A cura di Stefano Strazzabosco.
Dire poesia, nata lo scorso anno per iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e di Intesa Sanpaolo, è stata rinnovata, dopo quel positivo collaudo, anche per il 2010.
La formula è quella che alla sua prima proposta ha goduto di un così ampio consenso. Con alcune importanti innovazioni, un incontro interamente riservato ai poeti non italiani che scrivono poesia nella nostra lingua, oppure la sezione "on/off" aperta a giovani artisti poliedrici e sperimentali che contaminano la poesia con il suono e i video. Si è voluto in questo modo dare voce ad artisti che si esprimono poeticamente attraverso vari mezzi alternativi alla scrittura.
Fulcro della manifestazione restano gli incontri con i grandi poeti, italiani e non, incontri giocati come piacevoli, stimolanti confronti tra autori e pubblico.
La poesia italiana sarà rappresentata da due nomi di altissimo rilievo, Edoardo Sanguineti e Patrizia Valduga. Ad ospitare l'incontro con Sanguineti saranno, il 28 aprile, le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari. La sua poesia, nota per un ardito sperimentalismo che produce stupefacenti soluzioni formali, si intreccerà alla perizia musicale di Stefano Scodanibbio, importante compositore e contrabassista marchigiano. L'eccezionale duo proporrà una lettura musicata di due sue composizioni storiche: "Postkarten" e "Alfabeto apocalittico". La musica creata da Scodanibbio non sarà un semplice ornamento, ma si incaricherà di aggiungere significati e suggestioni a testi di per sé già molto ricchi.
Patrizia Valduga, i cui testi sanno coniugare l'intemperanza dei sentimenti con il temperamento della forma, sarà la protagonista, ancora a Palazzo Montanari, dell'incontro conclusivo della manifestazione, il 7 maggio.
Tre gli ospiti internazionali della rassegna vicentina. Aprirà il festival il 21 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, Titos Patrikios, straordinario autore ateniese la cui poesia si distingue per una vigorosa valenza civile; Palazzo Leoni Montanari fungerà da ideale cornice all'esibizione di Patrikios, data la concomitanza, presso le Gallerie, della già citata mostra di una selezione di ceramiche attiche e magnogreche di proprietà di Intesa Sanpaolo. L'evento saprà tessere un suggestivo dialogo tra parole e immagini provenienti dalla cultura ellenica.
Il calendario della manifestazione prevede poi, il 25 marzo, Armando Romero, poeta, narratore e saggista colombiano, estroverso letterato la cui opera poetica è ispirata soprattutto dai suoi numerosi viaggi (Gallerie di Palazzo Leoni Montanari); e Yang Lian, uno dei maggiori poeti cinesi contemporanei, voce della dissidenza, candidato al Nobel nel 2002 (22 aprile, Palazzo Chiericati).
Un incontro, che cade nel cuore della rassegna (16 aprile, Palazzo Chiericati), sarà dedicato al fenomeno letterario della poesia della migrazione italofona. Interverranno autori che, costretti ad abbandonare la loro terra natale, hanno deciso di scrivere in italiano (come l'argentina Candelaria Romero) o hanno mantenuto i contatti profondi con la loro cultura attraverso l'idioma (come il bosniaco Bozidar Stanisic). Ad accompagnarli e introdurli sarà presente Mia Lecomte, poetessa in proprio e curatrice della fortunata antologia Ai confini dei verso. Poesia della migrazione in italiano.
La rassegna di quest'anno è stata pensata nel segno della pluralità delle voci e delle esperienze italiane e straniere, in continuità con la linea tracciata l'anno scorso. Questa volta, però, si è voluto mettere l'accento sulla poesia che parla di spaesamenti geografici (l'esilio di Patrikios, Yang Lian, Candelaria Romero, Stanisic) e linguistici (Patrizia Valduga che recupera soluzioni metriche tradizionali e vi attorciglia attorno le parole dell'oggi; Sanguineti che inscrive labirinti verbali nella mappa di quelli esistenziali, minotauri compresi), se non geolinguistici (il colombiano Armando Romero che scrive della e dalla Grecia).
All'interno dell'iniziativa trovano spazio i giovani poeti emergenti, per i quali è stato creato un apposito contesto, denominato Dire poesia "off ", sulla falsariga del teatro off di Broadway. I vicentini Alessandra Conte e Roberto Cogo saranno, il 9 aprile, all'Officina arte contemporanea. Per la sezione "on/off" parteciperanno invece Ariadne Radi Cor (6 aprile, Officina arte contemporanea) e Antonella Bukovaz con Hanna Preuss (5 maggio, AB23). La friulana Antonella Bukovaz, che sarà accompagnata dalla compositrice slovena Hanna Preuss, si muove al confine tra parola, suono e video, e la sua performance avrà luogo in uno spazio espositivo non tradizionale come AB23.
La giovane trentina Ariadne Radi Cor porterà all'Officina di Vicenza un suo particolarissimo "film noir", incrociando ancora una volta parole e immagini, e aggiungendo una singolare esposizione di cucchiaini poeticamente etichettati.
