tag:blogger.com,1999:blog-28438973.post3910651346859601478..comments2023-11-10T15:49:14.658+01:00Comments on blanc de ta nuque: Sinan Antonguglhttp://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comBlogger35125tag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-55733515769501513122008-09-08T07:42:00.000+02:002008-09-08T07:42:00.000+02:00grazie Ramona.Attendiamo il libro e il "prossimo a...grazie Ramona.<BR/>Attendiamo il libro e il "prossimo autore Blanc" <BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-29960946707075137182008-09-07T18:15:00.000+02:002008-09-07T18:15:00.000+02:00vi ringrazio tutti per questo bel confronto e per ...vi ringrazio tutti per questo bel confronto e per i vostri commenti attenti e interessanti... <BR/>continuerò a tradurre Anton con entusiasmo.<BR/><BR/>buona domenica a tutti<BR/>ramonaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-33524011219173834032008-09-07T14:39:00.000+02:002008-09-07T14:39:00.000+02:00grazie per la precisazione!buona domenica.grazie per la precisazione!<BR/><BR/>buona domenica.guglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-47738646494462032562008-09-07T11:43:00.000+02:002008-09-07T11:43:00.000+02:00mi correggo! in effetti, rileggendo meglio la mia ...mi correggo! in effetti, rileggendo meglio la mia fonte, Hikmet è stato "uno dei primi" ad adottare il verso libero in Turchia, ma non è specificato in quali anni (bisognerebbe vagliarne estensivamente l'opera, o gli studi critici dedicatigli), una cosa però è certa: la prima pubblicazione, in rivista, di Hikmet è del 1919 (aveva solo 17 anni)<BR/><BR/>MarioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-76726123642774149422008-09-05T14:07:00.000+02:002008-09-05T14:07:00.000+02:00grazie. direi, allora, che il verso libero coincid...grazie. direi, allora, che il verso libero coincide con la decolonizzazione.<BR/><BR/>ciao!<BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-55126453318727600152008-09-05T12:14:00.000+02:002008-09-05T12:14:00.000+02:00La questione dell'imitazione del Corano (che comun...La questione dell'imitazione del Corano (che comunque è scritto in prosa poetica e non in poesia) come modello letterario va riferita alla letteratura araba classica (medievale e successiva), ma direi che non c'entra molto con la letteratura araba moderna e contemporanea, che cerca proprio di affrancarsi dalla ricercatezza e dalla rigidità dei modelli metrici e tematici precedenti. <BR/>Gli effetti di musicalità, allitterazione e quant'altro sono tipici di tutti i linguaggi poetici e delle lingue che si prestano meglio alla sonorità, come anche l'italiano.<BR/><BR/>Per quanto riguarda invece il Movimento arabo del verso libero nasce in Iraq con Nazik al-Malaika, Al-Sayyeb e Al-Bayyati alla fine degli anni '40 e si diffonde subito in tutto il mondo arabo e sicuramente anche in Turchia con Hikmet (scrive in quegli anni?).<BR/>Ma la poesia turca è solo contigua geograficamente, appartiene a un'altra tradizione linguistica.<BR/><BR/>il panorama è molto complesso, ma a noi (in occidente) arrivano solo i grandi nomi, ormai un po' datati.<BR/><BR/>ramonaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-17114791116749513792008-09-04T21:13:00.000+02:002008-09-04T21:13:00.000+02:00ho letto che la poesia araba cerca il ritmo sul qu...ho letto che la poesia araba cerca il ritmo sul quello del Corano. E il Corano va letto salmodiato. Chiedevo se anche la poesia moderna araba non inventa ritmi e suoni, ma prende a modello la Parola originaria, quella coranica, appunto. <BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-328335663711412452008-09-04T18:41:00.000+02:002008-09-04T18:41:00.000+02:00io pure limitatissimo, conosco del mondo arabo sol...io pure limitatissimo, conosco del mondo arabo solo Nazim Hikmet (turco nato in Grecia e morto in Russia, quindi un'apoteosi del meticciato!), che del resto non trovo così lontano da certe sfumature di Anton<BR/><BR/>e parrebbe, ho letto non molto tempo fa, che Hikmet sia stato il primo poeta di quell'area culturale ad usare il verso libero...