mercoledì 30 maggio 2007

Antonella Pizzo

Conosciutissima in rete, e attivissima in diversi blog, Antonella Pizzo qui ci presenta due poesie inedite dove s'incontrano il gelido farsi del mondo e la trama della scrittura, tenuti insieme dalla "musica stridente" del "silenzio". Immersa in un paesaggio invernale - che, invadendo i pensieri, li irretisce - la poetessa invoca, per fuggirvi, la possibilità di scrivere d'altro (dell'estate della vita, anzitutto), immaginando intanto il matrimonio mistico della Terra con il Cielo, quell'Inizio in cui la totalità era senza resto. Infatti, iniziata la deriva dei continenti, che è, al tempo stesso, deriva dell'identità e incontro con l'arido vero, alla poesia non resta che cucire gli strappi, la frammentazione della coscienza e dell'esperienza, in una tessitura che trami la perduta unità ("... per sapere con certezza / che qui nessuno manca") e che ordisca un nuovo avvio.



*

A nord c’è il bianco e il freddo
c’è l’indice puntato alto
chiarezza evanescente
io cerco e scavo nelle nevi e orme seguo
m’accuccio nel
cappotto stretta e nel capello spiove
cenere e veramente sento che il silenzio
è senza voce e che i rumori sono quelli
che fanno i miei pensieri congelati

facessero un racconto di rami e foglie
di pini aghi un bel cucito e strappi
non più aperti ma lembi avvicinati
di nembi e cirri d’arcaiche forme
di archi in cielo di baleni
facessero la conta per sapere con contezza
che qui nessuno manca
ma il manto è bianco e tutto copre
e niente s’ode se non la musica stridente
di un iceberg spezzato
tragitto andato a male, disastrato.







*

Mi volto di schiena e mi disegni il mondo
la pelle freme di segni e tatuaggi
s’attaccano le isole alla terra
rispuntano lontano le dorsali
s’agganciano agli scogli di ringhiera
sponsale benedetto
di continenti innesti
in diversa formazione copulando

29 commenti:

  1. che dire? l'adoro :)
    più tardi, se posso, passo (notare la facile assonanza che denota buon umore) e lascio un commento un poco più profondo.

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  2. fa piacere saperti contenta.
    Aspettiamo il tuo commento, chè "l'adoro" è riferito alla poetessa, immagino!

    gugl

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  3. ma no, è riferito a te gugl, tu sei er più, il nostro maestro, non dimentichiamolo mai! ali son contenta che sei contenta e aspetto che passi quando puoi anche se commento non profondo va bene lo stesso :-) - ringrazio Stefano per me è un grande onore essere nel suo blog. lo ringrazio per suo commento più che profondo, in pratica m'ha spiegato come tesso e come tento di ricucire gli strappi. la poesia per me ha la funzione di mettere le cose al proprio posto. di fare ordine. di ricomporre. ciao belli. antonella

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  4. ci deve essere un errore, Stefano: io di Pizzo conosco Tiziana Pizzo, Giuseppe Pizzo, Marina Pizzi. ma sta' antonella qui....BOH!
    però le poesie sono belle!, SI.
    ciao,
    red

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  5. Red, ti sei dimenticato l'occhietto strizzato.

    di queste poesie mi piace molto molto la seconda strofa della prima, quel cucire i lembi già così ben rimarcato dal nostro maestro, ma davvero sospende il fiato quella terzina finale di bianco, di neve, di silenzio ovattato, il crack dell'iceberg spezzato e la parola finale. perfetta chiusa, posta oltre la virgola, in "disastrato"; mi fa pensare un po' al titanic, ma non è un male, quella nave e tutta la simbologia ad essa legata vanno pure benissimo come richiamo.
    L'altra poesia mi sembra d'averla già letta altrove. Mi sbaglio? La trovo più teorica e cerebrale ma comunque ottima.
    l'adoro è riferito alla poetessa, si ;) ma forse alla poesia...chissà

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  6. ho avuto anche io modo di conoscerla e seguirla ...
    questa è la vera possibilità del web: conoscere talenti e seguirli ...
    eh si, che l'adoro anche io.

