martedì 11 marzo 2014

Guglielmin: inediti


Su Il giardino dei poeti di Cristina Bove
alcuni miei inediti sul tema della morte e del lutto

7 commenti:

  1. Belle davvero! Mi piace lo stile, la sobrietà e quel fluido che non ha possibilità d’essere ‘tradotto’, il “fluido della poesia”.
    Potresti pensare: “è un modo gentile di ricambiare cortesia”. No. Il tema della morte, del lutto, mi appartiene, ci appartiene tutti. E la vita,
    (…) stare in sala
    d’attesa quando piove, né felice
    né infelice, altro non c’è.

    Nonostante la tua immensa cultura (si capisce dai tuoi articoli), i versi scandiscono di tuo (e pregni nella loro compostezza). Complimenti.
    g.s.

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  2. Nuovo, davvero Stefano, quella specie di Spoon river, laico e tenero, e dove la morte è presenza discreta ma fedele, è sorella, quasi compagna. Lo stile scarno, l'essenzialità della pronuncia danno versi brevi e fluidi, che scorrono in un breve sogno a occhi aperti. Maria Pia Quinatvalla

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  3. c'è una leggerezza nelle parole non facile per ciò che trattano..
    o forse sono state queste vite speciali a porgerla, per lasciarti raccontare, così, come sono andati..

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  4. Ringrazio tutti per i lusinghieri commenti, sia per quelli pubblici e sia per quelli privati. La tenerezza, come dice Maria Pia, mi sembra la cifra emotiva dei testi. E, come dice Amara, le "vite speciali" hanno permesso di porgerla.

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  5. In questo rincorrersi di vite spezzate prematuramente che si allontanano sempre più dall'occhio, la melodia del verso resta quasi ammutolita e la sensualità latente sembra fare da controcanto al senso della morte che incombe. Davvero belle! Rosa Salvia

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    1. sì, hai colto nel segno. Grazie!

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