lunedì 4 dicembre 2006

ecce homo


Visto quanto emerso nei commenti del precedente post, credo sia il caso che io chiarisca come spendo il mio miglior tempo, anche rispetto alla “funzione intellettuale”. Poi ognuno decida se seguire questo blog oppure fare altro.

Anzitutto sono insegnante di liceo nel triennio. Oggi, per esempio, in terza ho letto e commentato il terzo canto dell’inferno: si è parlato dell’ignavia e dell'importanza di comprendere il proprio ruolo sociale; in quarta ho analizzato i principi del diritto naturale nella dichiarazione d’indipendenza americana ed ho approfondito il concetto di “divisione dei poteri”; in quinta, ho interrogato un’ora sulla Rivoluzione sovietica, mentre l’altra l’ho riservata all’analisi di “Casa di bambola” di Ibsen, evidenziando e commentando i valori borghesi presenti. In tutto questo io ci vedo una funzione intellettuale, che passa attraverso l’educazione del buon cittadino ossia di chi sa pensare sé e il mondo a partire dall'interrogare continuo e dalla conoscenza dei fatti.


Poi, com’è noto, scrivo, gratuitamente, anche per riviste, siti eccetera. Per capirci, solo quest’anno ho pubblicato i seguenti saggi:

- Per meglio riconoscere la natura de “Il grido del vetraio”, in “Lunarionuovo” nuova serie n.14, gennaio 2006, pp.9-10;
- Alcune idee sul ritratto, postfazione a F. Zorzi, I ritratti degli industriali scledensi in Biblioteca Civica, “I Quaderni di Schio” n.21, Menin ed., Schio febbraio 2006, pp.40-44;
- La poesia nell’età del nichilismo compiuto, in “LiberInVersi” gennaio 2006;
- La “famiglia efebica” nell’Orestea, in F. Ermini, S.Baratta (a cura di), I nomi della Trasformazione, Moretti & Vitali, febbraio 2006, pp.66-69;
- Poesia e pubblico negli ultimi cinquant’anni, in “AbsolutePoetry”, settembre 2006;
- Un’occhiata al mio laboratorio, in “L’Attenzione”, ottobre 2006,

Ho curato inoltre
- Prefazione a Giorgio Sannino, Assolo, Edizioni Il Foglio, II edizione, Piombino 2006, (romanzo);
- Prefazione a Antonella Pizzo, Catasto ed altra specie, Fara Editore, Santarcangelo di Romagna 2006;

E scritto le seguenti recensioni
- S. Aglieco, Giornata, in “Dissidenze” febbraio 2006;
- M. Bonsante, Poesie 1954 – 2004, in “La Mosca di Milano” n. 14, maggio 2006;
- S. Massari, Il libro dei vivi, in “Fucine Mute” n.87, anno 8, maggio 2006;
- F. Ermini, Il moto apparente del sole, in "L'Immaginazione", n. 223, luglio 2006;
- L.Cannillo, G.Fantato, La biblioteca delle voci. Interviste a 25 poeti italiani, in “UniversoPoesia”, ottobre 2006,
- S. Aglieco, Dolore della casa, in “L’Attenzione” n.2, novembre 2006
- G. Turra Zan, Inediti, su “Tellusfolio”, novembre 2006

e sono in uscita:
- una prefazione a Gabriele Pepe, Poesia del dissenso 2, antologia curata di Erminia Passannanti e che avrà un' introduzione di G. Marano;
- Un’analisi critica a “quel che resta da fare ai poeti e ai loro critici”, che sarà pubblicata in Le tentazioni di Marsia raccolta di saggi curata da Salari e Fresa;
- Prefazione a Chiara Lavagna, Rêve d’or (Anterem ed), opera postuma (ed unica) di un’autrice morta giovane;
- per “Ulisse”, il saggio Quale linguaggio per quale poesia, oggi? Quale linguaggio per quale esperienza, oggi?
- per Moretti&Vitali, in AA.VV. (nella collana "Convergenze"), un saggio dal titolo Le nascite del Principio;
- per "Poesia" una recensione al poeta Fabio Franzin e una a Bianca Dorato.
Si tenga inoltre conto che ho più di 200 pagine inedite di saggistica, che aspettano un editore.

