La Vita in Prosa
Concorso Nazionale di Narrativa
Terza edizione (2012)
Con la partecipazione di puntoacapo Editrice
NORME DI PARTECIPAZIONE
Il Concorso riguarda scritti inediti in prosa.
La Giuria del Concorso è composta da:
– Ivano Mugnaini (scrittore, direttore della collana di narrativa di puntoacapo Editrice)
– Mauro Ferrari (poeta, critico, direttore editoriale di puntocapo Editrice)
– Valeria Serofilli (scrittrice, presidente del Premio Astrolabio)
– Adrian Bravi (scrittore)
– Alessandra Paganardi (scrittrice, collaboratrice di riviste letterarie nazionali)
– Roberta Lepri (scrittrice)
– Daniela Raimondi (poeta e scrittrice) .
I volumi dei Vincitori (da uno a tre) saranno pubblicati da puntoacapo Editrice in elegante edizione numerata. Tali volumi saranno inseriti nel Catalogo dell’Editore e godranno quindi di una valida promozione grazie alla mailing-list dell’Editrice e a tutti i canali di informazione, diffusione e distribuzione da questo utilizzati .
La Giuria si riserva inoltre di segnalare a puntoacapo Editrice un numero limitato di lavori ritenuti meritevoli per una possibile pubblicazione in volume singolo, o l’inserimento nel secondo volume collettaneo di DEDALUS: QUADERNO DI NARRATIVA CONTEMPORANEA, vero e proprio “Annuario” della prosa italiana.
Nel sito “Dedalus” sono presenti, preceduti da un commento introduttivo, liriche, prose e interventi critici di alcune delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo. Sono stati pubblicati, tra gli altri, Antonella Anedda, Alberto Bertoni, Biagio Cepollaro, Maura Del Serra, Gabriela Fantato, Anna Maria Farabbi, Annamaria Ferramosca, Lucetta Frisa, Mauro Ferrari, Luigi Fontanella, Alessandra Paganardi, Alessandro Polcri, Daniela Raimondi, Maria Pia Quintavalla, Valeria Serofilli, Massimo Scrignoli, Antonio Spagnuolo, Adam Vaccaro, Paolo Valesio, Viola Amarelli, e molti altri. Per una visione completa degli autori pubblicati, tutti degni di una menzione che per ragioni di spazio non è possibile proporre qui, si consiglia di visionare direttamente il sito www.ivanomugnainidedalus.wordpress.com.
Il sito ospita anche alcuni dei lavori più meritevoli delle passate edizioni del Concorso La vita in prosa.
Modalità d’invio
Gli autori interessati devono inviare i loro testi entro il 31 ottobre 2012 .
I partecipanti potranno inviare da uno a tre racconti, lettere, pagine di diario o brani di prosa creativa di qualsiasi genere, a tema libero e di lunghezza compresa fra le due e le dieci cartelle per ciascun testo, tramite file in formato Word .doc oppure RTF (si prega di non inviare file .docx) allegato ad un messaggio e-mail al seguente indirizzo: ivmugnaini@libero.it , indicando come oggetto del messaggio: “Concorso La Vita in Prosa 2012”.
I dati personali dell’autore (nome, recapito postale, telefono, cellulare e indirizzo di posta elettronica) dovranno essere riportati esclusivamente nel corpo del messaggio, non nel file. All’interno del messaggio deve anche essere riportata la seguente dichiarazione: “I testi da me inviati sono inediti e di mia creazione personale. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del decreto numero 196/2003 nell’ambito del Concorso La vita in prosa”.
È gradito l’invio di un contributo spese in misura libera da inviarsi tramite assegno non trasferibile intestato a: Ivano Mugnaini. È possibile anche l’invio di contante con lettera (preferibilmente raccomandata) indirizzata a : Ivano Mugnaini – via delle Sezioni, 4348 Località Bargecchia – 55040 Corsanico (LU).
La partecipazione al Concorso implica l’accettazione del presente regolamento in tutti i suoi punti.
Il corretto ricevimento del messaggio e dei file, e la conseguente iscrizione al Concorso, saranno comunicati via e-mail a tutti i concorrenti.
