tag:blogger.com,1999:blog-28438973.post4082992841891553901..comments2023-11-10T15:49:14.658+01:00Comments on blanc de ta nuque: Jacopo Galimbertiguglhttp://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-73340057619306971912011-10-20T08:04:07.662+02:002011-10-20T08:04:07.662+02:00Cara Anna, come avrai letto dal commento di Jacopo...Cara Anna, come avrai letto dal commento di Jacopo, domani è a vicenza, dove continueremo il discorso veneziano. Grazie per il tuo commento. A proposito di Bistrot de Venise, mi piacerebbe leggere con le voci, in febbraio (ma ne parliamo con più calma).<br /><br />Grazie Jacopo della testimonianza tua e di Francesca, che è una poetessa e una critica letteraria davvero brava. a Domani!guglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-15511139175371465162011-10-19T19:08:35.769+02:002011-10-19T19:08:35.769+02:00grazie anna stefano e anche francesco t., a quest...grazie anna stefano e anche francesco t., a quest'ultimo dico che sto facendo varie presentazioni - 20 monza, 21 vicenza, 26 & 28 roma - magari ci si puo' incontrare. francesca matteoni mi ha inviato una recensione del mio libro che sono contento di postare almeno in parte <br /><br />"Intanto come prima nota a favore l'urgenza che si avverte tutta, quella che Andrea chiama fame di realtà o le necessità ordinarie (altrui come nostre in questo scenario contemporaneo dove il futuro è ridotto al momento seguente, il fiato è corto) e che si manifesta nel fare a meno di schemi poetici precostituiti, sono le parole e le cose che si portano dentro a dare direzione ai versi e non il contrario e non è poco. Non sei [...] uno che impara un mestiere e lo esibisce, stai dicendo qualcosa, stai facendo poesie [...] Inoltre il tuo libro sfugge a tanta pecca della poesia cosiddetta civile, che può risultare di testimonianza e nulla più, una buona azione tipo fioretto francescano per guadagnarsi il paradiso delle lettere, senza nessun sangue dentro - qui al contrario c'è il tentativo, spesso frammentario come succede quando si incontra l'altro, di indagare, conoscere delle storie, catturare o indovinare le voci, mettersi nei panni altrui sfuggendo il più possibile il giudizio morale: non sono salvi i personaggi, ma prossimi nella loro condizione precaria, come se ci fosse uno sforzo quasi fastidioso e costante che chiedi a te stesso e al lettore, una tensione orizzontale, l'unica possibile visto che tra il "basso" e le stelle fisse da cui discende l'architetto (testo tra quelli che mi ha maggiormente colpito), non sembra sussistere nessuna scala, nessun percorso graduale. Il settimo senso (il tuo senso comune) è dunque un sentimento condiviso, una comunanza intuitiva proprio nel suo resistere in pezzi, mai nella storia complessiva, in frammenti con cui tocchiamo l'altro e noi in lui. Ogni finalismo delle singole storie, come della Storia lo abolisci, scegliendo un presente perpetuo, un innestarsi continuo di presente sul presente [...] questo è il senso che per esempio do ad un testo magistrale, disturbante, come Il sacco con un 1527 tutto contemporaneo. Storia come genealogia nietzscheana [...] I tuoi testi non sono crudeli, ma crudi, non c'è esasperazione, ma una brutalità lucida: penso alle figure femminili e alle loro voci, come la poesia di pagina 49 che riesce a lasciar uscire la vergogna, la rabbia che resta muta, il pudore violato di certe situazioni in cui se sei donna ti mortifichi il doppio [...] (ho una predilizione per i testi sul sonno e Due che dormono insieme, con l'idea di affidarsi all'altro nella quasi morte dell'addormentarsi, è un'altra delle poesie che preferisco, dove tuttavia i protagonisti non si lasciano veramente andare, ma rinserrano la lotta). Dal lavoro come condizione socio-esistenziale, ai corpi alla storia prima della storia, il paesaggio che non è mai pura osservazione, ma sempre innesto, scontro (La ferrovia) di tempi come di reperti umani e geologici, che sta in alcuni testi de La mente della terra, mi sembra poi che emerga una dimensione spirituale non trascendente, ma in cui al contrario esseri umani e movimenti terrestri o animali ignoti, estinti, perfino semi-fantastici (la salamandra) [...] stanno al pari sono l'uno il destino ultimo dell'altro. Un ultima considerazione la merita il modo in cui tratti il sesso, declinato nel desiderio, in parte ne ho già detto, un conflitto irrisolto, come se si risolvesse in un mutuo esperimento di sopraffazione, che realizzandosi fallisce, ma senza comprensione e nemmeno superamento dell'altro. Fa un effetto strano leggerlo così, forse perchè anche io ne parlo molto, pure troppo, in poesia (connubio sesso-amore), ed è sempre una ricerca di identità, la mia, attraverso il conflitto, perfino una negazione dell'altro. Ma magari se ne riparla...<br />scusa per queste note confuse e affastellate, tanto altro ci sarebbe da dire sicuramente, spero ci sia occasione.. A presto! <br />Francescajacopo galimbertihttps://www.blogger.com/profile/17532896836108762835noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-90430844462677239252011-10-19T18:17:37.757+02:002011-10-19T18:17:37.757+02:00Caro Stefano, ti leggo a salti, come accade a ques...Caro Stefano, ti leggo a salti, come accade a questa mia generazione di saltimbanchi (comunque) e ti trovo sempre serio e attento nelle tue declinazioni. Davvero interessante e serio Jacopo e ci regalerà altre sorprese. Ieri è stato con noi a Venezia, al Bistrot de Venise, alla prima serata dedicata alle voci della poesia contemporanea che ho organizzato. Ha intrecciato la sua narrazione poetica assieme ad un altro bravo poeta Rino Cortiana. Assieme ci hanno regalato non solo la loro "visione" del mondo ma anche la consapevolezza (se ce ne fosse ancora bisogno) che la poesia è sguardo colletivo, è lo sguardo offeso che ricolloca lo sguardo ostinato sul corpo e la dignità offesa senza altro alibi che la convinzione nella parola, la parola poetica. Il mondo, il nostro mondo ha bisogno di questa catramosa linfa, nonostante tutto. Grazie Jacopo, Grazie Rino.<br />a te e a numerosi costanti lettori un poetico abbraccio.<br />anna lombardoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-28779858298267820212011-10-18T20:11:32.597+02:002011-10-18T20:11:32.597+02:00sì.sì.guglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-26485963292828756612011-10-18T17:17:45.423+02:002011-10-18T17:17:45.423+02:00Molto interessante questo autore, di cui avevo sen...Molto interessante questo autore, di cui avevo sentito bene ma che non avevo mai letto.<br /><br />Francesco t.Anonymousnoreply@blogger.com