lunedì 25 gennaio 2010

"Senza riparo" a Milano



via Farneti, 11
20129 Milano


Mercoledì 27 gennaio
ore 18,oo



Presentazione del libro di saggi critici sulla poesia

SENZA RIPARO
poesia e finitezza

di

Stefano Guglielmin

edizioni La Vita Felice 2009- Collana SGUARDI
 
Presenta
Ottavio Rossani




Dialogano con l’autore:
Gabriela Fantato, Luigi Cannillo, Corrado Bagnoli, Sebastiano Aglieco




Leggono i poeti:
Francesco Marotta, Adam Vaccaro, Paolo Donini, Fabrizio Bianchi


vi aspetto!





20 commenti:

  1. ringrazio tutti gli amici poeti e gli appassionati che mercoledì condivideranno con me questo evento.

    un abbraccio!

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  2. ahi, ahi, Stefano, ti sei dimenticato di consultare la mia agenda! :-/

    in una mezzoretta potevo arrivare in via Farneti, e invece...

    non è il caso che ti dica per quale motivo non posso tenermi libero, mi farei pubblicità non carina, sappi solo che mercoledì probabilmente i miei stati d'animo manifesteranno uno sdoppiamento, vivendo un evento dove riversare tanta passione, ma infelicemente meditando sulla sfortuna che esso coincida con quest'altro cui avrei altrettanto tenuto

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  3. Avessi potuto, sarei venuta volentieri. Intanto, però, la sto leggendo.

    Un caro saluto,
    Anna R.

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  4. ci saranno altre occasioni per incontrarci.

    un cara saluto ad anna (ho il tuo libro sul comodino, presto - entro un mese? - lo leggerò)

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  5. è un libretto che sa aspettare :)
    Grazie, comunque.

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  6. e comunque... in bocca al lupo!

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  7. Ja, in bocca al lupo!

    fr

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  8. Caro Stefano, è stato davvero un piacere, ieri, ascoltarti parlare dei temi toccati dal tuo libro, con una concretezza (quella con la quale occorre parlare anche delle cose più spirituali) che personalmente adoro... Voglio dire, è normale senitir parlare in modo concreto di come si usa un telecomando e in modo fumoso di poesia. Personalmente, sono portata a ribaltare la cosa. Ecco perchè quando mi capita di sentir parlare di temi altissimi "badando al sodo", beh, i miei neuroni fanno festa, e ho la corroborante sensazione di non star perdendo tempo...) ;-) luisa pianzola.

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  9. accidenti caro gug, accidenti a me e alla vita che rincorro e mi rincorre. come è andata?

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  10. caro Gio, come leggi dal commento di Luisa, ieri è andata bene: abbiamo cucinato le uova dell'essere e abbiamo festeggiato
    senza usare il telecomando e senza farci le cartine con le pagine del libro. uno sballo! :-)

    a parte gli scherzi, grazie Luisa per il tuo bel commento e grazie a tutti coloro che sono passati di là, rendendo tutto più facile anche per me.

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  11. ... e a proposito della necessità, di cui si parlava ieri, di emanciparsi dal peso del passato, a cominciare dal gigantesco Leopardi (e anche riguardo ad alcune - ahimé - discutibili cose poetiche sentite ieri) mi viene in mente la frase-lampo di Rimbaud: "Il faut etre absolument moderne". ;-) luisa p.

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  12. moderni ma con la memoria che va. liberarsi nel senso di "liberarsi per, andando altrove": una doppia direzione, una cosa dalla quale un corpo esce lacerato, ma il pensiero canta.

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  13. ... del resto leopardi, rispetto ai suoi contemporanei, era sicuramente uno modernissimo, che parlava un linguaggio totalmente diverso da quello del contesto letterario della sua epoca... e questo coraggio dobbiamo averlo anche noi... (poi, per carità, sulla necessità della conoscenza e della memoria del passato, sul rigore ecc, mi trovi totalmente d'accordo). luisa p.

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  14. sì, condivido in pieno.

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  15. Caro Stefano, cara Luisa,
    ho proprio paura di essere la causa dell’unico punto ‘discutibile’ [grazie dell’eufemismo, Luisa!] della bella e densa serata senza riparo ad EquiLibri. Di essere insomma l’ahimè. L’infelice lettura finale [in cauda venenum, è proprio vero per noi scorpioni] di quello skit di 4 versi potevo proprio risparmiarmela/risparmiarvela. Intanto perché fa parte di un testo lungo e ancora non finito “Le viti nel collo” in cui l’efferatezza del mostruoso protagonista si rivela in tutti gli aspetti della sua vita (nel corpo, negli affetti, nelle relazioni sociali, sessualmente) e quell’inciso mi serviva proprio per darne in due parole la [infima] misura culturale.. Poi perché è irriguardoso verso due colossi della poesia che invece amo molto: Zanzotto che seguo con adorazione fin dalla [mia] adolescenza, e [maramaldeggiando] proprio Luzi cui sono oltretutto debitore per l’amicizia comune con Helle Busacca di cui ha tenuto l’appassionata orazione funebre a Trespiano e per il cui fondo presso l’Archivio di Stato di Firenze, tramite la sua segreteria, si è adoperato moltissimo. Di Helle proprio in questi giorni stiamo ripubblicando l’opera poetica completa nella nuova collana on demand, in stampa digitale. La ‘colpa’ di entrambi è solo quella di avere contribuito con i due Meridiani più grossi mai stampati al disboscamento dell’Amazzonia.. erano, insomma, il bersaglio più facile. E sicuramente la mia (imperdonabile) è quella di aver fatto il Fantozzi al cineforum. Pietà.
    fabrizio

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  16. non esagerare Fabrizio! non conosci i gusti di Luisa. secondo me, le tue poesie le sono piaciute.

    su Helle, fai bene a spendere il tuo tempo vista la levatura del personaggio. In Blanc c'è un link,come avrai notato.

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  17. Eh, Fabrizio, ha ragione Stefano, l'ahimé non era tuo (ti avevo anche espresso il mio apprezzamento a fine lettura, non ricordi?) (e poi, comunque, chi sono io per, ecc ecc. ........ Però, in effetti, un timido e innocuo ahimé, ogni tanto, senza voler offendere nessuno, si può pure dire...) ;-)
    luisa p.

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  18. sarò sincera.
    io mi sono annoiata abbastanza, alla presentazione. (beh, son facile alla noia, chi mi conosce lo sa).
    e non per via di stefano (ho apprezzato molto il suo modo pacato e appassionato, nel parlare) ma perchè è stata una "cosa" lunga e troppo densa. e molto statica, per me. ma sono una che fa fatica a star dentro al parlare, di poesia.
    e quei quattro versi di fabrizio io li ho sentiti invece come la giusta nota ironica che (mi) serviva.
    s.

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  19. vorrà dire che dovremo venire per forza a rifugi con te. a patto che non si parli di poesia :-)

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