"I volumi dei Vincitori (da uno a tre) saranno pubblicati da puntoacapo Editrice in elegante edizione numerata.": visti gli ambigui trascorsi dell'editore, meglio specificare se i vincitori saranno pubblicati completamente gratis (e quante copie del libro avranno) o se verrà loro chiesto un più o meno modico contributo economico (o di altro tipo) per la propria pubblicazione. Grazie. GTZ
RispondiEliminaCaro Giovanni Turra Zan, che da non ambiguo manco ti firmi, è ovvio che i vincitori verranno pubblicati senza alcun contributo! Altrimenti l'avremmo scritto no? Credo che IO non debba provare a TE la mia serietà, né tantomeno quella di puntoacapo: i vincitori dell'anno scorso NON hanno dovuto pagare, i Vincitori del Premio abbinato al Premio Astrolabio neppure; i Vincitori dei Premi associati alla Fiera Nutrimenti Poetici nemmeno; i 68 poeti che saranno inclusi nell'antologia della Poesia in Piemonte e Val d'Aosta hanno ricevuto un bando in cui Non si parlava di richieste. Ma il punto – diciamolo per chi leggesse queat diatriba tutta nostra - è che tu l'anno scorso hai vinto una sezione del Premio Nutrimenti Poetici; avevi partecipato liberamente, quindi accettavi implicitamente il regolamento. Per Premio, oltre a qualcosa di simbolico, davamo la pubblicazione gratuita e anche qualche copia gratis (non ricordo quante, immagino 5-10). Per te erano poche e quindi la cosa non era seria. Sei stato l'unico a trovare alcunché da ridire - ed altri con quei libri hanno vinto Premi importanti. Pace, hai fatto una scelta, è chiusa lì. E’ successo un anno fa, non continuare a crucciarti – noi nel frattempo abbiamo pubblicato tanti altri libri, vinto diversi Premi, fatto tante cose… Tu sei ancora lì, a coltivare livore, a definire “ambigui trascorsi” cose che semplicemente hai frainteso o hai (legittimamente) interpretato secondo il tuo metro? E quale sarebbe stato il “giusto” numero di copie per i vincitori? Quante copie credi che ottengano di solito gli autori che pubblicano con le majors, ovviamente senza contributo (ma possiamo discuterne…)?
RispondiEliminaQuestione chiusa, non voglio entrare in questioni così piccole. Il bando è lì, il concorso è bello e serio, la Giuria autorevole, Mugnaini una persona specchiata, il premio una concretissima possibilità di pubblicare con l’Editore di TUTTELEPOESIE di Alessandro Ceni, di Elio Grasso, di Annino, Cappi, Baldassari, Bertolino, Toni, dell’Almanacco Punto della Poesia italiana, ecc. ecc… E NON DI TURRA ZAN!
La questione è chiusa.
Mauro Ferrari
Caro Ferrari, questa è la tua versione dell'accaduto e son contento tu la renda qui pubblica. Hai però scarsa memoria. E ancora vedo che ti alteri con maiuscole e punti esclamativi. Avevi già chiuso la questione un anno fa con una email in cui dicevi che non avresti più comunicato con me, un po' come fanno i bimbi quando si arrabbiano. Io no. Evidentemente hai qualche difficoltà con le chiusure. Segno che del tutto sereno non sei. Ti rammento dunque che nel contratto che mi inviasti, mi chiedevi una cifra per ogni copia del libro che avessi voluto eventualmente acquistare. Ben sapendo che, essendo la distribuzione del libro gran parte in carico all'autore, questo di solito ne ordina diverse decine. Oltre alle 2 (due) che mi/ci davi gratis, naturalmente. Le altre copie quindi si pagavano. Una questione è che ancora non si capisce qual'era il premio del concorso da te indetto. Conservo ancora, tra l'altro, la copia del contratto inviatomi, casomai qualcuno la volesse visionare. Io, Ferrari, sono stato solo l'unico ad avere da ridire "pubblicamente" sul tuo stile (per così dire...). Molti altri da te pubblicati non ti tengono in grande stima, ma non lo dicono direttamente a te. Sai com'è, non si sa mai, magari un'altra pubblicazione ci scappa. Ma a me, via email, hanno espresso diverse lamentele. Del resto, io non è che muoio se non pubblico con te. Non muoio neanche se non pubblico proprio. E mi sento libero di criticarti apertamente, del resto. Dovresti andarne fiero. Non vorrai fidarti solo di quelli che ti fanno tanti complimenti? Se poi dici che questa volta il premio consiste nella pubblicazione gratuita e nella relativa consegna di un congruo numero gratuito di copie all'autore (non tante....un centinaio? come per il Premio Giorgi per esempio? troppe?) allora ti applaudo. Paragonarti alle "majors" (e paragonare le tue condizioni alle loro) però no. Non farlo. Sei ancora un piccolo organizzatore di stampa. Ciao. GTZ (io mi firmo sempre così nei blog, e chi passa di qua lo sa bene...)
