venerdì 23 maggio 2008

Paola Febbraro


Tristezza infinita.


"1/04/08
caro stefano grazie degli auguri e incitamento, ti mando con piacere 'questa' scritta dopo tanto tempo di 'bianco'. Non so darle un titolo, viene da una debolezza alla quale quel giorno mi sono abbandonata con 'gentilezza' d'animo e di gesti.
un abbraccio
Paola"



quando la barca va sottile piacere di un nuovo giorno che non si vede dal mattino senz’ombra per trattenere il respiro e non sapere bene quale sia la cosa migliore da fare in questa civiltà futura memoria di nespole e cardi di un paesaggio infantile per scrivere del domani come una volta quando si credevano belle le giornate con lavoro e riposo dal lavoro e stringersi attorno all’isola del domani non più volare nè alto nè basso non capire più tanta ma tanta della poesia scritta da giovani più di te capaci di resistere così si crede soltanto alla cieca come scrivere di piastrelle e caucciù ti rifai senza personaggi senza fili senza lasciarti andare solo per amore che non senti più la voce afona di un sorriso per costruire un poema lungo un giorno che non si vede dal mattino quando tutta la verità veniva solo in superficie a increspare la coscienza della sintonia tra te e le cose attorno come domani farai le valige di un’altra storia e leggere e averne memoria che il mondo non è in pace e se ne soffre oh ricordi di quando bastava un soffio di vento mezza nuvola e un promontorio in calda amicizia che ti ascolta per quello che dai e di forza non ce n’era bisogno che non era tua la parola troppo pesante invece c’era quell’increspatura sorridente che svelava un respiro delle cose come nelle nature morte di morandi viaggiando da amici ad amici con mariangela che fa con le sue mani vasi di argilla tutto tondo con il suo amore mentre altre volte è triste per gli angeli con la bacchetta ora che è inverno i libri da sistemare bene sullo scaffale l’irraggiungibile benessere e ti sei imposta così con tanta grazia nei modi di fare riacquista l’umore antico delle castagne nel bosco e voi venite con molti animali oggi una tristezza nuova dovuta a debolezza fa che sia buona per il pane e per la fortuna di medicinali e biscotti che ti vengono a trovare per farti uscire meglio di così

2 dicembre 2007

13 commenti:

  1. che dolore!
    Quando muore un poeta, il mondo perde un po' di luce.
    Ti saluto, Stefano.
    Gianfranco

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  2. sì, Gianfranco. perde tutta la luce, per un attimo.

    gugl

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  3. Non ho mai parlato a nessuno dello stato di salute di Paola, l'avrebbe pototo fare lei e dopo l'avrebbe fatto non so chi. La morte è talmente privata che non riuscivo ad avvicinarla. Dati poi i legami di delicata e vera amicizia, di stima,toccare a parole l'avvenimento nel suo svolgersi e nell'eventale dopo terribile, mi sembrava un pettegolezzo.
    Paola è stata ed è una delle persone più "difficili" e dotate poeticamente che ho amato di più.

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  4. Preciso quanto detto: Paola aveva tantissimi amici che hanno seguito il suo percorso di malattia. Il non averne parlato, per me, significa che non ne parlavo a coloro che non fossero quelli e che pure la conoscevano. E' stata amata e sorretta da moltissime persone, per fortuna, che mai l'hanno laciata sola. Mi interessa sotolineare l'esserci immenso e
    meraviglioso di sua madre Giovanna.
    Niente altro.

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  5. Un saluto e un abbraccio a Gianfranco, Stefano e Cristina.

    fm

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  6. non c'è ramo cui aggrapparsi. che ci si possa muovere con grazia in questo dolore. GTZ

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  7. ho saputo solo adesso . anche della malattia . dall'inizio del 2007 non ho più avuto contatti . proprio qualche giorno fa nel lavorare al palinsesto dei prossimi passaggi di land stavo pensando di ricontattarla per proporle un colloquio da pubblicare nel num 3 o 4 o addirittura in video . ero del tutto ignaro delle sue condizioni . la conobbi a bologna in un'osteria dove lei e anna maria farabbi leggevano alcune loro poesie . ho un ricordo preciso delle loro voci . fu intensissimo e cruciale . ho postato su land un suo testo inedito che mi aveva mandato per un vecchio progetto che non è riuscito a partire . ma ora avrei voluto che ci ritrovassimo per un poco di strada assieme . e invece devo dirle addio . un altro addio . chiedo scusa e ringrazio stefano .
    s .

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  8. ciao Stefano, grazie per la testimonianza.

    gugl

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  9. Davvero quando muogiono persone così è una perdita incalcolabilia. Giulia

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  10. questa è da rileggere... mi dicevo quando mi capitò, via web non tanto fa, di leggere qualcosa di lei...

    non fa per nulla piacere che lo smarrirsi del suo soffio nel vuoto di cui non sappiamo faccia luce strana sul rileggere

    rileggere: vitale, quando se ne prova il bisogno; ma con questa luce addosso denuda altre necessità, vitalità

    spettatore altrove "p(r)esa(/e)nte" su questo blog, preferisco stare in anonimi occhiali scuri nel luogo della cerimonia (guai a chi la chiamerà virtuale!), e mi aggrappo a rileggere questa pagina, intuirne i rimandi, e ringraziando, ringraziando, (sarà perchè da venti giorni medito sulla scomparsa di una persona cara, sulla tanta luce che ha lasciato, luce come questa che ritrovo nella lettura di Paola Febbraro

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  11. da leggere o rileggere assolutamente!

    gugl

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  12. http://poesia.blog.rainews24.it/2010/12/08/paola-f-febbraro-al-giusto-verso/

    Luigia Sorrentino

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