Oltre a ciò, insegno poesia contemporanea in un circolo culturale di Vicenza (domani, per esempio, leggerò e commenterò “La ragazza Carla” di Pagliarani) e presento spesso libri: un mese fa quello di Ermini, poi quello poetico di Alborghetti e mercoledì un saggio di Fabrizio Scarso, uno psicanalista prematuramente scomparso, dal titolo: Occidentali disorientamenti. Il femminile nel viaggio intellettuale; anche questo mi sembra che abbia una funzione, se non altro allena alla comprensione e all’analisi di opere nelle quali il presente si mostra, si smaschera, si lascia toccare;

Infine ho i miei impegni personali che vanno dalla gestione della famiglia allo studio dell’inglese, che mi occupa tre ore alla settimana.

Bene, infine arriva Blanc de ta nuque, un blog nato con l'intenzione di divulgare la poesia con leggerezza, avvicinando chi non si sente ancora pronto per un viaggio personale e chi ha voglia di leggersi qualche buon poeta, ma anche di fare due battute. divulgazione, dunque, e luogo in cui conversare. E ancora: mia piccola isola per rilassarmi, dove posso astenermi dal fare il critico, l'intellettuale, il serissimo poeta guglielmin che scrive continuamente di morte e perdita dell'identità, per mostrare la parte più scherzosa di me, la più vulnerabile. dunque: se mi si vuole criticare, si leggano i saggi, si discutino le tesi, i punti deboli, le incongruenze, si avanzino altre ipotesi (ben lieto di ragionare su questo versante) ma mi si conceda di usare la rete scientemente e secondo il tempo libero che mi resta.

18 commenti:

  1. Stefano per me pure se non avessi scritto una riga di tutto quel po' po' di roba per come ti ho conosciuto su questo blog sei e rimani un fior fiore di intellettuale e di poeta nonché una persona assai gradevole e impegnata.
    Mi spiace per tutto 'sto casino nato a causa mia e ancora una volta devo imparare che certe volte è molto meglio per quel che riguarda me stesso tacere.
    pepe

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  2. Stefano, tu conosci Fernando Bandini?
    Mi fece una bella prefazione al mio primo libro Diario tra due estati... E non era la solita incensazione bonaria o amicale ma un micro-saggetto critico...
    Un poeta, anche in latino e dialetto, finissimo e colto, il Fernando - oltre che, come dice Cortellessa, il miglior critico stilistico su piazza...
    (volevo parlar bene di Bandini...)

    ciao
    andrea margiotta

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  3. Mi associo alla parte iniziale del commento di Pepe, tuttavia mi piace leggere come spendi il tuo tempo, Stefano,in una sorta di bilancio annuo-giorno-vita, per semplice curiosità amicale. E mi pare speso bene.

    Pepe, ma stai pur certo che quel che leggi qui, lì altrove non succede mai MAI per colpa tua, tu sei solo una concausa, quando lo sei, a volta non lo sei neanche se ti senti tale a volte lo sei quando ti senti assolutamente estraneo e innocente, dunque rilassati, getta al vento la cenere e i sensi di colpa perchè non mi pare che nessuno ti stia processando o accusando.

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  4. benvenuto Andrea, mi piace in modo gioviale con cui hai accolto la riedizione dei blitz di ramona.
    L'intenzione del post era giocosa, infatti.
    Bandini l'ho conosciuto, ma non ho un contatto. Certo, come dici tu, è uomo di cultura e buon poeta.

    Caro Gabriele, come dice Alivento, le cose accadono e le cause no nsono mai sufficienti.

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  5. Caro Gugl, era da un po' che non leggevo il tuo b-log, l'ho fatto proprio ora e mi sono imbattuto in quella serie di commenti del post precedente, lascia perdere, Mario Rossi e' comunque una persona che ti stima, proprio per questo ha ...forse ...frainteso alcune risposte che gli hai dato, ma rileggendo tutto ti continuera' a stimare, ne sono certo, come d'altronde ha scritto anche nel suo ultimo commento, mi pare, pero' vorrei che ora veramente la questione finisse, passiamo ad altro, che ce ne sono tanti di argomenti interessanti !

