venerdì 24 dicembre 2010

Concorso di Natale


Voi postate nei commenti la vostra poesia di Natale ed io, in principio del prossimo anno, ne scelgo una e la commento

18 commenti:

  1. "Fermo i talenti ai rami,
    ma è già domani."

    http://dariodangelo.blogspot.com/2010/12/natale.html

    Auguri! :-)

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  2. Trattiene così
    l'alba fulgida silente
    ogni deflagrazione,
    concessa o negata.
    La dialettica celeste legittima
    il significato profondo
    della notte,
    l'attesa della luce,
    questo atto
    di vita nascente.

    gm

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  3. Non credo fosse bionda la madre
    lui, nemmeno figlio d'arte
    Noi ancora a ricordarne il natale
    ogni anno con meno speranze

    Eppure basta poco, un concorso
    per Santo Stefano, qualche verso
    per ritrovarsi attorno a lui
    nel format d'un commento

    Antonio Fiori

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  4. Nascesse oggi, sarebbe in una barca di immigrati,
    gettato a mare insieme alla madre in vista delle coste di Puglia o di Calabria.
    Forse continua a nascere così, senza sopravvivere,
    e il venticinque dicembre è solo il più celebre dei suoi compleanni.
    Dopo di lui il tempo si è ridotto a un frattempo,a una parentesi di veglia tra la sua morte e la sua rinvenuta.
    Dopo di lui nessuno è residente, ma tutti ospiti in attesa
    di un visto.
    Siamo noi, pasciuti di Occidente, la colonna di stranieri
    in fila fuori all'ultimo sportello.
    Erri De Luca

    Un caro saluto.

    Stefania Bortoli

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  5. L'aldilà


    che poi alla fine
    è poco quel che resta

    un bottone che salta
    un orlo che si scuce

    il giallo del fumo
    che s'eterna tra le dita

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  6. Come uno scialle
    discende la sera.
    sul nudo calmo
    di spalla della strada.

    Dall'alto le figure
    dolci che passano,
    i fidanzati allontanarsi
    dalle brevi luminarie.

    l.s.

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  7. enrico dignani25/12/10 19:23

    Natale 2010


    Natale,
    santo ricorrere ricorrente
    nella ricorrenza
    nel misterioso frattale
    dove il possibile
    sembra magico
    e lo stupore è vitale.
    Nella spirale tempo
    delle cento dozzine
    cento luci
    cento sfere
    cento volte la festa:
    prima dell’adDio.
    Intermittente cromatica
    artificiale allegria nell’essere
    dei participi:
    lo stato festeggia l’essente,
    fa l’albero della gioia,
    lo rinnova con cose
    che parlano di noi:
    ci appendo
    questo linguaggio inusuale
    poco natalizio,ma prevedo
    con santo sdegno pochi baci,
    me li fo bastare,
    i comunisti se li fanno bastare,
    l’autosufficiente torre
    dello spirito
    è educata dal bonario
    santo bastone del Natale
    ad avere pazienza.
    La gaudente eroticaleggiante
    compostezza natalizia, vola scintillante
    nella tradizione
    nei televisori nei supermercati
    nei frattali di Mandelbrot
    e nel mondo quasi facile di internet
    bello e affollato di auguri.
    Angelo santo stammi vicino
    dammi la mano che sono piccino.
    **************************
    Natale:
    santo = elevato agli onori degli altari e della tradizione\\ ricorrere = verbo infinito \\Quando?\\ricorrente=participio presente \
    Dove?\ nella ricorrenza
    \ Dove? \ nel misterioso frattale = vedere su YouTube: frattale di Mandelbrot\
    dove il possibile sembra magico=tecnologia\
    e lo stupore è vitale = il cervello ha bisogno di gratificazioni \
    (Il frattale e l'albero di Natale a me sembrano spirali, vortici come il tempo che ci è dato di vivere.)
    Nella spirale tempo
    delle cento dozzine = cento anni
    cento luci
    cento sfere
    cento volte la festa = cento anni
    prima dell'adDio= la morte:siamo enti finiti.
    Intermittente cromatica = luci colori
    artificiale allegria nell'essere
    dei participi:
    lo S\stato festeggia l'essente,= la cultura la tradizione si conferma, si impone utile al sistema.
    fa l'albero della gioia, = di natale
    lo rinnova con cose
    che parlano di noi: = stato sociale
    ci appendo
    questo linguaggio inusuale = credo lo sia
    poco natalizio, ma prevedo
    con santo sdegno pochi baci, = lagnanze esistenziali tipiche.
    me li fo bastare,
    i comunisti se li fanno bastare, = ironia tipica
    l'autosufficiente torre = torre d'avorio, esilio intellettuale tipico.
    dello spirito
    è educata dal bonario
    santo bastone del Natale = manganello con lo stipendio per lagnanze esistenziali tipiche.
    ad avere pazienza.
    La gaudente eroticaleggiante = l'erotico e perfino il porno lo vedo sempre più deliberato.
    compostezza natalizia, vola scintillante
    nella tradizione
    nei televisori, nei supermercati,
    nei frattali di Mandelbrot = vedi su Google
    e nel mondo quasi facile di Internet = io sono poco pratico
    bello e affollato di auguri.
    Angelo santo stammi vicino
    dammi la mano che sono piccino.