RispondiEliminaPer correttezza di informazione riporto qui il noto "regolamento" di cui parli, così ognuno si farà l'idea che vorrà, senza ascoltare ne me ne te. Giusto per la precisione, quel "qualcosa di simbolico" cos'era? L'unico premio che io abbia visto, e gratuito, son state le graditissime bottiglie di vino offerte dall'assessore.
RispondiEliminaSul "Regolamento", eccolo:
"SEZ. I - SILLOGE INEDITA
Inviare, per via postale, tre copie di una silloge inedita di minimo 12 testi e 200 versi, massimo 40 testi e 800 versi. Una copia dovrà recare i dati dell’Autore (nome, indirizzo, telefono e email) e la dichiarazione secondo cui “l’opera è creazione propria e inedita.”
PREMI: PUNTOACAPO EDITRICE PUBBLICHERÀ, IN VOLUMI INDIVIDUALI, DA UNA A TRE SILLOGI INEDITE. Altri premi saranno attribuiti a tutti gli altri finalisti. Non sono previsti altri tipi di proposta editoriale.
GIURIA: Gianni Caccia, Gianfranco Isetta, Guido Rosso."
E' vero, non c'è la parolina "gratuitamente" (di gratuito c'erano solo 2 copie del libro, e risparmiami di pubblicare pure il contratto per provarlo...), che del resto ti guardi bene dal mettere qui (o far mettere)e anche in altri bandi, riservandoti così di giocare come meglio ti accomoda. Non si parla di numeri di copie date al vincitore, non si parla di richieste di pagamento per copia di libro ordinato dall’autore, oltre alle 2 che regalavi (come fanno le “majors” a cui ti ispiri…). Lasci tutto intenzionalmente molto “aperto” (io direi “ambiguo”). Ma dopotutto devo anche ringraziarti, caro Ferrari. Non aver accettato il tuo contrattino mi ha fatto scoprire che con la cifra che mi chiedevi tu per ogni singola copia acquistata, di copie se ne producono tre volte tanto. E poi si sa che la distribuzione la fa l’autore, mica l’editore.
Il valore aggiunto di essere in buona compagnia con un editore, in questo caso non c'era. In realtà non ci sarebbe alcun problema se tu avessi la chiarezza di dire esplicitamente cosa offri e cosa vuoi in cambio. E saper contrattare. Consentimi solo un suggerimento: forse, per le edizioni, ti occorre un responsabile della comunicazione. Sai com'è, ognuno ha dei limiti (che non sono necessariamente difetti). Ciao. GTZ
Sì, in realtà, qual'era il premio? La stampa? Ho ricevuto una copia solo su richiesta. Sono Vera D'Atri
RispondiEliminaConfermo il commento di Vera D'Atri. Io il concorso l'ho vinto, l'anno scorso, e come dice Vera ho ricevuto una copia solo su richiesta.
