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martedì 17 gennaio 2012

Il futuro di Blanc de ta nuque



Non si può negare che in queste ultime settimane qualcosa di nuovo sia successo nella cronistoria di Blanc de ta nuque. Anzitutto è uscito il libro, edito da Le Voci della Luna, che raccoglie il meglio di sei anni d'impegno, speso a mappare la poesia italiana contemporanea, soprattutto quell'area invisibile ai media, che pur merita d'essere letta per una più chiara e convincente descrizione della cultura e dell'editoria italiane.

Il secondo evento, l'azzardo più coraggioso, è stato l'apertura di About Blanc, un laboratorio rivolto a chi intende confrontarsi seriamente con il fare poesia. Un confronto non gratuito – insolito dunque nel panorama delle lettere italiane – ma nel quale credo perché il compenso attesta una professionalità altrimenti disconosciuta o sottointesa, in ogni modo secondaria rispetto alla possibilità, da parte dell'autore, di essere pubblicato su Blanc o di ricevere un aiuto al proprio operare.

Le due novità (libro e agenzia) vengono a determinare anche il futuro di Blanc de ta nuque, che alzerà il tiro tenuto conto del fatto, fra l'altro, che ci sono decine di blog autorevoli, che pubblicano poeti in cerca d'editore e poeti in erba e poeti di sicuro valore ma già conosciuti in rete. In fondo, Blanc ha dato sempre spazio a loro. E continuerà a farlo, ma con meno assiduità, per offrire al lettori anche poeti noti, dei quali tutti parlano ma non tutti conoscono come servirebbe per avere un chiaro orientamento nella poesia italiana contemporanea. Se possibile, vorrei che, per ciascun poeta, Blanc custodisse più di un articolo, così che, per un periodo più lungo, il lettore possa godere della sua opera, conoscerla da più punti di vista e, se vuole, commentarla come ha sempre fatto.

Continuità nella discontinuità, dunque, come il bel saggio sulla poesia venezuelana contemporanea postato in questi giorni e come sarà evidente domani, quando uscirà una mia lettura ad un'opera prima di una giovane poetessa marchigiana.

3 commenti:

  1. Bene, mi sembra giusto e logico.
    In bocca al lupo!

    Francesco

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  2. mi metto in un cantone e aspetto
    il padre che non ho conosciuto

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  3. il lavoro del blogger é mondiale, io non lo vedevo cosí fino ieri che mi hanno raccontato come scorre tutta la informazione pubblicata in questo mezzo. E con grande responsabilitá il lavoro che si debe sviluppare in questa rete ma é piú grande il lavoro che si fa pensando nella velocitá della informazione e nella critica poetica.

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