venerdì 2 aprile 2010

Come castrare un tessuto connettivo



MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, DECRETO 30 marzo 2010

Tariffe postali agevolate per l'editoria. (10A04046)



Art. 1

Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1° febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010.

Art. 2

Con successivo decreto potranno essere determinate tariffe agevolate per i residui periodi dell'anno 2010, in caso di sopravvenuto accertamento di disponibilita' finanziarie nell'ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il presente decreto ha effetto immediato e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 30 marzo 2010.



Il Ministro dello sviluppo economico Scajola

Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti

13 commenti:

  1. In questo modo, la visibilità della poesia (su rivista, su libro) diminuirà ulteriormente. Molti piccoli editori chiuderanno, molte riviste spariranno, a meno che non aumentino in prezzo dell'abbonamento e facciano pagare al destinatario la tassa di spedizione.

    E' così che si costruisce il futuro di una civiltà?

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  2. Non così, caro Stefano.
    Non così.
    Ti auguro una buona Pasqua.
    Un abbraccio a te e famiglia.
    Tuo Gianfranco

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  3. auguri a te, caro Editore.

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  4. "...in caso di sopravvenuto accertamento di disponibilita' finanziarie nell'ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri"

    Fa riflettere questo punto della norma dal sapore familistico e squalesco(se non ricordo male, anche i fondi per la protezione civile fanno capo allo stesso bilancio): in mano al presidente/(anche, grande) editore:)

    Buona Pasqua, Stefano.

    Giovanni Nuscis

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  5. qualcosa di simile era già stato fatto diversi anni fa.
    vinse Prodi, ne parlai a una persona a me molta vicina (con la rivista L'area di Broca, avevamo già visto il problema 'economico') dentro quella 'marmellata' politica. orbene, il signor Prodi lasciò passare, e questi insistono.
    così, come dici bene tutto quel mondo 'sotto' culturale vivrà molto peggio.
    democrazia in azione, come sempre.

    un abbraccio
    /senza auguri pasquali/

    alessandro ghignoli

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  6. margherita ealla3/4/10 09:49

    siccome sono stata arrabbiata di brutto questa settimana...
    adesso continua.

    ciao!

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  7. Margherita, arrabbiata non con Blanc, vero?

    un saluto ad Alessandro e Giovanni.

    Nel xito di Gian Franco Fabbri ( http://frucco.splinder.com/ ) si parla di fare un tam tam su facebook.

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  8. margherita ealla3/4/10 12:46

    oh no con Blanc! non potrei mai :)
    e cmq non te lo direi :)
    ti ho anche fatto gli auguri per i 25 anni!

    No, arrabbiata per il dopo elezioni regionali

    vado a vedermi il link.

    ciao di nuovo

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  9. che dire allora del 61 per cento di veneti leghisti? :-)

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  10. le tariffe postali agevolate per l'editoria, in parte convenienti solo per le grandi tirature, sono un calvario che dura da un quarto di secolo

    vi ricordate quando sui libri si riportava, spesso sul colophon in ultima, la dicitura "Periodico, spedizione in abbonamento postale", ecc.

    Magari sbaglio e senza saperlo possiedo dati erronei, farò verifiche, ma credo abbia coinciso con l'avvento della grande distribuzione libraria, monopolizzata di fatto da un cartello dei grandi editori (Mondadori, Rizzoli, Garzanti, ecc.), negli anni Ottanta, l'abolizione delle vecchie tariffe, quelle sì agevolate, con cui i periodici, libri compresi, venivano in precedenza recapitati dal servizio postale

    all'epoca si diceva fosse stato un "regalo" di Craxi agli amici editori: scoraggiando la distribuzione in proprio, tante piccole e soprattutto medie case editrici si videro costrette ad affiliarsi ai servizi distributivi gestiti dalla grande editoria, primo passo per un successivo inglobamento nel gruppo editoriale da cui essere distribuiti...

    buona Pasqua a tutti

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  11. non saprei dirti nel passato. ma ora pare che spedire un libretto si passi da 1,8 euro ad almeno il doppio. se poi questo pesa un po', arrivi anche a 7 euro.

    una racclta di firme, come propone Fabbri, mi sembra necessaria.

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  12. brutta notizia (tra le tante)...ricordo che rimane, non si sa per quanto tempo ancora (speriamo non se n'accorgano troppo presto...) la spedizione come 'piego di libro' che conserva margini di risparmio, anche sul peso, pur se minimi. purtroppo però c'è da segnalare una nuova fase di ricaduta (ve ne siete accorti anche voi?) per quanto riguarda l'affidabilità delle consegne di poste italiane.un saluto a tutti.
    roberto

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  13. vero: le poste perdono talvolta i libri. la cosa è peggiorata con la riorganizzazione della distribuzione.

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