martedì 2 ottobre 2007

poetry slam


La poesia performativa ha un buon seguito in Italia, anche se l'editoria (che fatica a dare voce alla carta, malgrado i supporti in tal senso siano assai economici) premia la poesia letta in privato e in silenzio, alimentando la vicinanza tra poesia e preghiera, tra verità e voce interiore. D'altro canto, la poesia performativa si dà in molti modi, taluni similari allo spettacolo di bassa lega, talaltra alla spazializzazione del senso, al concreto darsi del suono, che s'incarna in una voce altrimenti introvabile sulla carta. E' il caso, quest'ultimo, della poesia di Luigi Nacci, e del suo Poema Disumano (I quaderni della galleria Michelangelo, Roma 2006), concerto per voci inadeguate e, per questo, cariche di prospettive destabilizzanti, di concrezioni che le parole, in natura, non posseggono.


Segnalo dunque con piacere l'iniziativa "il libro che va da maometto. 4 appuntamenti per far muovere la lettura in provincia di Napoli", nella quale saranno istituiti alcuni laboratori gestiti da autorevoli scrittori, fra i quali Lello Voce e, appunto, Luigi Nacci.


Nel sito di Cristina Babino trovate il programma dettagliato.

3 commenti:

  1. felice che anche il sud cominci a muoversi!
    un caro saluto anche a te,
    ste',
    red

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  2. * interessante qui un buon lavoro

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  3. ciao Red, aspettiamo le prossime voci.

    e ciao paola, benvenuta. molto interessante quanto dici, nel tuo blog, sui "materiali scrittori".

    gugl

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