martedì 23 febbraio 2016

Le declinazioni del corpo nella poesia italiana femminile contemporanea


Esce ora, a cura di D’Autilia, Di Cintio, Lucivero, L’altra metà del cielo. Il femminile nella storia del pensiero (Aracne editrice, 2016),  un viaggio coordinato dalla sezione vicentina della Società filosofica Italiana. 

Qui il link.

Nel libro c’è anche un mio saggio dal titolo Le declinazioni del corpo nella poesia italiana femminile contemporanea (pag. 71-94)

Queste le poete studiate: 

Amelia Rosselli
Alda Merini
Patrizia Cavalli
Anna Maria Farabbi
Marta Fabiani
Patrizia Valduga
Tiziana Cera Rosco
Mariangela Gualtieri
Claudia Ruggeri
Paola F. Febbraro
Antonella Anedda
Maria Marchesi
Patrizia Vicinelli
Jolanda Insana
Cristina Annino
Alessandra Carnaroli

E si nominano, per quanto in nota, Laura Pugno, Elisa Biagini, Florinda Fusco, Iole Toini, Sara Ventroni, Giulia Niccolai, Rosaria Lo Russo, Chiara Daino, Ida Travi, Lucia Marcucci, Mirella Bentivoglio, Ketty La Rocca, Anna Oberto.



4 commenti:

  1. Beh oserei dire che si tratta di una prima puntata: un tempo le antologie prevedevano appunto piu' edizioni se non altro per permettere alle relatrici di aggiornarsi, e alle opere d i uscire. Ora. è difficile farlo in un unica tornata. ma è la seconda volta che vedo oscurare tradizioni trentennali già aperte da Maraini e da Frabotta, prima che da me, e che proseguiranno ovvio, ma senza il bisogno di cancellare le tracce.questo tema. Infatti non ci conosciamo. Peccato vero. Un anticanone non si fa restringendo la prospettiva con la campionatura ma aprendo e dopo, focalizzando: peraltro l annoso tema del corpo si sa, è declinato entro la simbolizzazione piu'ampia del discorso della sessualità; e sulle relazioni simbolico e genere credo che tra le assenti ci siano le maggiori studiose del campo.Maria Pia Quintavalla

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  2. Non è un canone, ma una riflessione sull'argomento. Nessuna pretesa di esaustività. Ma prima di sparare, meglio informarsi:i nomi scelti sono conformi al percorso scelto.

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  3. ogni tanto "sparare fa bene", apre la mente ...
    (e ricordiamoci che i migliori dimorano nella penombra ;-))

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    1. Un saggio non è un mero elenco di nomi. Si legga il saggio e lo si completi, semmai

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