A questo punto è "obbligatorio" anche per me, soprattutto perché non richiesto, suggerire un argomento per un prossimo post: ho qui sottomano "Una coltivazione di forme" e "Di lama e di luna"...
"Poi a morsi lenti e spente le luci del sipario grilli mirtillo e menta formiche del rosario a luna di candela a battito di ali attesero la cena...
Solo due foglie morte furono puntuali".
*
"Manco da me e fuori so che il vento solo mi legge".
Il resto di due iniziali sono due occhi. O una nuvola.
"Quel che ci si aspetta dagli occhi è più di uno sguardo".
"La nuvola passava lentamente: mutava da colore, a colore conveniente".
Mutare colore, come una nuvola, è il "nome" che ebbero in sorte i miei occhi: per meglio posarsi sulla superficie metamorfica di un verso, e attraversarne il silenzio fino alle radici.
dovevano chiamarlo come vignettista!
RispondiEliminala macchina moltiplicatrice di A mi sembra un ottimo investimento! :)
RispondiEliminaumorismo e inconscio sono sempre andati a braccetto, e così avanguardia e inconscio.
RispondiEliminafantastico disegnatore.I love it! (erm)
RispondiEliminaè l'essenzialità e la sicurezza della linea a sorpendere, oltre che la costruzione immaginativa.
RispondiEliminaA questo punto è "obbligatorio" anche per me, soprattutto perché non richiesto, suggerire un argomento per un prossimo post: ho qui sottomano "Una coltivazione di forme" e "Di lama e di luna"...
RispondiElimina"Poi a morsi lenti e spente
le luci del sipario
grilli mirtillo e menta
formiche del rosario
a luna di candela
a battito di ali
attesero la cena...
Solo due foglie morte
furono puntuali".
*
"Manco da me e
fuori so che il vento
solo mi legge".
R.S.
caro R.S. bisognerà chiedere all'autrice che cosa ne pensa.
RispondiEliminae poi, la cavalleria impone la servitù d'amore alla dama, non al suo corteggiatore :-)
(!!!)
RispondiEliminaPer ora l'unica vaghezza (la semplice curiosità) dell'autrice è quella di conoscere il resto di due iniziali :)
Uno che apprezza molto quello che lei scrive.
RispondiEliminaIl resto di due iniziali sono due occhi. O una nuvola.
"Quel che ci si aspetta dagli occhi è più di uno sguardo".
"La nuvola passava lentamente:
mutava da colore, a colore conveniente".
Mutare colore, come una nuvola, è il "nome" che ebbero in sorte i miei occhi: per meglio posarsi sulla superficie metamorfica di un verso, e attraversarne il silenzio fino alle radici.
Un caro saluto.
Grazie mille, signore.
RispondiEliminaUna delizia!!
RispondiEliminaGrazie, Stefano!
Gianfry