tag:blogger.com,1999:blog-28438973.post7129636761053474812..comments2023-11-10T15:49:14.658+01:00Comments on blanc de ta nuque: Cristina Annino legge Pietro Roversiguglhttp://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comBlogger12125tag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-40771839304208506742014-05-27T17:58:50.635+02:002014-05-27T17:58:50.635+02:00è una frase vera, che meriterebbe una firmaè una frase vera, che meriterebbe una firmaguglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-80775785540877661232014-05-27T10:45:22.430+02:002014-05-27T10:45:22.430+02:00la poesia e un cervello brillante non sono esattam...la poesia e un cervello brillante non sono esattamente la stessa cosaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-68911170792721477362014-05-26T17:12:12.556+02:002014-05-26T17:12:12.556+02:00ecco qui due autori che apprezzo da tanto.. l'...ecco qui due autori che apprezzo da tanto.. l'una a dire dell'altro.. leggo con vero interesse e piacere..<br />Roversi per me è sempre stato stupore (sorridente) nelle parole.. e lo riconosco perfettamente nella recensione di Cristina..<br />grazie ad entrambi..amarahttps://www.blogger.com/profile/13172387954302863787noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-65733125819985112552014-05-24T16:38:00.142+02:002014-05-24T16:38:00.142+02:00A Roversi, dico inoltre che liberarsi dell'int...A Roversi, dico inoltre che liberarsi dell'intimo e del lirico non è per forza un pregio (e nemmeno, tuttavia, un difetto): dipende da come li fai agire nella lingua e nella società che li riceve.guglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-79280815378086100832014-05-24T16:33:57.063+02:002014-05-24T16:33:57.063+02:00Mi fa piacere che queste poesie siano su Blanc, co...Mi fa piacere che queste poesie siano su Blanc, così come mi piace il tono, tra il provocatorio e l'interrogante, di Cristina Annino. Con Roversi siamo di fronte a un poeta che conosce il mestiere e prende posizione ironica nei confronti dei tanti altarini dei potere, politico, religioso e culturale. Con Annino incontriamo il punto di vista di una poetessa che non si è mai adagiata alla moda e che non ha mai patteggiato per un posto in antologia. Annino e Roversi sono due viaggiatori negli accidenti del mondo quotidiano, che riproducono nello stile, con enjambement inaspettati e/o molto forti, dove la musica sta nel corpo del testo, nei luoghi dove meno ce lo aspettiamo. Ringrazio anche gli autorevoli commentatori.guglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-64617211462034753272014-05-24T15:28:13.718+02:002014-05-24T15:28:13.718+02:00Ho avuto occasione di presentare il libro di Pietr...Ho avuto occasione di presentare il libro di Pietro Roversi e leggendolo ho avuto l'impressione che dietro una serie di apparenti nonsense si celino una serie di "semi": piccoli paradossi, piccole illuminazioni, piccoli ossimori che non vogliono costituire un tutto unico ma una serie di segnali, come delle luci nel buio, una serie di verità che contraddicono le verità apparenti alle quali per abitudine crediamo. Da questi semi potrebbero nascere degli alberi, sia nella futura poesia di Roversi ma anche nella mente dei lettori. Come diceva un'immagine proiettata durante la presentazione scelta e citata dall'autore, è il lettore che scrive il testo.Carlo Bordininoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-83679777773238507902014-05-23T17:44:37.313+02:002014-05-23T17:44:37.313+02:00Una recensione perfetta, appagante per chi voglia ...Una recensione perfetta, appagante per chi voglia comprendere un poeta e il suo pensiero.<br />Pietro Roversi è da conoscere a fondo, cosa che io stessa mi riprometto di fare, per tutte le ragioni esposte da Cristina, ragioni che sono l’interfaccia della complessità in cui si forma e afferma la poesia.: fresca, libera, espressivamente coinvolgente.