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  7. occhietto e baci alla mia amica carissima.
    mi sembri un po' più tenuta in queste tue o mi sbaglio?
    ciao aliantofrancescagugl

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  8. A proposito della neve: nel "Parsifal", il protagonista vede improvvisamente tre gocce di sangue sulla neve e queste, come nell'incantamento proustiano, lo sprofondano in un ricordo dell'amata che lo staccano dal tempo presente, per ricondurlo ad un tempo mitico in cui l'unità degli opposti era possibile.

    In Antonella, invece, la neve non porta i segni dei viventi, bensì li allontana, ne copre le tracce, quasi a volerne allontanare il ricordo.

    gugl

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  9. Un saluto ad Antonella, ad Ali che ho trattato molto male e quindi vengo umilmente a capo chino a chiederle scusa, al grande Gugl e a tutti gli intervenuti. Mi scuso per la frettolosa apparizione ma di questi tempi sono "fuori" come un balcone e frequento poco il web. Spero di rientrare quanto prima. :o)))
    pepe

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  10. Cara Ali, la seconda ti sembrerà anche più teorica e cerebrale, ma io ci trovo molto fiato, ispirazione e maestria insieme...vabbè mica sempre si può essere d'accordo...comunque sono sempre più convinto che "le donne hanno un'altra voce" (è il titolo di "qualcosa" che sto pensando)
    un saluto a stefano e agli amici
    G. Cerrai

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  11. Non so se sono adorabile, credo di no, dicono di me che ho un brutto carattere, è vero, ho un brutto carattere, spesso la rabbia prende il sopravvento, ma chi impara ad accettarmi alla fine mi vorrà bene for ever. non so se queste mie che sono qui sono misurate, certo sono diverse, meglio o peggio non saprei. Grazie pepe per essere rientrato dal balcone, come mai hai trattato male ali? In genere tu non tratti male mai nessuno. Grazie ad ali per essere tornata. Grazie a Giacomo, dimmi, che cosa bolle nella tua pentola? Grazie a red per essersi ricordato che conosce anche un’altra pizzo. E al grande gugl, naturalmente sempre grazie. quello che vorrei fare è andare alla ricerca di ciò che è perduto come demetra che andò alla ricerca di persefone ma io non riesco perché non sono una dea ma semplice mortale e non so dove sia l'ade, allora vago sulla superficie della terra e vado alla ricerca di tracce e orme, di reperti, di segni, di mappe, di strade, ma trovo resti archeologici, navi arenate, statue senza più braccia. Insomma non trovo niente, se trovo un braccio non trovo la statua a cui appartiene. Spero almeno di trovare versi che poi, dopo scritti, mi possano indicare la giusta rotta. Buon pomeriggio antonella

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  12. Mi piace la "nuova rotta". Perché mi piacciono le persone che si provano sempre su "altre" rotte. Quindi, mi piaci tu.

    Indovina chi sono.

    p.s.

    Ma i quiz sono ammessi?

    p.s.s.

    Molto, molto interessanti. E Meister Gugl non si è lasciato sfuggire l'occasione di notare, col solito esprit de finesse, la "virata".

    Saluti

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  13. il tuo commento è bello peccato che sia anonimo e quindi è come se non l'avessi fatto. pensi di comprometterti in qualche modo se ti firmi? anche con un nome ispirato dalla tua (immagino) fervida fantasia. antonella

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  14. Non è anonimo, il commento! Il quiz lo è. E io che credevo di essere riconosciuto subito... :-)

    Un saluto a tutti.

    fm

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  15. in effetti, Antonella non si è mai seduta su una forma acquisita


    Ciao francesco, temevo che fossi un troll :-)
    gugl

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  16. E un gran saluto anche agli altri amici passati di qua.

    gugl

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  17. ma pepe che dici! non è affatto vero che mi hai trattato male, però con quella capacità inquetante che ho di fare il processo alle intenzioni, penso (excusatio non petita, accusatio manifesta), se dici così evidentemente lo sai bene che potresti spenderti molto di più :P

    il tutto con molto affetto, e sempre di fondo col rispetto della libertà individuale di poter dire o dare quello che si vuole, si può si è in grado di dare in un dato momento.