Il progetto Dire poesia mira a far sì che la poesia, da fatto privato, assuma una dimensione il più possibile collettiva, e che la sua eco, dalle sale dei luoghi d'arte di Vicenza, si sparga in uno spazio il più possibile esteso. È con questo intento che alcuni dei poeti ospiti si recheranno nelle scuole della città per incontrare gli studenti, portando la loro esperienza e la loro voce al le generazioni più giovani.
E ancora: nei giorni che precederanno le letture poetiche, nei caffè del centro, luoghi di comune frequentazione, saranno distribuiti piccoli biglietti, sui quali saranno impressi frammenti di poesie degli autori in programma.
L'edizione 2010 di Dire poesia approfondisce il dialogo fra le arti che era stato al centro degli interessi e dell'azione della sua promotrice iniziale, l'indimenticabile Fatima Terzo, aggiungendo un ulteriore tema sempre più pressante e indispensabile: quello fra culture, lingue, tradizioni, punti di vista diversi, nel segno del rispetto reciproco e della bellezza che la poesia sa ancora regalarci a piene mani, se vogliamo ascoltarla.
Nei luoghi delle letture saranno disponibili per il pubblico i libri degli autori ospiti. L'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Informazioni:
Comune di Vicenza - Assessorato alla Cultura
tel. 0444 222101 - 222114 infocultura@comune.vicenza.it
Beni culturali - Intesa Sanpaolo
tel 800.201782 beniculturali@intesasanpaolo.com
http://direpoesia.wordpress.com/
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IL SOGNO, LA SCRITTURA
La realtà del sogno raccontata attraverso la scrittura
Le edizioni del Foglio Clandestino stanno raccogliendo materiale relativo a questa tematica, assai ampia e suggestiva. Il progetto editoriale nasce in collaborazione con l’associazione Pow Wow dbn di Sesto San Giovanni.
Vi invitiamo ad inviare testi relativi al sogno nelle sue diverse angolazioni e sfumature (visione, incubo, premonizione, tradizione, mito…) Ricerchiamo testi (propri o che intendete suggerire) in forma di poesia o
narrazione breve (questa di lunghezza massima di 3 cartelle). I brani scelti verranno inseriti in un numero speciale del Foglio Clandestino, il nostro aperiodico letterario.
Il materiale può essere inviato, con i dati e un riferimento mail, sia per posta (edizioni del Foglio Clandestino – casella postale n. 67 – 20099 Sesto San Giovanni), sia attraverso la mail: poesia@edizionidelfoglioclandestino.it
Scadenza: 31 marzo 2010
http://www.edizionidelfoglioclandestino.it/
poesia@edizionidelfoglioclandestino.it
http://www.powwow-dbn.it/
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Infine, ricordo la presentazione di Senza riparo a Ca' Foscari, a Venezia, presso il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze.
Giovedì 11 marzo ore 17,15
Vedi Link
a te, Stefano
RispondiEliminaun semplice INBOCCALLUPO
a Cà Foscari
per il tuo bel libro
lucetta
crepi! :-)
RispondiEliminagrazie.
con grande, grandissimo piacere, trovo in questa rassegna la carissima Candelaria Romero, che sapevo attrice-autrice, cultrice di poesia, figlia di scrittori in esilio, ma non anche lei poeta
RispondiEliminaabbiamo lavorato insieme in due spettacoli, in un progetto didattico e in performance di lettura di poeti sudamericani, poi da una decina d'anni ci siamo persi di vista (complice sicuramente l'impegno, d'entrambi, nel far figli, che è sempre un migrare in terra straniera)
purtroppo non riuscirò il 16 aprile ad essere dalle parti di Vicenza, ma questa è l'occasione buona per riallacciare
così le propongo un progetto sui poeti che fanno teatro...
caro Stefano, mi associo all'in-bocca-al-lupo... L'11 è il compleanno di mia moglie, e poteva scapparci che le regalassi una giornatina a Venezia, ma un altro Mario per una svista (giuro!) le ha convocato un'importante riunione di lavoro proprio quel giorno...
caro Mario, ci saranno sicuramente occasioni per trovarci. per esempio in montagna. a questo proposito ho sentito di un rifugio nel feltrino che potrebbe organizzare qualcosa con noi, ma ti/vi saprò dire.
RispondiEliminagli incontri di poesia a vicenza sono sicurmanete di valore. io non c'entro, ma appoggio pienamente.
a proposito di rifugio (intendi feltrino lato Dolomiti bellunesi o lato Monte Grappa?), è assai probabile che tra fine giugno e primi di luglio io mi trovi già più "nei paraggi"
RispondiEliminaci teniamo aggiornati,
ti passo anche la mia e-mail, casomai ti servisse: mario.bertasa@katamail.com
d'accordo Mario e grazie per la mail. Se vuoi, la tolgo dai commenti.
RispondiEliminalasciala, non fa niente...
RispondiElimina... tanto... non mi scrive mai nessuno...
(detto con la voce di HI HO, il pupazzo-asinello della 'family' di Winnie The Pooh)
:-))
mi pare impossibile che nessuno approfitti del tuo sapere e della tua simpatia :-)
RispondiEliminasbagli termine: non "approfittano", ma "abusano"!!!
RispondiElimina:-)))
good start
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