Malgrado la caduta sia così insistente nella sezione "Sorga" de La distanza immedicata, sorga è anche il congiuntivo presente del verbo "sorgere". In quanto congiuntivo, esso apre una possibilità, una rotta nella corrente, che avvia al medicamento, alla ricomposizione del conflitto. Francesco Marotta, fra i più grandi sismografi delle unità profonde che mi sia dato conoscere, l'ha ben compreso e lo racconta, in un magistrale ed inconfondibile dettato, nel suo blog. Si tratta di un testo già pubblicato nel marzo di quest'anno ne La Poesia e lo Spirito, che forse non tutti hanno avuto l'opportunità di leggere. Grazie dunque per averlo riproposto in uno dei più competenti blog italiani di poesia.
non per complimento ma perchè davvero lo penso: la tua poesia è stupenda
RispondiEliminabeh, non posso che dirti: sei sicura?
RispondiEliminagugl
cari amici, Tiziana ha risposto nel post precedente che la riguarda.
RispondiEliminaun caro saluto a tutti.
gugl
caro amico perchè ne dubiti?
RispondiEliminaperché sai, gli amici fanno di tutto per vederti contento.
RispondiEliminagugl
Non credo, Stefano che tu abbia bisogno dei miei incoraggiamenti quando ne ricevi, ne hai ricevuti a decine da persone enormemente più autorevoli di me, ma visto che mi provochi ti dirò che questo "stupore incantato" che provo leggendo le tue cose lo provo solo leggendo le tue cose.
RispondiEliminacomplimenti, prof! non sapevo avesse ricevuto tutti quei riconoscimenti riguardo la sua "distanza immedicata" ! perchè non mi dice mai niente? comunque anche io, alla sua poesia, mi ero avvicinata esattamente come ad un giocattolo da smontare, rinunciandoci dopo diverse letture e riletture ed ora la prendo come mi viene, la prendo come sale e non mi spaventa più, anche se qualche verso, a volte, ancora inquieta. sarà l'inquietudine data dall'oscuro, quella stessa inquietudine che, dieci anni fa, provavo nel buio, quella stessa inquietudine che poi è un subire un fascino ed attrazione, in fin dei conti.
RispondiEliminapatty
brava patty
RispondiEliminagrazie ali!!! e complimenti per il nick name...Alivento...mi piace un casino! ottima scelta!
RispondiEliminapatty
è bello mettersi in un posticino nascosto e starvi a sentire, mie care.
RispondiEliminagugl
Grazie patty, il mio nick, in effetti è più di un nick, è il mio nome in web, quello a cui, secondo il prof. Guglielmin, di cui sono ammiratrice devota, ho assegnato un destino, per questa ragione non me ne spoglio e non lo confondo con quello reale.
RispondiEliminaCioè vuoi che mi perda questa avvincente avventura di che destino ho dato al mio nick?
il prof guglielmin avrebbe da ridire sul legame nick-destino messo in luce dall'amabile alivento, ma tace, e sta in coda all'evento, come l'antrace :-)
RispondiEliminal'alivento sta in convento che da suora sta beata e il destino è presto fatto lo darà a mangiare al gatto.
RispondiEliminabeata l'alivento l'ho trovata, ma ora da qualche tempo s'è imbronciata?
RispondiEliminaimbronciata raramente/ è più spesso sorridente/quando legge la poesia/ la tristezza vola via/se vi trova dentro a fondo/verità bellezza il mondo/ se vi trova pienamente/quel che alberga nella mente/quell'affinità comune/ch'è sollievo delle pene
RispondiElimina;)
nemmeno mi metto a competere / con una che vorrebbe mettermi il catetere / e poi rinuncia alla rima con "pene" / perché ciò imporrebbe il taglio... delle vene.
RispondiEliminagugl
litantrace ed antracite
RispondiEliminacon l'antrace e con le vene
taglio si che ben conviene
il discorso con un morso
forse dato con amore
in corsia pronto soccorso
di mandarti non ho cuore
:*)
professore, a parte che in fatto di rime, come sa, la straccio, ma le sembra serio contaminare il suo serissimo blog con tali facezie?
RispondiEliminaquesto spazio si chiama "personale" non a caso.
RispondiEliminagugl
questo è troppo anche per me! non vi seguo proprio più tra rime e destini!
RispondiEliminabaci patty
hai raigone Patty, :-)
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