<br />“Essere considerati poeti sul serio” nello specifico così è, la serietà che comporta esserci e annotare, offrire in maniera nuova anche ciò che è l’esperienza di ogni essere umano.<br />“ la lingua può continuare a mantenersi viva solo dopo uno schianto contro qualcosa di assolutamente diverso da sé”<br /> Ne sono sicura anch’io.<br />cb<br />cristina bovehttps://www.blogger.com/profile/00799458554546377552noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-91323519021367145522014-05-23T16:56:43.327+02:002014-05-23T16:56:43.327+02:00La vita non è per fortuna un atto di fede, ma di f...La vita non è per fortuna un atto di fede, ma di fiducia. io ho fiducia nella poesia di Roversi, qualunque svolgimento abbia in futuro, perchè credo in un poeta che da venti anni usa la lingua italiana solo nelle e mail e raramente in altri rarissimi casi muti come le letture. In un poeta che esce indenne dalle tante "fabbriche" della vita senza nutrirsi del dolore che pure a lui elargiranno, né del lavoro poetico altrui che conosce e studia molto, ma rispetta. credo in una poesia che sa ridere e non martoriarsi soltanto le mani, e infine ritengo sia enormemente più difficile essere gai (mi si passi il termine, neutro, desueto, ma simpatico) che lasciare se stessi dentro ciò (vedi dolens)che non ha prove reali di esistenza, ma può costituire il lasciapassare di maniera anche e soprattutto, per essere considerati poeti "sul serio".<br />Cristina AnninoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-512444249472702832014-05-23T16:26:12.149+02:002014-05-23T16:26:12.149+02:00Attenzione e spazio che ci siano dedicati generano...Attenzione e spazio che ci siano dedicati generano sempre gratificazione; quando poi come in questo caso attenzione e spazio vengono da poeti dalle intelligenze critiche quali quelle di Annino e Guglielmin, al di là della gratificazione io provo soprattutto una grande gratitudine. Una gratitudine non meno autentica va a Bux e De Pietro per i loro commenti. In questo clima di ascolto questo blog riesce nell'intento che si è prefisso da quando esiste. <br /><br />Quanto alla domanda di Annino sulle direzioni possibili per la mia scrittura dopo questo libro, posso dire che in un certo senso chi legge dei testi e non li dimentica immediatamente, di più, sceglie di dar loro visibilità, su quei testi scommette, e io qui spero che se scriverò ancora non deluderò. Anch'io credo che la poesia nasca da una visione del mondo che si scontra con il mondo e lo ricrea: se guardo indietro (i libri pubblicati sono due ma ci sono anche una mezza dozzina di manoscritti nel cassetto!) non credo la mia visione del mondo sia cambiata più di tanto, e in tal senso non saprei cosa aspettarmi di diverso dal prossimo libro, se mai esisterà. So però che il mondo cambia - o perlomeno cambia come io lo sperimento. Questo una certa novità alla scrittura come esito dello scontro tra visione e esperienza lo dovrà portare. E in ogni caso dai propri errori e successi si impara sempre. Allora, con Vamosaver mi pare che la mia scrittura si sia sbarazzata quasi del tutto dell'intimo, se non anche del lirico: su questa conquista spero di poter far conto per il futuro. Se poi questo libro si riveli un vicolo cieco o un trampolino, non lo posso dire. Iremosaver! <br /><br />Grazie di nuovo di cuore a Cristina, Stefano, Antonio e Giampaolo, e a Piera Mattei e tutti a Gattomerlino per lo splendido lavoro editoriale. Cari saluti. Pietro.Pietro Roversihttps://www.blogger.com/profile/09143984223808979449noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-80827271203283264152014-05-23T15:56:15.045+02:002014-05-23T15:56:15.045+02:00E' vero, leggere Roversi è "altra" p...E' vero, leggere Roversi è "altra" possibilità, non solo in poesia. Lo spiazzamento provocato, non perché ne fosse il "fine" è notevole, riconsegna la precisione della composizione stessa: "si può" dire scientifica, non