    Ciao da Fadipao.

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  6. spero anch'io di non aver perso un compagno di viaggio.

    ciao e grazie per l'incoraggiamento

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  7. Prego, ma figurati se un poeta come te ha bisogno del mio incoraggiamento, il mio intervento voleva solo provare a sdrammatizzare, tutto qui !

    Ciao da Fadipao.

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  8. Ciao Stefano, stavo per scriverti in privato per esprimerti la mia interpretazione di quanto accaduto, forse per eccesso di cautela, non so: sai che scrivo poco da te, preferisco leggerVi e goderne. Ma il commento di Fadipao mi ha fatto ricredere: ha scritto esattamente ciò che avrei scritto io, per cui... sono certo che Mario Rossi sia stato in gran parte frainteso e che, da parte sua, abbia in parte fatto lo stesso. E non credo che lo perderai come commentatore, sinceramente penso che sarebbe un vero peccato.
    Ciao, torno a eclissarmi tra i tuoi lettori.
    p.s.: una strana sensazione vedermi citato tra i tuoi impegni 2006, spero vivamente che mi/ti porti fortuna.
    Con affetto.
    giorgiosannino

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  9. ciao Giorgio, ti ricordi quando anche tu, nei blog, usavi nick per non farti riconoscere? poi siamo diventati amici.

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  10. Stefano, .....
    :)
    ermi

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  11. Il precedente post e i tuoi chiarimenti, Stefano, mi confermano un'idea che mi ero fatto anni fa, quando, lavorando per una ONG internazionale in Sri Lanka (che si occupava di mediazione nel conflitto), l'email era il mezzo di comunicazione più usato tra noi membri del team sul campo, ed il resto dei componenti comitato di progetto, sparso tra UK, USA, CANADA, Stato Spagnolo, e Germania: il web NON è un luogo dove si può avere e gestire un conflitto. Se un conflitto viene alimentato via email o in un blog, occorre la forza ed il coraggio di fermarsi, scambiarsi i numeri di telefono e parlarsi direttamente. A voce. Se possibile, e se si pensa che ne valga la pena, è anche meglio incontrarsi faccia a faccia. Sul web non c'è la nostra voce e non ci sono le facce, quindi manca tutto il non verbale, e, senza il corpo, manca anche un bel po' della nostra umanità. Un conflitto (magari "mascherato" dietro un semplice scambio di idee.....che però poi sono pure attacchi diretti alle persone che le esprimono) sul web, nel 90% dei casi va in escalation. E spesso si iper-reagisce alle cose che si leggono. Proporrei quindi ( anche perché qui ci si incontra nello spirito del dialogo e con una certa sana "leggerezza"...) che se a qualcuno urge il confliggere, ben venga, ma dia il suo numero di telefono a Stefano e lo senta di persona: passerà meno tempo di fronte allo schermo del computer e si farà una piacevole litigata, o avrà un felice chiarimento, con una delle voci più interessanti della poesia contemporanea. Un caro saluto a tutte/i, Giovanni Turra Zan

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  12. eccome se mi ricordo caro gugl...
    katypeaceandlove ;))

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  13. caro Giovanni condivido pienamente. Se il signor Rossi vuole, io posso dargli il mio numero di telefono e se ne parla. grazie pr la chiarezza con cui hai detto le cose.

    ciao katya, bei tempi quelli, no?

    ciao ermi.

    oggi se riesco faccio un nuovo post di poesia. si riparte.

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  14. Ciao Stefano. Hai dimenticato il curriculum di poesia ;)

    Giovanni Turra Zan è molto saggio, come sempre. Si vede che vive in altri modi, con altro spirito :)

    Le cose accadono e le cause non sono mai sufficienti, è vero...

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  15. ciao Voc, il curriculum poetico.... hai ragione, ma quello nasce fuori dal tempo... sempre altrove.

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  16. golf a che ora ti si può chiamare? antonella

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  17. non mi dirai che mario rossi sei tu?

    oggi sono sempre in viaggio (a parte questi minuti al computer)

    prova verso da adesso fino alle 17,30.

    ciao

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  18. ma no, non sono io. grazie. ciao antonella

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