvia
RispondiEliminasì, hai colto nel segno. Grazie!
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