Oggi vi invito a leggere le poesie di Giovanni Turra Zan, brevemente introdotte da me, uscite su Tellusfolio. Poi, se vi va, di passare per il blog de La distanza immedicata, dove ci sono novità.
Ho letto la poesia di GTZ e la tua introduzione Stefano, certo è difficile ma si leggono bene sia l'animale che l'angelo e le bucce di mela sul pavimento, senza alcuna ironia, sono di un poetico tremendo, nel senso che un poeta starebbe ore ad osservarle oppure, così come il debordare dei rifiuti, restano nel ricordo impressionantemente, come la cosa che sovrastava ogni altra cosa.
faccio uno, così mi sento in compagnia :-)
RispondiEliminae due! :-) ciao antonella
RispondiEliminaps. e comunque mi sono andata a leggere le poesie su tellus e le parole della babino
facciamo tre e non se ne parla più!
RispondiEliminaciao carissima.
bè, facciamo pure 4, visto che sono abbastanza direttamente interessato!
RispondiElimina:-))) GTZ
ho letto anch'io su tellus folio :)
RispondiEliminaeh, ma io avevo letto anche altro di GTZ
hihihihihi
Ciao Voc! Ho letto la tua rubrica "le scelte di Voc": consiglio tuttidi andarle a vedere.
RispondiEliminaciao Voc....cosa avevi letto? ah! già, quella sulla scissione profonda di personalità.....Grazie comunque. :-) GTZ
RispondiEliminaHo letto la poesia di GTZ e la tua introduzione Stefano, certo è difficile ma si leggono bene sia l'animale che l'angelo e le bucce di mela sul pavimento, senza alcuna ironia, sono di un poetico tremendo, nel senso che un poeta starebbe ore ad osservarle oppure, così come il debordare dei rifiuti, restano nel ricordo impressionantemente, come la cosa che sovrastava ogni altra cosa.
RispondiElimina