RispondiEliminaFederica Galetto
...et voilà, Ferrari. Grazie, Vera e Federica, che lo dite apertamente. Altri, pubblicati da Puntoebasta Ferrari, mi hanno espresso lamentele notevoli rispetto ai suoi modi, ripeto, "ambigui" con cui gioca. Essere diretto e chiaro, per lui, è veramente difficile. E' che poi questi autori se ne stanno zitti zitti a lamentarsi con altri, o in privato. Non è che il poeta medio italiano teme, o è poco addestrato, alla conflittualità? Non la vede molto poetica, probabilmente. Potrei dunque citare anche altri nomi di pubblicati da Ferrari che, quando si è trattato di denaro, lo han visto piombarsi addosso, e a farsi pagare pure la cena. Posso capire le difficoltà economiche. Ma perché fare gli splendidi nei bandi dei premi, se non te lo puoi permettere??? Ferrari, caspita, scrivi che il premio ammonta a 20 euro (2 copie del libello, e, per Vera e Federica, solo una, quindi il premio fu di 10-15 euro...) e che il resto si paga. Cos'è? Ti vergogni? O i premi sono trappolette per garantirsi qualche buon autore da accaparrarsi? Perché, Ferrari, fai il marketing del "generoso", pubblichi "aggratis" a destra e manca, ma tutti si lamentano? Sei "l'incompreso" vittima di un complotto delle majors, forse? Diciamo che proprio non gliela fai. E temo tu sia pure recidivo. What about non indire proprio premi e manco scrivere "i vincitori saranno pubblicati da Puntoacapo bla bla bla...", senza aggiungere la parolina "gratis", nei bandi indetti da altri specchiatissimi autori? GTZ
RispondiElimina.....a questo punto(acapo), allo "specchiato su sè stesso" editore di TUTTELEPOESIE "E NON DI TURRA ZAN", che chiude le questioni (ma non voleva discutere degli autori che pubblicano con le majors?)anche perché altrimenti s'aprono delle voragini, conviene il silenzio e la fuga....in Ferrari. Arrivederci al prossimo concorso di Puntoebasta edizioni, e ai suoi generosi premi in pubblicazioni gratuite, con annessa più omeno simbolica telefonata dell'autore al Direttore editoriale per chiedere se per favore gliene manda una copia (aggratis, naturalmente). Au revoire, GTZ
RispondiEliminami pare che ve le siete dette per bene e ora possiamo metterci il punto fermo.
RispondiEliminaa me sembra che se è scritto "pubblicazione gratuita" (ossia stampa gratuita) non significhi "copie gratuite". non serve specificare nel bando la differenza.
OK. Pubblicazione "gratuita", comunque, non c'è scritto. E' vero che non c'è obbligo di acquisto delle copie, anche se l'editore ti invita a comperarle dicendoti che è un investimento per farti conoscere, ecc. (ho le email in cui mi invita a fare così). Quindi sa bene che la distribuzione la fa l'autore. Ma tant'è. Chi vuol capire ha capito. Ciao, GTZ
RispondiEliminal'editore fa il suo mestiere, altrimenti chiuderebbe subito.
RispondiEliminaStefano, stiamo parlando di premi, non di editoria. Se parliamo di editoria, posso essere d'accordo con te. Lo sappiamo. Ma per questo non serve che l'editore indica premi che poi non si può permettere di dare (altri, come Le Voci della Luna, i premi li indicono e li danno, e non chiudono...). Non serve che l'editore faccia il signore, se signore non è. L'unico che prende il "premio" è, in questo caso, l'editore. Credo che comunque il problema non si sposti di una virgola, sia che uno dia per scontate le copie gratuite oppure no: il cuore riguarda il presupposto logico di esso, cioè che se c'è un concorso (con "gradito" contributo per le spese - quali?) per pubblicare gratuitamente semel in anno, l'id quod plerumque accidit è la pubblicazione a pagamento (che ci sarebbe anche senza il premio). Serve specificarlo. Se non lo fa l'editore in questione, lo faccio io. La rete è libera. Anche perché chi fa impresa (ma qui che impresa è?) ha anche una responsabilità sociale, a meno che non si ispiri al capitalismo individualistico protestante (dove però c'è almeno il senso del rischio, che qui non c'è). Chiudo qui per ora. Ho a che fare con una vertenza e con un taglio di mezzo milione di euro al settore non-autosufficenza delle ULSS vicentine: disabili a casa (anzi, vi troverete a dover gestire il welfare "residuale" a scuola, come se già non lo faceste abbastanza...), chiusura di alcuni centri diurni e residenziali per disabili, cassa integrazione di operatori sociali. Un disastro. Meglio che parliamo di questo, valà (ma se vuoi continuare non mi sottrarrò...non sono mica Ferrari). Gli editori possono anche aspettare (soprattutto se non è il loro unico mestiere). Ciao. GTZ
RispondiEliminatroppo acido per cercare un confronto sui temi, caro Giovanni. Non vedo dome Ferrari potrebbe risponderti, aggiungendo altri argomenti. tu attacchi l'uomo non l'oggetto del contendere. Io la chiuderei così: non siete compatibili.