<BR/><BR/>MarioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-77517912203176563412008-09-04T17:16:00.000+02:002008-09-04T17:16:00.000+02:00scusa Stefano, ma non ho capito la tua domanda sul...scusa Stefano, ma non ho capito la tua domanda sul cantato coranico.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-10289639965098978722008-09-04T10:04:00.000+02:002008-09-04T10:04:00.000+02:00sull'ultima questione che poni: di solito sono i p...sull'ultima questione che poni: di solito sono i poeti che diventano romanzieri (e non viceversa), per cui, forse, influisce poco questa sua 'seconda natura'.<BR/><BR/>intressante sapere che anche nei paesi arabi c'è una stagione del verso libero. <BR/>domanda: rimane lo stesso, nello sfondo, il cantato coranico oppure no?<BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-46309486064806396102008-09-04T09:52:00.000+02:002008-09-04T09:52:00.000+02:00Condivido le vostre impressioni, proprio una setti...Condivido le vostre impressioni, proprio una settimana fa a Vicenza, in un Workshop di traduzione poetica ci siamo interrogati sull'effetto della poesia di Anton: qualcuno la sentiva ungarettiana, qualcun altro americana, qualcuno diceva che le etichette "occidentale" e "orientale" ormai non hanno più senso... <BR/>Però, al di là della contestualizzazione dell'opera, e in questo caso dovremmo forse arrenderci al meticciato culturale (scusate la parolaccia),io posso solo spiegare la mia scelta traduttiva, che in realtà è quella che mantiene di più la fisicità veicolata dall'originale arabo, con il fatto che l'inciampare nelle scale musicali mi suggeriva una dinamicità immediata e opposta (scendere-salire) rispetto all'eruzione delle farfalle... insomma un'azione-istantanea più vigorosa e coerente a livello visivo piuttosto che la versione inglese che a mio avviso spezza il movimento con il direttore/maestro che non discerne le note. <BR/>Interpretazioni.<BR/><BR/>Per quanto riguarda invece il substrato poetico arabo, da quello che conosco, Anton sceglie esplicitamente l'essenziale semplicità del quotidiano, evitando la ricercatezza formale e lessicale, come tutti i poeti contemporanei dal Movimento del verso libero in poi, ma la carica di immagini (più o meno scontate). <BR/>Mi chiedo se possa influire il fatto che sia anche romanziere e non un poeta puro.<BR/><BR/>Grazie per tutti gli interessanti commenti e buona giornata<BR/>RamonaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-48750851655247081512008-09-04T07:40:00.000+02:002008-09-04T07:40:00.000+02:00caro Mario, i tuoi argomenti non sono certo infond...caro Mario, i tuoi argomenti non sono certo infondati. Per attenuare la tua diffidenza, bisognerebbe forse conoscere meglio la letteratura araba (parlo per me), capire più a fondo il loro substrato culturale.<BR/><BR/>ciao e grazie per i tuoi puntualissimi interventiguglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-72765212131188368192008-09-04T00:31:00.000+02:002008-09-04T00:31:00.000+02:00hai perfettamente ragione, caro Stefano, sulla pre...hai perfettamente ragione, caro Stefano, sulla pregnanza simbolica di "farfalla", ma non trovi che proprio per la sua estensione rischi di risultare talmente sfuocata ai margini del suo campo di pregnanza, da sconfinare ben presto nell'insipidezza del "medio poetese"?<BR/><BR/>i Gozzano e i Bonacini che citi mi sembrano autori accorti che lavorano proprio ai fianchi questo problema (qualcuno lo definisce "risvegliare metafore e simboli assopiti") - l'operazione di Anton faccio invece più fatica a digerirla, consapevole dei miei limiti come lettore, ma anche convinto che non si tratti di un'incomprensione dettata da un divario culturale: penso anche solo alla tradizione poetica zen, che nella distinzione fra parole "morte" e "vive" coglie, mi sembra, esattamente lo stesso problema che altri enucleano parlando di "assopirsi della metafora" (la gamba del tavolo) - Anton mi dà troppo l'impressione di sfruttare a mani basse il potenziale iconico di certi simboli senza preoccuparsi del loro oscillare fra abitudine e reviviscenza - in questo senso è molto "americano", come buona parte del mondo arabo globalizzato<BR/><BR/>(anche il tramonto sul mare è un simbolo potente, ma nelle cartoline balneari si sfianca: che sia catturato da Positano o da Marina di Massa è uguale - però vende bene...