Dandovi appuntamento a domani, all'Hotel La Rocca, di Bazzano (BO), alle ore 21,00 dove Alessandro Ansuini presenterà La distanza immedicata, vi invito intanto a leggere il mio inedito appena pubblicato su Poesia da fare.
Buona presentazione, cena, aperitivo e quant'altro :)
L'inedito, seppur contraddicendo, nell'apertura che offre, la distanza immedicata (trovo pertinente quanto detto da Gabriele: "la distanza comincia a medicarsi"), si pone stilisticamente nel suo stesso solco. Mi piace tantissimo quando adoperi a piene mani le epifrasi, Stefano, anche questo fa parte del tuo personale recupero che guarda, non a caso, a Petrarca e Leopardi. La trovo una poesia bellissima: pacata e sguisciante insieme.
Arriva sempre un fiume che arrovescia il posto delle cose, arriva voce per un tempo illimitato che non può tornare, per un corpo intangibile che non sa dirsi finito, lo sguardo del poeta sa il lutto e l’abbraccio di dolore e di terra nutrita, ‘la bellezza dei cieli’ come specchio, la promessa della nostalgia e dell’ignoto come fonte. Bellissima. Ossodiseppia
Buona presentazione, cena, aperitivo e quant'altro :)
RispondiEliminaL'inedito, seppur contraddicendo, nell'apertura che offre, la distanza immedicata (trovo pertinente quanto detto da Gabriele: "la distanza comincia a medicarsi"), si pone stilisticamente nel suo stesso solco. Mi piace tantissimo quando adoperi a piene mani le epifrasi, Stefano, anche questo fa parte del tuo personale recupero che guarda, non a caso, a Petrarca e Leopardi. La trovo una poesia bellissima: pacata e sguisciante insieme.
ho commentato di là e d'impulso, senza pensare che è il sito di CEPOLLARO, ehi non so se mi spiego, sacro suolo da non calpestare
RispondiEliminaqui rivendico però il mio ruolo d'amica e ti prego, ti prego, Stefano, lascia che io la posti sul mio blog
Ali, dovresti chiederlo a Cepollaro.
RispondiEliminaVoc, come sai la poesia contraddice sempre le proprie tracce passate, le sdoppia, come nell'epifasi, appunto :)
Grazie!
non fa niente Stefano, come se non avessi detto, il mio blog resterà povero, la tua poesia ancor più preziosa
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaArriva sempre un fiume che arrovescia il posto delle cose, arriva voce per un tempo illimitato che non può tornare, per un corpo intangibile che non sa dirsi finito, lo sguardo del poeta sa il lutto e l’abbraccio di dolore e di terra nutrita, ‘la bellezza dei cieli’ come specchio, la promessa della nostalgia e dell’ignoto come fonte. Bellissima.
RispondiEliminaOssodiseppia
Grazie!
RispondiEliminagugl