RispondiEliminaper il resto, lo so come stanno le cose: i tagli a scuola sono ogni anno più evidenti.
ciao!
caspita....rileggendo, mi pareva fosse stato anche Ferrari ad iniziare con l'acido e attaccando l'uomo, portando il tono su questo piano. E con argomenti francamente infantili, mettendosi su un piedistallo di"superiorità". Il mio primo commento era sulla casa editrice e sulla sua forma (e sostanza) comunicativa. Il secondo ancora sul merito. Vista la sua risposta, mi son messo sul suo piano. Che siamo incompatibili ci vuol poco a capirlo. Non credo però che sia così fragile da non poter riportare la questione sul merito, e provare a starci. Magari altri argomenti semplicemente non ne ha. Magari lo affronterò in pubblico. Chissà. Non penso comunque che abbia bisogno di qualcuno che lo protegga e giustifichi. Casomai gli farò le mie scuse. Notte. GTZ
RispondiEliminanon lo sto proteggendo: proteggo Blanc da discussioni che dovreste fare in privato.
RispondiElimina...in modo alquanto "diretto" ad una sola parte. Forse quella che percepisci sufficientemente solida da non "chiudere", anche se viene (o fosse) attaccata. grazie comunque. ciao. G
RispondiElimina"L'unico che prende il "premio" è, in questo caso, l'editore." Mah.
RispondiEliminaMolto in breve: non vedo come potremmo lucrare, a puntoacapo, da una pubblicazione in cui l'autore riceve qualche copia gratis e non ha alcun obbligo di acquisto, mentre l'Editore cura il libro e ne manda in mailing almeno cinquanta copie. Non mi risulta che le due autrici intervenute, tanto per fare un esempio, abbiamo ad esempio ricevuto proposte di pubblicazione. La loro era una antologia di narrativa, puramente promozionale, e tra parentesi un bel libretto che omaggia un bel Premio. Come abbiamo fatto per il Gozzano, cui collaboro, o altri ancora. Lo stesso, naturalmente, si può dire di Nutrimenti. Per dare un'altra idea, pubblichiamo l'almanacco Punto della Poesia italiana, e non abbiamo chiesto un centesimo a nessuno; come per l'antologia Piemontese; come per la collana Format; come per i libri che stanno per uscire nella collana Passi; come per la Collana Percorsi, che parte fra pochi mesi. Mah, begli esempi di ambiguità. Non dico altro. Ah, una cosa. Non mi sono mai fatto pagare una cena da nessuno. Se invito un autore, pago io.
SCusate, ho un po' di nausea. Io faccio poesia e editoria, non ho davvero tempo da perdere per cose così. Non mi arrabbio nemmeno (poi, magari, a latere, un po' sì). Ma di mezzze calzette è pieno il modo. Non risponderò più. Grazie a Stefano per l'equilibrio dei suoi interventi (lui sa tante cose di puntoacapo), e ringrazio quelli che mi hanno scritto. Ma, credete, non abbiamo bisogno di alcuna "solidarietà" o risposte di gruppo o che altro. No problem. Giovanni, hai un'idea sbagliata di me e di puntoacapo; di persona ci siamo trovati bene sia a verona che a Novi. Poi è scoppiata questa... cosa. Passa da Novi, ti offro una cena - e giuro pago io - e ne parliamo. E' possibile? Voglio prendere le tue parole come uno sprone, nel caso avessi (e temo di sì, solo chi non fa nulla non commette errori) fatto dei torti, degli errori o che altro. Pace. Leggiamo poeia, non cose così.
Mauro Ferrari
direi che la proposta di armistizio con cena potrebbe dare frutti nuovi e interessanti.
RispondiEliminaCi racconterete com'è andata.
un caro saluto a tutti e due.