che lo "si debba" dire. Ed è vero che questa poesia "sostiene" la poesia, il lettore stesso di poesia e, come dice Annino, anche il "solito" poeta. La prima volta che ho letto dei versi di Roversi (come suona bene!) ho pensato di doverglielo dire quanto fossero "paradossalmente accoglienti": così glielo scrissi. Di questa scrittura mi stupisce sempre il rigore, nella puntuale intromissione della "sorpresa divertita". L'ospitalità, non so esattamente ben dirlo se non così, con questa parola. E l'occasione appropriata di stare a vedere questo "ingranaggio" di orologio sfracellatosi contro un muro che tempo "altro" porterà nell'"invenzione" (non priva di intenzioni diversificate) della poesia contemporanea, uhm, della poesia, ché "contemporanea" a volte mi suona "superfluo" se non si sta storicizzando il secondo vivente, presente. Anch'io "promuovo" il Vamosaver di Pietro Roversi per tutta la lingua nel linguaggio che contiene possiede scardina e offre, ripeterei come ampia possibilità di stupore e sorridere (riflettere, insomma).<br />Saluti, Giampaolo DippìGiampaolo Dphttp://www.profilodiuncappello.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-28708387934603368742014-05-23T15:53:47.627+02:002014-05-23T15:53:47.627+02:00Sono felice per Pietro, persona, prima che poeta, ...Sono felice per Pietro, persona, prima che poeta, che merita elogi particolari per la sua umanità globale e sincera.<br /><br />A maggior ragione sullo sfondo di questa poesia, così ricca di suggestioni contemporanee e di slanci direi euforici, sbarazzini, dove si risentono, come già scrissi su Pietro in una mia nota al suo primo libro, gli echi inconsci di poeti come T. Scialoja, anche se in maniera radicalmente diversa per gli esiti, oppure di G.P. Bona o di Leopoldo Attolico, ma sicuramente Pietro ha portato una ventata di freschezza e originalità nel panorama odierno della poesia, con questa sua lirica "astuta", così piena di grazia e ariosità, che si prende quasi gioco di se stessa, pur rimanendo fedele a principi etici precisi, solo parzialmente provocatori, dato che nella precisa scacchiera del gioco vi è l'intreccio intrigante dei vari sensi districati sul nesso esistenza/essenza, o sull'asse rivolta(esteriore)/raccolta (interiore), riflettendo così "raramente", in maniera straniante ma chiara, sulle cose d'ogni momento un nuovo spessore, personalissimo, che questa poesia porta con sé da sempre, essendo diretta scatola d'esperienza dell'autore, contenente l'intero bagaglio culturale e sociale dell'uomo, ossia della vita stessa del poeta Roversi, dove il plurilinguismo giornaliero rimescola le carte di un italiano quanto mai vigile e flessibile, e dove ancora fonde ulteriormente un tratto scientifico con la semplicità quasi canterina del quotidiano, riscoperto e rinvigorito da questa cifra che finalmente, vedo, inizia ad avere i giusti riconoscimenti che merita. Un plauso a Pietro per essere così puro e vivo. E come sempre brava a Cristina, occhio vivo e lungo, che ha visto ben oltre ciò che io posso ora a stento e malamente dire. Un caro saluto a tutti da Bux <br /><br />Bux<br /><br /><br /> antonio buxhttps://www.blogger.com/profile/17774855490116224822noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-46476119082108247412014-05-23T15:52:01.411+02:002014-05-23T15:52:01.411+02:00Vamosaver significa "va mò a sapere" , g...Vamosaver significa "va mò a sapere" , giusto? Cristina è puntuale nel leggere e commentare altri autori, sapendo ben porre in evidenza la bontà del loro lavoro, come nello specifico di Roversi. Evidenzio una frase inquietante nella recensione "Vamosaver è un libro che consiglierei di leggere a tutti, non solo ai poeti." Se solo potessi prevedere che i miei lavori venissero letti esclusivamente da poeti e critici, beh smetterei di scrivere. Un'ultima nota, concordo sulla gradevolezza della poesia di Roversi.Anonymousnoreply@blogger.com