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domenica 7 giugno 2009

Alessandra Conte


E' finalmente uscito Breviario di novembre (Raffaelli 2009) l'opera prima di Alessandra Conte, con una mia nota introduttiva, della quale riporto le prime righe e che parte dall'immagine evocata nella poesia incipitaria:



La suora bambola chiama
nel suo letto di noce che sale
con le pareti che si perdono
ancora più in alto, dove i rondoni
gridano e circondano di voli
i morti, fatti di scritture
e guano seccato.
I muri di Galugnano esalano
foglie di tabacco e voci
di donna grossa,
che gioca a domino con le lupe
e vince, e ha già perso.



Il breviario che recita "suora bambola" sospesa nel vuoto, in compagnia di morti "fatti di scritture/ e guano seccato", e circondata dalla rosa dei rondoni in volo, si alimenta della volontà di ricondurre il Cielo alla Terra, il miracolo dell'immortalità al suo punto di rottura, affinché divini e mortali possano affacciarsi al medesimo "balcone": altra via, infatti, non è tracciabile qui per salvarsi, se non quella che vuole reciprocamente in prossimità il mistero della nascita immacolata e l'incipienza della morte di ogni creatura terrestre. La voce orante convoca perciò il fantasma di Dio e di sua Madre, donna infinitamente piagata da un destino subìto, "Signora delle acque rotte", "Madonna dei tagli alle dita", affinché riportino lo sguardo e la mano sul labirinto della storia, così che sia possibile rifondarne il senso. Diversamente, la gravità schiaccia la nostra vita, tanto da costringerci a vivere infelici e "con gli occhi vuoti".
Ricomporre l'unità perduta, la stretta salvifica che rimetta in moto il presente, dandogli direzione, chiede tuttavia un formulario adeguato, una parola che attraversi civiltà e selva, una lingua ruvida e feconda, capace di aprire e stare in contatto con la vastità muta che ci sovrasta. E' appunto il compito che si assume Breviario di novembre, invocazione pietosa e delirio blasfemo, canto sacro e bestemmia, messi in opera sinergicamente per fuggire l'horror vacui, quell'inerzia senza vento che ci inchioda al suolo, inteso quale materia inerte e contrapposto alla "madre di terra", energia che fa fiorire le parole dall'anima.


Alcune altre poesie tratte da Breviario di novembre le avevo postate il 3 luglio 2008. Le potete leggere cliccando qui (sono da includere anche quelle indicate come "inediti", tranne l'ultima). Interessante notare come il commento di allora, esercitato su pochi testi, metta in luce la necessità di leggerne altri, così da concepirli all'interno di un'orchestrazione più articolata, in grado di evidenziare l'ispirazione profonda dell'autrice. Cosa che accade appunto in qesto libro, davvero potente.

9 commenti:

  1. Catturano tali liriche, con la loro capacità di evocare gli spiriti che trasformano il sentire in una danza di parole potenti, cariche di suono, elementi la cui forza ritmica conduce il lettore alla vita (e all'arte), con le sue gioie, i dolori, i ripensamenti e tutte le esperienze che, al di là del tempo, permangono nel codice dell’anima. un grido d’aiuto, il suo, in un mondo che appare ormai privo di senso e di libertà dal giudizio degli uomini. Dotatissima nuova autrice, già incontrata e apprezzata nell'antologia Poeti a Nord-Est. M

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  2. Brava Alessandra, sarà senz'altro un bellissimo Novembre! La preziosità dei tuoi versi già inconfondibile anche in fogli sparsi non può che essere più coinvolgente in volume. "Ti" comprerò con grande, grande piacere. A presto, Alessandra. (Un saluto caro a Stefano, pescatore di talenti). Cristina Annino.

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  3. un grande saluto alle due ospiti (anche se "M" non riesco ad identificarla)

    gugl

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  4. In bocca al lupo ad Alessandra per questo suo libro, che mi procurerò.
    E un salutone a lei e al padrone di casa.

    Francesco t.

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  5. ho seguito necessariamente "da vicino" il travaglio emotivo e compositivo di questo libro, le sue bozze mnemoniche e cartacee, il timore che ci fossero delle debolezze nella tensione architettonica del testo, la soddisfazione della lingua che mesce il canto. Questo è un "libro", non una raccolta di poesie, perché sostenuto da un'intenzionalità e da una ispirazione forti, bene evidenziate da Stefano.
    Ed è un libro bello. :) Giovanni

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  6. ovviamente sono perfettamente d'accordo.

    gugl

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  7. sto leggendo con lentezza e attenzione il tuo libro cara alessandra. fioccano note e brevi appunti che cercherò infine di riunire. intanto, i miei sinceri complimenti per la tua voce poetica sempre più riconoscibile e carismatica. a prestissimo
    roberto

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  8. Cara Alessandra, ti auguro un mucchio di consensi. Che il tuo talento sia di aiuto a chi è assetato di poesia!
    Un abbraccio affettuoso da Gianfranco

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  9. carissima Alessandra..oggi in un momento di calma mi son letto il tuo breviario di novembre. E' una raccolta di poesie assolutamente sorprendenti, preghiere talmente quotidiane che diventano altissime...brava davvero: mi piacciono davvero molto. Consiglio a tutti quelli che leggono questo mio commento di leggere questo piccolo tuo prezioso libriccino.....
    a presto in terra svedese (se non prima in Vicenza!. Pino Costalunga

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