venerdì 21 dicembre 2007

La critica, la fiera, i blog


Vorrei segnalare due volumi appena usciti ai quali ho avuto l'onore di partecipare, al primo con un saggio dal titolo Sulla linea anteremiana (pp. 95-105); al secondo con una relazione su Poesia e blog (pp. 59-60).


Il numero 16 di Incroci ("semestrale di letteratura e altre scritture", Mario Adda Editore) è un monografico ricchissimo di interventi critici, curato da Daniele Maria Pegorari che, nell'editoriale, scrive: "Facendo eco al cla­more suscitato nell'ultimo anno da un intenso dibattito sullo stato della critica letteraria in Italia, sulla necessità o impossibilità (a seconda dei punti di vista, più o meno costruttivi) di una sua ridefinizione teoretica e metodologica e sulla crisi o inattualità (a seconda delle vocazioni, più o meno catastrofiche) della figura del critico [...] si è pensato di dedicare questo sedicesimo fascicolo ad un Confronto sulla critica. Onde evitare l'effetto di un dibattito tutto riservato ai più 'giovani' e differenziare il nostro contributo rispetto a iniziative solo parzialmente analoghe di altre riviste (si pensi ad alcuni meritori fascicoli di «Atelier» apparsi fra il 2002 e il 2003), il numero ospita nella prima parte (Poetiche e crisi della critica) saggi e riflessioni di alcu­ni 'padri' e compagni di strada dalle suole più consumate, nella precisa convinzione che nessuna pur legittima e doverosa esigenza di spazio e autonomia - avvertita dalle ultime due generazioni di critici italiani - possa giustificare il precoce accantonamento di un'alta lezione letteraria. [...] La seconda parte del fascicolo (Prospettive e prospezioni della nuova critica) inter­pella, disponendoli in un più preciso ordine anagrafico, undici fra le più attive figure della critica italiana, nate fra il 1961 e il 1974: la loro caratteristica unificante - al di là della collocazione professionale, del territorio in cui sono attivi e delle predilezioni culturali - è l'ostinazione con cui perseguono l'incontro metodologico fra storiografia e 'scavo' mili­tante, nonché l'equilibrio costantemente mantenuto fra tensione etico-teoretica e analisi rispettosa e filologica della materia testuale. Alcuni di loro (Guglielmin, Ritrovato, Moscè) intervengono con indagini mirate a ricostruire zone specifiche della letteratura contempora­nea, oppure propongono panorami tanto ambiziosi quanto programmaticamente provvisori della narrativa (Santoro) e della lirica (Pegorari), altri scelgono la riflessione teorico-me­todologica sugli statuti della professione critica (Lupo, Inglese, Zublena, Molitemi), altri ancora hanno richiesto un taglio più giornalistico e militante (Deidier, Mansueto)".



Per conto della "associazione letteraria La Clessidra", Format dell'omonima rivista diretta da Mauro Ferrari, sono usciti gli "Atti" della Fiera dell'editoria di poesia, svoltasi a Palazzolo (Novi Ligure) il 23 giugno 2007. Scrive Ferrari in quasi una cronistoria: "Non è stato facile organizzare una Fiera che coniugasse l'aspetto commerciale con quello culturale e artistico; [...] La nostra idea era quella di una Fiera di sola Poesia, in cui la Poesia e il suo mondo fossero gli unici protagonisti; una Fiera che accettasse il rischio di poter radunare, al massimo, il pubblico della poesia, fatto per lo più di... poeti, critici e operatori; un'operazione potenzialmente auto-referenziale e inutile, insomma, che avrebbe potuto consumarsi in un confronto tutto interno, intransitivo, nella camera anecoica di una sede magari bella - quale è il castello quattrocentesco di Pozzolo - ma da cui all'esterno non trapela nulla, neppure un sibilo. Era il rischio, certo: ma non è successo. Se anche è mancato il pubblico "occasionale" e "di curiosi" (di cui non molti hanno sentito la mancanza), c'è stata una straripante partecipazione di un pubblico attento: addetti ai lavori, magari, ma tanti e di altissimo livello, giunti da tutta Italia.
La scelta degli Operatori a cui dare visibilità si è fin da subito rivelata essenziale; per mesi lo staff organizzativo ha valutato sigle, nomi, titoli, cataloghi, giungendo a una lista ampia ma non generica né onnicomprensiva già sapendo che, per molti e vari motivi, non tutti avrebbero potuto o voluto partecipare: Editori, Riviste, Siti, Agenzie, Premi. Una scelta di qualità, ci siamo detti fin da subito, che lasciasse fuori un certo sottobosco localistico, pseudoeditoriale, similpoetico e quant'altro; ma anche una scelta coraggiosa nel non invitare le majors".

2 commenti:

  1. salve porf. le andrebbe uno scambio link?

    http://gianluca-revolution.blogspot.com

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  2. ne parliamo con calma, va bene?

    gugl

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