<BR/><BR/>MarioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-83426731522446204402008-09-03T07:49:00.000+02:002008-09-03T07:49:00.000+02:00cara Ramona, quanto dice Mario sul "maestro", che ...cara Ramona, quanto dice Mario sul "maestro", che è un esperto di musica, mi pare molto interessante. Io preferisco la versione araba.<BR/><BR/>sulle "farfalle" credo sia una questione di esperienze e di letture: per esempio, le farfalle ch compaiono in "cent'anni di solitudine" sono avvero spaesanti. E si pensi alle farfalle di Gozzano o a quelle, recenti, di Bonacini ("falle farfalle").<BR/>Il suo valore simbolico, che rinvia alla notte, alla morte e al sogno, è inoltre assai di rilievo.<BR/><BR/>un saluto a Celli: vero che l'autore talvolta si compiace delle carte che ha in mano.<BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-75165966010166920102008-09-03T01:34:00.000+02:002008-09-03T01:34:00.000+02:00p.s.chiedo venia, ma le farfalle in poesia mi suon...p.s.<BR/>chiedo venia, ma le farfalle in poesia mi suonano come Mozart tritato in tutte le salse o come una fotografia del tramonto...<BR/><BR/>m.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-59595598023336558302008-09-03T01:27:00.000+02:002008-09-03T01:27:00.000+02:00interessante, Ramona, questa faccenda della versio...interessante, Ramona, questa faccenda della versione inglese: già il trapasso da "scale" a "notes" può far intravedere la differente sensibilità musicale di un arabo abituato a ragionare diversamente dai nostri lessico e teoria musicali<BR/><BR/>poi mi colpisce la comparsa di un'azione del tutto diversa: là inciampa nelle scale, qua non riesce a leggere note annebbiate... c'è un diverso investimento energetico nel tratteggiare la fisicità del maestro<BR/><BR/>e poi, che rebus per il traduttore! avesse scritto "conductor" (direttore d'orchestra), filava tutto liscio, invece "maestro" nei paesi di lingua anglosassone o germanica vale esattamente come "direttore dell'esecuzione", e con una connotazione un po' antiquaria (essendo tale uso linguistico invalso fra Sette e Ottocento), passibile anche di un'affettuosità ironico-riverenziale; tutte sfumature ben diverse dall'italiano "maestro", che si tende ad attribuire a qualunque musicista indipendentemente dal ruolo, e senza velature e ambivalenze di alcun tipo; per cui la traduzione italiana è giocoforza costretta a perdere tutte quante le sfumature dell'originale!<BR/><BR/>comunque il mio giudizio complessivo non muta: preferisco di gran lunga Bukowsky quando (vado a memoria) tratteggia una situazione analoga, pioggia più orchestra in pieno giorno, l'orchestra protetta dalla copertura del palco continua a suonare mentre il pubblico inzuppato si ritira sotto un porticato, tra ridacchiamenti e mezze imprecazioni, solo uno spettatore rimane seduto in mezzo alla platea allagata... "lui ascolta la musica"...<BR/><BR/>MarioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-69170958739075750422008-09-02T20:19:00.000+02:002008-09-02T20:19:00.000+02:00dopo Alberico, un poeta molto diverso. Mi piace mo...dopo Alberico, un poeta molto diverso. Mi piace molto Sala, ma sento molto vicino al mio scrivere<BR/>Sinan. Quelle due farfalle, mi hanno davvero rapito. E' strano come bastino due versi per descrivere un universo che un attimo prima non esisteva. Forse in Sala c'era più il lombardo o il ligure come faceva notare qualcuno(interessante spunto per parlare di poesia geografica o di appartenenza territoriale), ma in Sinan, trovo una poesia più di sensazione e più intattile anche se a volte può dare la sensazione che il poeta si compiaccia un pò<BR/>delle carte che ha in mano, giocando a briscola :)<BR/><BR/>vincenzoVincenzo cellihttps://www.blogger.com/profile/07817186472923337206noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-27499674951184629762008-09-02T17:52:00.000+02:002008-09-02T17:52:00.000+02:00Mi riferivo a Mahmud Darwish, scomparso il 9 agost...Mi riferivo a Mahmud Darwish, scomparso il 9 agosto, di cui Sinan Anton è stato traduttore.