    Giacomo, guarda che io nella seconda composizione ci trovo le stesse cose che ci trovi tu, infatti mi piace molto

    anch'io ho temuto che il grande (per fare il paio con Ste) francesco fosse un troll

    ricambio il grande saluto ste, e ti confesso che leggendo le scuse di pepe, in un primo momento avevo pensato fossi tu :P

    vabbè, lo so, sono terribile come gli scolari a squola

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  18. Vi chiedo scusa, ragazzi, ma mi sembrava un modo "simpatico" di far passare dei complimenti veramente sentiti alla nostra Antonella.

    Non ho proprio pensato all'ipotesi troll, per il semplice motivo che queste "graziose creature" (?) di solito spruzzano liquami assortiti, e lì c'erano, invece, degli elogi. E poi, dove si è visto mai un troll che chiede di "essere riconosciuto"?

    Vabbè, è andata: un modo come un altro per salutare gli amici, in particolare Alivento (sempre più brava) e Gabriele, che non sentivo da parecchio.

    Un caro saluto a tutti.

    fm

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  19. gli anonimi non mi piacciono, i troll fanno questo e altro, ma sei tu e allora grazie francesco. buona serata, domani ripasso bacion bacioni vadoananna a.

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  20. Meno male che non era nemmeno un New Troll :D

    in effetti era un cambiamento che si stava facendo strada gi da qualche tempo.

    Ricordo infatti quando ebbi la fortuna di postare sul mio blog una sezione di inediti di Antonella, in cui il tono virava verso tonalità più cupe coinvolgendo anche la natura in questo processo di trasformazione.

    saluti a tutti

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  21. bene, cara Antonella, adesso non hai più scuse: devi continuare il tuo viaggio. Assolutamente.

    un abbraccio
    gugl

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  22. la prima è davvero splendida - penso al nord nella poesia di Bartolo Cattafi - complimenti, antonella

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  23. grazie Enrico per l'originale accostamento.

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  24. saluto luigi e enrico e li ringrazio per essersi fermati a considerare i miei versi. il percorso è necessario e non ho scuse, devo solo togliermi quei pesi che fino ad oggi mi hanno impedito di camminare. un caro saluto a tutti e un grazie particolare a stefano (il grande) per avermi ospitata. buon pomeriggio antonella

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  25. Quando, grazie alla scrittura che attraversi, leggendo col fiato sospeso, ricevi - come qui - in cambio la possibilità di accedere, coi sensi, col ventre e con la mente, ad una rivelazione che ti ammalia, allora puoi solo, da semplice lettrice, dire 'grazie' e abbandonarti alla bellezza.
    Ossodiseppia

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  26. ciao ossinadiseppia, grazie lo dico io, di cuore. a.

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  27. Come nel calcio, come ad una festa per il santo patrono, come ... Tifo siciliano. Qui, mi incuriosisce e affascina la tensione sintattica (significato-significante) della Pizzo, che non conosco. E ad impreziosire il mistero la "perduta" (mi sembra di capire che sia uscita dal gorgo) sicula Alivento.
    D'altronde, se ha le ali e il vento spira (autocommiserazione per questa mia scadente battuta), non poteva che emigrare.
    Scusatemi, sono su di giri per un contratto di lavoro ... Di questi tempi ...
    Ciao Stefano.

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  28. Mi ero scordato l'alis:
    giesse

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  29. beh, l'entusiasmo è sempre il benvenuto. E chissà che Alivento non torni...
    Antonella Pizzo è da leggere senz'altro: è scettica di suo per cui bisogna andarla a cercare. per esempio nel sito che gestisce con altre donne: http://viadellebelledonne.wordpress.com/
    ciao!

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