venerdì 29 dicembre 2017

poesia vo cercando


1 commento:

  1. Goccia di un clima impietrito una voce robusta
    considera l’aria –
    la forma che accende e attraversa il timore che un’eco
    improvvisa rimandi alla fuga.

    Chi scrive è davanti a ferite
    più timide e antiche –
    e ricorda
    che leggere è un graffio, una scorza
    di pioggia, una traccia scabrosa
    che inaugura e sfuma.

    Ma è prodigo il sole a novembre
    un prodigio di bianco
    dissolve le cose
    acceca il tragitto
    innalzando un modello
    di corpo confuso - sfinito.

    Così, in uno sperpero d’acqua
    sprofonda – accartoccia le linee
    raggruma il divario e diffonde
    l’idea che una brina
    si sciolga in rugiada e scrittura.

    Ciao.
    Giorgio Bonacini

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