<BR/><BR/>La traduzione inglese che differisce è:<BR/><BR/>the maestro<BR/>cannot read<BR/>the foggy notes<BR/><BR/>meglio??<BR/>Mi sono chiesta come mai l'autore ha deciso di cambiare le proprie parole, non è l'unico caso, anche in altre sue poesie Sinan cancella o trasforma i versi arabi originali.<BR/>E mi pacerebbe sapere da voi, che siete più abituati alla poesia di me, se accada spesso che auto-traducendosi il poeta modifichi o riscriva le proprie parole e perchè?<BR/><BR/>Grazie a tutti,<BR/>RamonaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-90295741059915574522008-09-02T15:53:00.000+02:002008-09-02T15:53:00.000+02:00ciao Silvia, sempre graditi i tuoi commenti!ciao Silvia, sempre graditi i tuoi commenti!guglhttps://www.blogger.com/profile/00938097066075766521noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-55824601242554788542008-09-02T14:39:00.000+02:002008-09-02T14:39:00.000+02:00Raramente capita di leggere poesie che sanno coniu...Raramente capita di leggere poesie che sanno coniugare così sapientemente profondità e semplicità. Sono poesie che a me piace definire "di una semplicità divina".<BR/>Grazie Stefano per averle postate, e Ramona, mi raccomando, non indugiare, traduci tutto il libro: non c'è ingenuità in questi versi, ma l'immediatezza profonda e leggera della percezione, quella che solo un vero poeta riesce ad avere. <BR/>Grazie a tutti e due.<BR/>Un saluto carissimo,<BR/>Silvia (Comoglio)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-42971897172975344782008-09-01T15:35:00.000+02:002008-09-01T15:35:00.000+02:00hai scelto un poeta vero, sei partita benissimo. s...hai scelto un poeta vero, sei partita benissimo. scegli sempre con cura, mi raccomando.<BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-89493084467648321692008-09-01T13:46:00.000+02:002008-09-01T13:46:00.000+02:00Grazie di questa nuova proposta Stefano. Di seguit...Grazie di questa nuova proposta Stefano. Di seguito ti lascio un link per segnalarti una rubrica letteraria che curerò su LucaniArt:<BR/><BR/>http://lucaniart.wordpress.com/2008/09/01/scrittori-scrittura-incontro-con-massimo-sannelli-1/<BR/><BR/>Un saluto carissimo<BR/>MapiMapihttps://www.blogger.com/profile/15182349632140532211noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-87044972107337176942008-09-01T12:18:00.000+02:002008-09-01T12:18:00.000+02:00Ci puoi ricordare il poeta arabo cui fai riferimen...Ci puoi ricordare il poeta arabo cui fai riferimento? E: che variazione mozartiana fa, nel passaggio incriminato?<BR/><BR/>grazie per le risposte.<BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-83156161787054110922008-09-01T12:06:00.000+02:002008-09-01T12:06:00.000+02:00Ciao a tutti,le poesie sono tradotte dall'arabo, a...Ciao a tutti,<BR/>le poesie sono tradotte dall'arabo, anche se devo dire che la traduzione inglese (fatta dallo stesso Antoon) è molto aderente... eccetto, guarda caso, il verso riferito a Mozart che ha scaldato il blog. <BR/>In inglese Antoon lo ha cambiato, ma io l'ho riportato nella versione originale araba (mea culpa).<BR/><BR/>Leggerò con piacere i vostri commenti, perchè pensavo di tradurre tutto il libro... per dare spazio a una voce araba nuova, non così ingenua come sembra. <BR/>In fondo questo rialzo alla metafora o all'incisione visiva è la sua caratteristica poetica che mi ha più colpito, perchè intenzionale e calibrata.<BR/>La semplicità lessicale resta nel solco del grande poeta arabo da poco scomparso, per cui la semplicità coincideva con l'eleganza retorica.<BR/><BR/>ramonaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-28438973.post-33206334538533756532008-08-31T16:39:00.000+02:002008-08-31T16:39:00.000+02:00Mario, non hai tutti i torti, però: Mozart è stere...Mario, non hai tutti i torti, però: Mozart è stereotipo per noi dell'europa occidentale, forse meno per uno di Bagdad (vero che vivendo in USA, qualcosa bisognerebbe rimproverargli :-)<BR/><BR/>anche la triangolazione è un po' ingenua (come lo era l'urone nel racconto di voltaire?)<BR/><BR/>grazie per il tuo sentito commento.<BR/><BR/>un saluto a Renèe!<BR/><BR/>guglAnonymousnoreply@blogger.com