lunedì 1 giugno 2009

Piero Simon Ostan


Il salto del salvavita (Campanotto 2006) è opera prima di Piero Simon Ostan che vale la pena segnalare per la freschezza di alcune immagini, per l'ironia leggera che lo attraversa e per l'originale commistione di lingua e dialetto, rilevata anche da Giacomo Vit nella prefazione. Mi sia concessa tuttavia qualche riflesione critica, vsto che Simon Ostan ha trent'anni e dunque non è più poeta imberbre. Anzitutto l'ambiguità con cui usa il dialetto, secondo me ancora troppo legato al sentire locale, a quell'alone di cose vecchie e nostalgicamente perdute che, già in Gozzano, sapevano di stantio. Forse gli è necessaria un'ulteriore riflessione su questa leva, che porta con sé madre e profumo di bucato, ma anche un'aprioristica adesione ad un mondo che forse autentico non lo è mai stato. Il secondo aspetto che segnalo è un certo automatismo negli a-capo, spesso coincidenti con la scansione logico-grammaticale; l'effetto è una rigidità della strofa che il poeta di Portogruaro riesce a limare attraverso una lettura modulata. Ciò non toglie che un'articolazione più complessa del dettato ritmico gioverebbe alla scrittura.



[PASTROCIARSE INSIEME]

pastrociarse insieme
sporcarse e
mis'ciarse
e impantanarse 1

Sbrissiar ogni tanto
come savon
de sora l'onto de pele
grassa,
come polastro in tocio. 2

Io mangio le vite più paffute
rotonde, con le mani,
maleducato, senza forchetta
e coltello

e poi... non ingrasso mai,
sono magro, molto,
mangio solo quello
che mi piace.


1 Pasticciarsi insieme/sporcarsi e/mischiarsi/ e impantanarsi
2 Scivolare ogni tanto/come sapone/sopra l'unto di pelle/grassa/come pollo con il sugo



ORGOGLIO


La postura scorretta
della spina dorsale
rannicchiata
nella sedia.

Servirebbero muscoli
forti e allenati

(E) cuscini morbidi
dove accomodare
il sedere.

Sedute di fisioterapia
alla mattina presto.

Quando (ormai)
me ne andrò ingobbito
a cercar parcheggio
più vicino possibile
al supermercato
sarà troppo facile
incolpare i libri.




ACQUA III - Liquido Amniotico


Oto ore le impinise el stomego
de man bianche che no se sfiora più,
de Parole, Putane dai denti marsi,
a forsa de rosegar el sol
chel scampa come bisatel
prima de finir in tecia. 1

Dietro la scrivania
dotata di personal computer
che non screpola la pupilla

imposto il Salvatore dello
schermo:

scelgo una bella giornata d'estate

quele che fa madurar pomodori e sucheti...
e scrodega i xenoci 2

Applica. Ok.


1 Otto ore riempiono lo stomaco/ di mani bianche che non si sfiorano più/di Parole, Puttane dai denti marci/a forza di rosicchiare il sole/ che scappa come anguilla/prima di finire in padella
2 Quelle che fanno maturare pomodori e zucchine/ e sbucciano le ginocchia.



CERCHI IL VERSO PELO D'OCA?


..........Avere molto scritto / conta poco /
..........Serve ascoltare sempre / e lesti a negoziare i /
..........Verso buono / per un giorno di sole. / Ma più ancora /
..........Serve esser pronti a scrivere / sotto tutti i governi /
..........Quando la voce viene come un tuono.

...................Andrea Temporelli


Cerchi il verso
Pelo d'oca?

Mordicchiare...:.penna che scrive parola
Scarabocchiare: foglio che riceve parola

La punta della
Lingua....pesa

In un vocabolario sbilenco
Trovi solo un lessico "imberlato"

Sera la pena
.........la porta
.........el pensar

prima de corer
impara a caminar 1


1 Chiudi la penna / la porta / il pensare / prima di correre / impara a camminare



COLLOQUIO I


I nove puntini da unire
e il resto dei test
psicoattitudinali
mi fanno perdere
il posto di
addetto contabile...

...e le ragazze
dai vestitini estivi
che incrocio
tra i portici.



[È BELLA LA VITA, COME MULINO BIANCO]



E' bella la vita, come mulino bianco
quando l'anticiclone delle azzorre
concede ritocchi alle nostre
abbronzature a settembre inoltrato.

È accartocciando un pacchetto di biscotti
con mani di pastafrolla
che ci si accorge di essere
assassini di vite indifese.

Mentre sogni la casa dalle ali di pietra
sai, che non mi denuncerai mai!

Tuo figlio avrà il mio sistema nervoso,
forse anche i miei occhi neri
ma tu, non mi denuncerai mai!

Ti ho portata a vivere in appartamentini
dati in prestito dai genitori:
in mezzo ai loro passi insonni
e lo sciacquone del bagno a farci da sveglia.

Il sabato sera,
nel bar del centro, sopporterai
il risolino del tuo amico
- piangerai di nascosto –
sognando l'aiuola tenuta bene
con corteccia d'albero
e la casetta in canadà.

Ho predicato le mie verità, dal pulpito, come
prete noioso,
ti sei fatta rubare il cervello
e mettere in lavatrice,
centrifugato con omino bianco.

