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martedì 23 maggio 2006

bis

nel precedente post non c'è lo spazio per i commenti. provo con questo, così creo l'ospizio che serve:-)

9 commenti:

  1. brava rita, la poesia è vita, non obitorio: bene che sia attraversata, come un colle, appunto, o un amante:-)

    Fabry, l'isometrica è simmetricamente faticosa?

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  2. ciao giuggiol (non so perché ti chiamo così, ma un mio amico dei colli euganei mi fece assaggiare il celebre brodo di giuggiole...)

    poesia visiva e performativa insieme, questa qui, visto che si tratta di una partitura per voci :)

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  3. ilgeniodimozart che non capisce un tubo? prova a recitarla: segno grosso: voce grossa; segno sottile: voce leggera. prova.

    brodo di giuggiole? qui nel veneto è la delizia per antonomasia.
    ciao babbavoc:-)

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  4. Una musicalità che incanta, indubbiamente :)

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  5. singolare che le donne ascoltano la musica e si abbandonano ad essa, mentre i maschi si pongono domande:-)

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  6. perché babbavoc e non sfogliatellavoc? :)

    vero gugl, siamo di poveri fessi. ecco!

    ah una domanda, ma il gio. di ieri ha per caso a che fare con un "senza"? :)

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  7. Beh, non generalizziamo, Stefano...sia il sistema limbico sia lo spirito analitico sono unisex. :-)

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  8. è il passo della voce, timbro basso o alto oppur veloce, insomma un camminare e musicare insieme.

    di certo non ci si annoia ;)

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  9. Anna, magari la vecchia radice rettiliana ci accomuna, ma la corteccia superiore ha due emisferi: chiaro che quello femminile è il migliore:-)

    Voc, il gio di ieri, se non ho frainteso, è un altro gio, scrittore pure lui, che ho conosciuto da ritam, quando ho cominciato a frequentare queste taverne informatiche.

    Ombramara, no che non ti annoi, no che non ti annoi, non che non ti annoi non ti annoi non ti annoi:-)

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