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  8. Come giungesti a maturare
    dal segno lineare della venatura
    rosa eterna nel mio ventre

    colpa che la palpebra acerba
    dischiuse
    e l’azzurrino natale della crepa
    nel grigio di dicembre
    rivelò come un lampo?

    (erminia passannanti)

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  9. Shekinah, sátor, tipi yokihe

    Mi hanno detto che avresti
    piantato una tenda:
    shekinah, sátor,
    tipi yokihe.

    Io volevo soltanto
    una volta vedere
    se il prodigio s’avvera,
    se la quiete è sicura.

    Dalla tenda tu chiami,
    shekinah, sátor,
    tipi yokihe,
    poi prosegui il cammino.

    Anna Maria Curci

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  10. dopoilmattino@blogspot.com27/12/10 10:59

    La tenda copriva
    il giorno la nascita
    premeva il vento muovendo
    onde di trame, tessuti
    terra e carne mescolati
    semprevivi e nessun germoglio
    la tenda copriva
    macerie ma sei tornato.

    Anna Maria Ercilli

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  11. bene. potete postare ancora per qualche giorno, almeno sino al primo di gennaio.

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  12. doni




    ci hanno già ucciso
    e anche noi
    abbiamo gia ucciso

    ha piedi freddi
    questo inizio inverno
    che viene in rami d'acqua

    ripenso a quel Natale
    che usciva dai rubinetti
    e scendeva per le scale

    certo poteva andarci molto peggio

    ed infatti
    è così che è andata


    vincenzo celli

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  14. ANNUNCIO

    Gioia
    Ave
    Battito d'ali (fruscio)
    Reco novelle di pace
    Intendo il mistero
    E non temere
    Luce rufulgo
    E con te dico Maria

    Magnificat anima mea

    Rosaria Di Donato

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  15. tu avevi imprigionato gli aghi e stelle le avevi appese
    legate a filo stretto in triste allestimento
    felice la donna gravida intenta a coglierne il senso
    in umiltà se lo poneva in grembo
    felice l’uomo che in alto lo solleva
    e il mondo tutto lo accoglie in cennamelle
    vertigini dove si ode il grido dello scaraventato nella fossa dei maiali
    il giorno di Natale si va a smuovere le pietre
    col petto in piena o gonfio di timore
    chiedendo aiuto o amore o compassione

    a.p.

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  16. Sono ancora in tempo?

    Vederci chiaro e dritto sarebbe.
    E invece supporre
    procedere per macchie e per continui salti
    tastando il vago ogni giorno del mestiere,
    la casa e quello che ti dico.
    (L'avevo rotto il dito indice per sbaglio e adesso)
    È un intorno quello dove mi vado a sedere, precisa e diligente
    Con le membra del corpo tutte staccate
    Non mi puoi dire niente. Sarebbe una denuncia inattaccabile,
    impressa forte nel segno tondo e rosso del sedere.
    Una costellazione senza centro dove sono e senza mani.
    E mi ritrovo.

    m.z.

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