martedì 30 gennaio 2007

E.E. Cummings



Senza entrare nella 'questione traduzione', che inevitabilmente Franco Buffoni apre, proponendo una versione italiana assai azzardata di Poesie (Einaudi 1974 e 1998), l'opera antologica di Cummings, vi invito a gustare questi testi, anticipandoli con l'introduzione che il poeta americano scrisse a is 5: "Presumendo che la mia tecnica sia o complicata o originale o tutt'e due, gli editori mi hanno gentilmente chiesto di scrivere un'introduzione a questo libro.
Almeno la mia teoria sulla tecnica, premesso che ce l'abbia, non è siffatto originale; e neppure complicata. La posso esprimere in 12 parole, citando l'Eterna domanda e l'Immortale Risposta della parodia: «Colpiresti una donna con un bambino?» «No, la colpirei con un mattone». Pari al comico, io amo soprattutto quella precisione che crea movimento.
Se un poeta è qualcuno, è qualcuno cui importa cordialmente poco delle cose fatte - è qualcuno ossessionato dall'idea del Fare. Come tutte le ossessioni, quella del Fare ha i suoi svantaggi; per esempio, il mio solo interesse a far quattrini sarebbe di farli. Per fortuna però preferirei fare qualsiasi altra cosa, incluso locomotive e rose. Le mie «poesie» si misurano con rose e locomotive (per non parlare di acrobati Primavera elettricità Coney Island il 4 luglio gli occhi dei topi e le Cascate del Niagara).
Si misurano anche fra di loro, con elefanti e con El Greco.
L'ineluttabile preoccupazione col Verbo dà al poeta un vantaggio sommo: mentre i nonfacitori si devono accontentare del semplice fatto innegabile che due più due fa quattro, egli si gode una verità puramente irresistibile (che si trova, in forma abbreviata, sul frontespizio del presente volume)."



da Tulips and Chimmeys


Buffalo Bill è

defunto
............e soleva cavalcare
............un destriero d'argento liscio come
.......................................................................acqua

e rompere unduetrequattrocinque piccioni d'un colpo
.............................................................................Gesù Gesù

che bell'uomo
.......................e ora mi dica........ le piace
il suo ragazzo dagli occhi cerulei
Signora Morte


da is 5


Memorabilia


fermo vedi &

ascolta Venezia: porgete
orecchio vetri di Murano;
sosta
ascensore nel
mezzo del cammin cioè
a metà Campanile, credi-

mi cocodrillo—
i miei occhi han veduto
la gloria dell'
arrivo degli
Americani specie quelle
ninfe a caccia di marito
armate di poderose gambe rancide
voci Baedekers Madri e kodaks
-di notte in Riva Schiavoni o nei
fortunati dintorni dell'Europa
Grand e Royal
Danieli numerose
siccome le stelle del Ciclo....
sì signore
affermo che tutto gondola signore
il giorno sotto gondola signore gondola
e sopra passano rumorosi e gondola
rapidi cittadini di Omaha Altoona o che
coorti entusiaste da Duluth Dio solo
gondola sa Cincingondolanati io gondola no
—le sostanziose dollariferenti vergini
«dalla Loggia dove
siamo angeli Oh si
bello passiamo ora per guardate
ragazze in stile quelle
foglie sono non ha Ruskin
detto non ha Marjorie non è
deliziosa la curva di questo pozzo »
......................................................- O cultura:O
thos cook & son

(O fossi una metopa
or che il triglifo è qua)

3 commenti:

  1. azz, qui saliamo di grado e ci portiamo anche nei pressi di una sperimentazione a 10000 volt! ;)

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  2. l'introduzione è incredibile, pare faccia di continuo lo sgambetto al lettore :)

    le poesie ci provano pure ma gli riesce meno bene

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  3. gli americani sono americani: presunzione, genio e sregolatezza!
    (ed energia a iosa :-)

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