“Qui - appunti dal presente”, 26, ottobre 2011, “bambini”

Questo è l’ultimo numero di “Qui”, di Massimo Parizzi. Pagine di diario: “La ragione del nostro panico è il bambino” (da Uijeongbu, Corea del Sud); “Quando escono, i bambini sono liberi di portare o meno mascherina e cappello” (da Kawagoe, Giappone); “non tornare a essere mai più bambini di strada” (da San Salvador). Kinshasa, Congo. Bambini stregoni, di Maria Patrizia Salatiello. Ninna nanna persiana, una poesia di Chandra Livia Candiani. Pagine di diario: Marta “preoccupata per Gesù” (da Mosca); “mi chiamavano padroncino” (da Santa Cruz de la Sierra, Bolivia); “papà, vicino a scuola c’erano lacrimogeni e bombe” (da Kampala, Uganda); la mia reazione all’annuncio della morte di bin Laden (di Omar Abdi, somalo). La leggerezza della guerra, un saggio di Gianluca Giachery. Pagine di diario: “È strano scriverlo, ma ho passato proprio dei bei momenti a Fukushima” (da Tokyo); “e quando camminiamo mano nella mano, chi conduce veramente?” (da Palermo); “Jasmine ha nove anni e di soprannome fa Rachele” (da Bologna). Bambini a Huaro, Perù, di Silvano Roi. Pagine di diario: “Sono andata a visitare la casa di Anna Frank” (di Eman Al Nafjan, Arabia Saudita). Se Dio perde conoscenza, un saggio di Marosia Castaldi su L’amante di Abraham Yehoshua. Pagine di diario: “Ieri pomeriggio il mio allievo d’inglese, quattro anni, decide che la sua coperta blu è un’onda gigante” (da Tokyo); “Marta mi ha chiesto se era possibile per un albero assicurarsi contro un uragano” (da Mosca); “è la stagione del mango” (dall’Avana). Alle cinque la cicala smette, una poesia di Marina Massenz Pagine di diario: “La mia figlia minore ha dieci piccoli insetti come animali domestici” (da Kawagoe, Giappone); “ci sono le libellule” (da Zubiena, Biella); “è un orgoglio strano, difficile da spiegare” (da San Salvador); “ho quattordici anni e frequento una scuola privata a Kabul”; “ho avuto la sensazione di volare, rondine tra le rondini” (dall’Italia).