venerdì 26 maggio 2006

poesia-oggetto


dalla poetica degli oggetti, alla poesia-oggetto. Questa è di Stelio Maria Martini.

28 commenti:

  1. o più giustamente: arte concettuale.

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  2. Joseph Kosuth allora lo si può definire anche poeta...

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  3. non so se è arte concettuale, nel senso che qui, in stelio maria martini, il concetto non serve: è l'oggetto che parla, che si fa poesia, dunque. Nell'arte concettuale, mi pare, l'oggetto si fa rinvio di qualcos'altro (il concetto, appunto).

    ciao

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  4. Io direi semplicemente che Kosuth è un artista-installatore. Al limite la si può far risalire ad Isidor Isou la prima forma di installazione (con un oggetto-letteratura che è a metà strada da quel che ci ha mostrato gugl e quello che fa Kosuth :)))

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  5. lo stesso totem è un segno installato per essere letto. in questo senso, esso è una poesia che racconta la tradizione e anche un poema-oggetto, esteticamente significativo.

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  6. domanda: che differenza c'è tra un prodotto come questo e le macchie che vengono utilizzate come test psicologici. certo, qui l'estetica è più curata, ci sono le lettere, c'è l'intenzione dell'autore. al di là di questo, cambia solo l'orizzonte d'attesa?

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  7. prodotto non è la paroal giusta. questo è un oggetto artistico (ossia un'opera unica).

    e poi, anche la poesia lineare ha effetto macchie di roschard ,a livello inconscio, provaa pensarci

    ciao

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  8. prodotto era provocatorio, ma anche un'opera unica è prodotta (c'è qualcuno che la produce).
    l'effetto macchia, a mio parere, si può estendere a qualsiasi cosa: se vedo un corvo (e qui fuori ne vedo parecchi) a cosa mi fa pensare? magari al film, o al vino di salaparuta. e così siamo di nuovo all'inizio... va be', lasciamo stare:-)
    buon sabato
    fabry

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  9. buono come portapenne, una ci mette dentro una penna e con la penna ci scrive una poesia :-))

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  10. voi scherzate, ma il fatto che abbiamo sempre bisogno di 'contenutizzare' l'esistente, è un fatto che non va lasciato a se stesso: è natura, è cultura?

    l'orinatoio di duchamp lo possiamo solo guardare, o la tentazione di... è forte anche nel più raffinato dei fruitori?

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  11. E la fotografia cos'è?

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  12. se sono di ritorno dal pub, per l'opera di duchamp non garantisco niente!:-))

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  13. gentile professore, ma questa è una fotografia in effetti. Come dar torto a Rita?

    PS anzi FT ma golf ti pare modo! scrivere spudoratamente nel tuo profilo sesso: male:D
    scusa ma era un bel po' di giorni che ci pensavo e adesso da brava biricchina, in attesa del tuo ritorno (ma dove sei finito?), m'è scappata...la battuta ovviamente, io non frequento i pub

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  14. io invece sì:-))
    per quanto mi riguarda potrei scrivere: sesso: fermale:-))
    va be', buonanotte! (vedo che anche tu dormi poco come me...)
    ciao, Ste'!

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  15. ciao ragazzi e ragazze (o viceversa). questa del post è una foto, perché per metterci l'opera reale avrei dovuto inventare un nuovo programma informatico:-)

    comunque chi guarda bene l'immagine, ci vedrà una citazione alla grande tradizione pittorica.

    chi indovina avrà un bacio virtuale (se "male" [english], una stretta vigorosa di mano:-)

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  16. Donna che legge una lettera. 1657 circa, dal pittore olandese Jan Vermeer. (ma manca la finestra) :-)

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  17. Non avete capito: io non mi riferivo a questa fotografia in particolare, ma intendevo in generale!!! Cosa mi dite?
    l'arte della fotografia cos'è?

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  18. rita, ad una domanda del genere ci vuole una biblioteca per rispondere. non ha iuna domanda di riserva?

    swanie, io intendevo la tecnica: a quale tecnica si ispira questa poesia concreta?

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  19. se la si vuole considerare una tecnica: - Calligramma, di Apollinaire.

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  20. o forse non ho capito la domanda, prof...

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  21. se me lo chiedi con quel sorriso...

    beh, fra un po' posto qualcosa di nuovo, un posto dove vorrei tornare.

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  22. insomma: poesia-collage non è!
    dimmi 'sta tecnica che possa dormire... :)

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  23. domani.
    adesso fai questo esercizio: staccati da questo coso che si chiama blog, beviti una tisana e parla del paesaggio con qualcuno.

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  24. la tecnica, rinascimentale, è quella dell'ANAMORFOSI. guarda sul web le incredibili soluzioni formali.
    ciao

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  25. g r a n d i o s o !
    mi ero persa in un bicchiere d'acqua. devo tornare a scuola, prof! :-)
    bacione,
    swan

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  26. no nsi finisce mai d'imparare, ma, come diceva il maestro Manzi (con il quale ho imparato a leggere e a scrivere), "non è mai troppo tardi".

    ps. te lo ricordi Manzi ,quando faceva scuola in televisione, verso il 64, 65?

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  27. manzi? no, non me lo ricordo... ma tu eri piccolissimo, o sbaglio? ero piccola io nel 64. :-)

    bacio,
    swan

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  28. nel 64 ero piccolo, ma nel 65 ero pronto per imparare.

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