Ecco la tua confortevole e tiepida
prigione che ho costruito con amore
dove ti ho torturato con pazienza.



Piero Simon Ostan è nato nel 1979 a Portogruaro dove vive. Attualmente svolge la professione di assistente alla comunicazione a favore di bambini e ragazzi non vedenti. Nel 2005 si è laureato in Lettere Moderne all'Università di Trieste e sempre nello stesso anno ha vinto il Premio Nazionale di Poesia "Barba Zep". Fa parte del gruppo di artisti che ruota attorno al Porto dei Benandanti - spazio di socialità - con i quali collabora e organizza eventi culturali.

14 commenti:

  1. Piero è un caro amico, oltre che un bravo scrittore.
    Questo libro ha ormai qualche anno, e la mia impressione è che racchiuda una scrittura piuttosto "giovanile", in cui convivono aperture assolute ad altri momenti non del tutto consapevoli (anche se ciò non toglie valore al lavoro, che è un bell'esordio). I testi che gli ho sentito leggere dopo sono in effetti abbastanza diversi, molto più maturi. Due passi avanti, e non uno solo.

    Francesco t.

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  2. caro Francesco sono d'accordo con te sulla qualità del libro (con i distinguo che ho indicato). a Caorle ho sentito Piero leggere alcuni inediti: non mi hanno convinto del tutto.
    Forse è un buon segno che a te abbiano fatto un effetto diverso (o forse hai sentito altri inediti).

    vediamo se interviene anche lui domani

    ciao!
    gugl

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  3. Innanzitutto ringrazio e saluto Stefano per avermi ascoltato con attenzione a Caorle e per avermi dedicato uno spazio nel suo Blog!

    Saluto con affetto Francesco!

    Mi sembra che la discussione sul libro e sulla questione italiano/dialetto non si sposti più di tanto da quella nata su liberinversi dove ho ricevuto approvazioni incondizionate e altrettante critiche. Lì potete trovare una mia ampia replica su questi temi (fra l'altro me la chiedeva proprio Stefano).
    Per quanto riguarda gli inediti: quelli che ho letto a Caorle sono anch'essi pubblicati su liberinversi. Io credo che Francesco colga nel segno (e credo mi abbia sentito leggere gli stessi testi che ho letto a Caorle quando mi ha ascoltato Stefano) che credo siano più consapevoli rispetto all'"incoscienza" che è tipica delle prime pubblicazioni.
    Fra l'altro il libro è del 2006!

    Gli inediti hanno avuto finora buoni riscontri forse molto più lusinghieri rispetto al libro
    nei confronti del quale mi sento sempre più lontano...quest'estate lo metterò assieme una nuova pubblicazione. Tengo in massima considerazione gli appunti e i consigli di Stefano e lo ringrazio ancora. Magari vi mando i testi che inserirò nella prossima pubblicazione!

    p.s. La foto che hai messo sul blog...non sono io!!!

    Piero S.O.

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  4. la foto l'ho presa dal tuo blog (ma se non è tua, gli assomigli molto :-)

    avevo dimenticato gli interventi su liberinversi, andrò a rileggerli.

    per quanto riguarda gli inediti: la mia impressione, quando li ho ascoltati, era che la tua poesia si fosse irrigidita, diventando più assertiva e meno immaginativa.

    grazie per il commento

    gugl

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  5. Secondo me quello della foto è Piero, ma si vergogna di essere così bello.

    ft

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  6. già -)

    gugl

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  7. A me piacciono questi versi (l'ultima poesia in particolare), sono originali, scorrono veloci ma allo stesso tempo ti "pungono". Mi piacerebbe anche ascoltarli, per vedere (meglio, sentire) "l'effetto che fa..."
    un saluto all'Autore, a Stefano e a Francesco
    Stefania C.

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  8. Cari Stefano e Francesco, sul serio quello sulla foto NON sono io! E' la foto di un mio conoscente, tale ROBERTO ZOCCOLAN e non ho la più pallida idea del perchè se digiti il mio nome esca la sua foto cmq se digiti su google ROBERTO ZOCCOLAN uscirà la sua foto!!! è vero che sulla foto in questione mi assomiglia!

    A parte questo!

    Stefano hai riletto i commenti di liberinversi?
    Che ne dici?

    Piero

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  9. io è un altro :-) (il fatto è che con questo server non riesco a togliere la foto già messa. vorrà dire che quest'inverno ti poeterò alcuni inediti, mettendo la foto vera).

    in questi giorni sono molto impegnato (per esempio, sta sera presento a vicenza un libro di poesia visiva).

    appena posso vado a rileggere.

    a Stefania: grazie per ilcomento.

    gugl

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  10. Infatti.. Perchè c'è una delle foto che avevo messo come profilo in Facebook? Sì lo so, sono figo! :) Ma se mi viene da chiedere i diritti per la foto, vi prosciugo economicamente! ;)

    Roberto Zoccolan

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  11. è un vero mistero sta cosa della foto. mi sa che dovrai cominciare a scrivere poesie oppure, per risarcirti del prestito, dovrò votarti alle prossime elezioni :-)

    gugl

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  12. molto intiresno, grazie

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  13. molto intiresno, grazie

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  14. Si, probabilmente lo e

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