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mercoledì 7 settembre 2011

Buongiorno Editori!



Spesso mi si chiede quali siano i migliori editori di poesia sulla piazza. Io organizzerei la seguente scaletta docimologica, ad uso e consumo dei lettori di Blanc.

I peggiori sono quelli che pubblicano qualsiasi autore. Quelli che 'basta pagare' e ti mandano a casa le tue poesie rilegate, con una copertina (a colori, se paghi di più) e magari anche una prefazione dell'editore o del suo amico fornaio. Di solito, questi prodotti costano parecchio perché stampano anche 1000 libri per darti l'illusione che il mercato esista e ti obbligano a comprarne 200-300. Ogni provincia ha i suoi.

Poi vengono gli editori che fanno una selezione, sia pur minima. Questi sono la maggioranza. C'è l'obbligo dell'acquisto copie (almeno 100), non hanno distribuzione, se non via rete e rare librerie su cui si appoggiano, mancano di codice a barre (che ha un costo) e contengono prefazioni interessanti. Alcuni di questi sono su Blanc.

Il passo successivo lo fanno quegli editori che, pur avendo la pubblicazione a pagamento (intendo: io ti seleziono gratis però tu, autore, ti impegni a comprare delle copie senza diritti d'autore – almeno nella prima edizione), posseggono una collana totalmente a carico dell'editore, il quale consegnerà, dopo la stampa, 5 copie all'autore. Anche alcuni di questi sono su Blanc.

Qui occorre fare chiarezza perché la questione è delicata: se editare significa mettere sul mercato un prodotto ad un determinato prezzo, le 5 copie gratuite non sono dovute nell'implicito della pubblicazione, ma vengono inserite nel contratto come valore aggiunto. La consuetudine di comprare altre copie è talmente radicata, che se noi pubblichiamo e non portiamo a casa almeno 50 copie ci pare una truffa. Siamo stati abituati così, è vero. Tuttavia non esiste alcun editore che ti omaggi di un sostenuto numero di copie. Se le vuoi, le compri. Semmai, e qui sta la differenza, un buon editore distribuisce bene sul territorio, organizza presentazioni, partecipa a premi di qualità, manda ai critici letterari una copia del libro, ottiene recensioni su riviste importanti, ti dà i diritti d'autore (almeno il 10% sul prezzo di copertina). Queste ultime chicche sono riservate a 3-4 editori in Italia, ben noti. Tutti gli altri, navigano a vista, sopravvivendo.

Sui prezzi di acquisito copie, scontati per gli autori, si va dagli 800-1000 euro ai 5000, per ragioni materiali e immateriali, quali il valore del nome dell'editore e la speculazione che questi riesce a mettere in piedi senza tradire la legge della domanda e dell'offerta.

Riassumendo, e consigliando: costa la carta, la copertina a colori, il tipografo, il codice a barre, il bollino Siae, le copie in omaggio ai potenziali recensori, il distributore, il libraio. Gratuito è il recensore. Cosa scandalosa, invero, essendo proprio lui a garantire il valore dell'opera. Prima di mandare il dattiloscritto ad un edizione con l'obbligo di acquisto copie, controllare il catalogo, leggerne qualche libro, verificare la distribuzione e l'orientamento (estetico ma anche, talvolta, religioso e/o politico), contattare l'editore per avere un'anteprima del contratto. Se si vuole provare con l'edizione gratuita, spedire ai direttori delle stesse, tenendo conto che riceveranno centinaia di opere, delle quali 2-3 l'anno saranno pubblicate. Oppure partecipare ai premi che la prevedono. In questo caso, non è elegante informarsi se, vinto il premio, ci saranno alcune copie in omaggio. Però, per evitare spiacevoli sorprese, meglio far brutta figura e informarsi in anticipo, chiedendo al presidente del premio.

5 commenti:

  1. ti posso fare un applauso?

    applauso!

    ciao!

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  2. Più leggo queste cose e più mi rincuoro e allora mi ripeto -dai lisa resisti, non lasciarti tentare, vedi non sei paranoica, le cose vanno proprio in questo modo-

    grazie stefano
    lisa

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  3. Però, come mai qui recensisci un libro edito da Ladolfi, che chiede l'acquisto di copie? Quindi fondamentalmente è una pratica che, qui, si approva?

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    1. se vuoi leggere la poesia devi accettare anche questa pratica oppure preferisci leggere soltanto mondadori, einaudi, garzanti e pochissimo altro?

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