Goccia di un clima impietrito una voce robusta considera l’aria – la forma che accende e attraversa il timore che un’eco improvvisa rimandi alla fuga.
Chi scrive è davanti a ferite più timide e antiche – e ricorda che leggere è un graffio, una scorza di pioggia, una traccia scabrosa che inaugura e sfuma.
Ma è prodigo il sole a novembre un prodigio di bianco dissolve le cose acceca il tragitto innalzando un modello di corpo confuso - sfinito.
Così, in uno sperpero d’acqua sprofonda – accartoccia le linee raggruma il divario e diffonde l’idea che una brina si sciolga in rugiada e scrittura.
Goccia di un clima impietrito una voce robusta
RispondiEliminaconsidera l’aria –
la forma che accende e attraversa il timore che un’eco
improvvisa rimandi alla fuga.
Chi scrive è davanti a ferite
più timide e antiche –
e ricorda
che leggere è un graffio, una scorza
di pioggia, una traccia scabrosa
che inaugura e sfuma.
Ma è prodigo il sole a novembre
un prodigio di bianco
dissolve le cose
acceca il tragitto
innalzando un modello
di corpo confuso - sfinito.
Così, in uno sperpero d’acqua
sprofonda – accartoccia le linee
raggruma il divario e diffonde
l’idea che una brina
si sciolga in rugiada e scrittura.
Ciao.
Giorgio Bonacini