E tutto finì a tarallucci e vino
RispondiEliminaVera
Mauro, leggiamo poesia E cose così. Per le quali, come vedi, il tempo ce l'ho, altrimenti me lo ricavo. Cose così fanno parte del lavoro e del mondo dell'editoria di poesia, e dei suoi atteggiamenti e comportamenti sul mercato e con i clienti (che paradossalmente, qui, sono spesso gli autori stessi...). Quindi della propria responsabilità sociale e culturale. Leggiamo poesia E cose così, che fan parte integrale del mondo della poesia. E lo sanno tutti, anche quelli che ti scrivono per esprimerti solidarietà (e che, visto che hanno tempo per cose così, invito a scrivere anche a me a shinkaiangyo@libero.it, per dirmi quanto ho sbagliato e quanto sono stato cattivo con PaC...), tanto più se sei un operatore culturale pubblico. Che PaC lucri non è un peccato. Dipende da come. E questo "come" vale per tutti. Non so se mi son fatto un'idea "sbagliata" di PaC. Mi son fatto la mia, proprio sulla base della comunicazione "editoriale" e spiccia intercorsa (sempre esclusivamente via email, e suggerisco che una casa editrice forse potrebbe prendere in mano il telefono ogni tanto, visto che fa anche comunicazione...), della comunicazione usata sui bandi dei premi, dalle testimonianze comunicatemi da autori pubblicati da PaC, da persone invitate a eventi organizzati da PaC, ecc. Mi son fatto un'idea. Altri ne avranno altre. Qui il termine "giusto" o "sbagliato" sa di "verità" o "errore", ed è un giudizio che daranno altri, nel tempo. Altrimenti sembra che tu sia possessore di verità e altri siano in "errore". Sul merito: altrove, e faccio nomi come Voci della Luna, Fara editore, Raffaelli, si gestiscono premi da soli o con altri, e i patti sono chiari già nel bando, non successivamente (se voi scriveste sul bando "all'autore andranno 2 copie gratuite e sull'acquisto delle successive sarà operato un 30-40% di sconto, che succede? Perché non lo fate? Temete che così vi partecipino meno persone e di prendere meno soldi dalle quote di partecipazione? non comprendo...). Forse questa potrebbe essere una buona proposta (la chiarezza e completezza d'informazione) visto che pare che mlti han compreso altro. La comunicazione è fatta anche di feedbacks, e se ne ricevi di ridondanti forse una buona casa editrice interessata a cosa semina (anche come comunicazione d'azienda) potrebbe tenerne conto per migliorare. Vedi poi come comunichi: "e ringrazio quelli che mi hanno scritto. Ma, credete, non abbiamo bisogno di alcuna "solidarietà" o risposte di gruppo o che altro...." e pare tu voglia mettere sul piatto che "gruppi" di persone, che stan tutti con te, son contro quelli che ti criticano; e ti rimetti su un piano di superiorità. Al di là che mi fa piacere se ricevi tanta solidarietà (caspita....non pensavo di essere stato così efficace; io che non sono nessuno....), di cui neanche io come te avrei bisogno (soprattutto da questi che ti scrivono), questo mi da ancor più l'idea del pavidume e opportunismo che girà nella poesia italiana. Se vuoi ti dico nomi e cognomi di quelli che invece di PaC non hanno una grande opinione. Così li confronti con quelli che ti esprimono solidarietà e vediamo se c'è qualcuno che fa il doppio gioco. Sul passare a Novi: non sarà presto. Non ho giri da quelle parti. Tu passasti per Vicenza, ma non potei venire. Accetto volentieri il confronto face-to-face, anche pubblico se vuoi. Per la cena, se ci sarà: si paga fifty-fifty. Ciao. GTZ
RispondiEliminaStefano, amichevolmente: l'equilibrio era un po' disequilibrato, per quel che mi riguarda. Se giustamente volevi proteggere Blanc da noi due, suggerisco che forse dovevi farlo dopo il secondo o terzo commento. Da qualche parte forse ti interessava che questa cosa andasse avanti. Un saluto anche a te e grazie. G
amichevolmente: che la cosa andasse avanti bene mi interessava, non il contrario. se invece ci vedi malizia, non mi conosci.
RispondiEliminamalizia? non mi aveva manco sfiorato. forse lasciare che le cose siano e so-starci, anche se non vanno necessariamente bene. GTZ
RispondiElimina..e al conoscerti/si poi...non c'è mai fine...:) Buon weekend a te and the family. GTZ
RispondiEliminabuon week end anche a voi!
RispondiEliminaDai, perbacco, non si può mettere in discussione un mostro di serietà e onestà intellettuale come Mauro Ferrari! un caro saluto Ivan Fedeli
RispondiEliminaciao, Ivan!
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