giovedì 4 ottobre 2007

demagogie


Il dato: Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha posto il veto sul testo di legge che prevede l'estensione dell'assicurazione sulla salute a diversi milioni di bambini, attualmente privi di copertura sanitaria. La norma, che era passata a larga maggioranza al Senato, prevedeva un fondo extra di 35 miliardi di dollari che si sarebbero dovuti aggiungere allo State Children's Health Insurance Programme, di cui oggi usufruiscono oltre sei milioni e mezzo di bimbi, ma che non viene reputato sufficiente per assicurare il benessere di tutta la popolazione pediatrica degli States. (Adnkronos/Adnkronos Salute).


L'altro dato: Secondo un rapporto del Census pubblicato lo scorso ottobre nel corso degli ultimi 12 mesi gli americani che non hanno copertura sanitaria sono cresciuti di due milioni e mezzo, un incremento record che negli Usa ha portato a 43,6 milioni le persone senza assistenza sanitaria, pari al 15,2% della popolazione. Di questi circa 8,5 milioni sono bambini e adolescenti. ("L'Unità", 3/10/07)


L'altro ancora: per le operazioni militari in Afghanistan e Iraq, nel 2006, gli USA hanno approvato lo stanziamento di 538,7 miliardi di dollari (come nel 2005). (Fonte: Unimondo, 11/06/07)


Tuttavia: Nel 2006, la spesa complessiva per la sanità in USA è stata di oltre 2,1 mila miliardi di dollari. [...] Nel 2005 i beneficiari del programma “Medicare” (anziani e disabili) erano quasi 43 milioni, mentre “Medicaid” ha assistito oltre 45 milioni di americani “poveri”. Le assicurazioni private coprono il 68% degli americani (203 milioni di persone), ma di questi solo 28 milioni acquistano la propria assicurazione da sé, sul mercato: il 60,2% di loro, al contrario, beneficia di un’assicurazione legata al posto di lavoro che occupa. (A. Mingardi "Il foglio," 13/09).


Commento: le notizie agiscono anzitutto nella sfera affettiva, diramando nell'etica e sfociando nel giudizio politico. Su questa sequenza, fondamentalmente irrazionale, si muove l'informazione mass-mediatica.


Conclusione: il mondo è diventato una favola demagogica la cui trama è conflittualmente gestita da un centinaio di agenzie organizzate attorno ad una tavola imbandita.

10 commenti:

  1. Forse sono uno all'antica ma per me c'è poco da essere demagogici. Un paese che si vanta di essere la prima potenza economica del mondo e non riesce a garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute è un paese incivile punto e basta. Tutte quelle statistiche e numeri fanno solo vergogna per chi li ostenta.
    pepe

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  2. Mary Esther, Florida, 5 settembre 2001. Cinque giorni prima dell' "evento" sono su una spiaggia della Florida con un paio di amici statunitensi, lì residenti e di cui sono ospite da due mesi. Uno di loro è un veterano del Vietnam, e, in seguito ad una ferita di guerra, è invalido al 100%. Percepisce una piccola pensione, ottenuta dopo 20 anni di lotte per il riconoscimento della stessa da parte dello stato. la cifra percepita mensilmente non gli consente di sottoscrivere un'assicurazione sanitari privata.
    Siamo in acqua e ci stiamo divertendo dandoci delle spinte, giocando. Ad un certo punto, in seguito ad un brusco movimento, Claude si sloga una spalla, che non è la "sua" spalla,ma una protesi in titanio. La sua spalla era saltata in aria su una bomba, e l'aveva lasciata in Vietnam. La spalla esce dalla sua sede ed egli, con un colpo, la riporta lì dove doveva essere: il dolore è forte e teme di aver rovinato protesi e legamenti rimasti. Che fare? Io, ingenuotto, gli dico: "andiamo subito da un medico!". Mi guarda con sguardo compassionevole e, nel dolore, trova la forza per ridere. "Piano...piano. Intanto andiamo a casa. Mi metto l'abito buono, e ci prepariamo psicologicamente, perché poi dobbiamo fare un giro per le cliniche locali a mendicare una visita". Così facemmo. Ne passammo 4, di medici, prima di trovare una dottoressa che, invece di chiedergli preventivamente che assicurazione aveva, gli chiese come stava. Ai tutti e tre i precedenti medici, l'amico, alla domanada: "Ha un'assicurazione?", rispondeva: "NO. Ma ho una spalla rotta, se lei, in quano medico, fosse interessato". L'ortopedica gli fece una lastra "abusiva" (cioè senza che i colleghi la vedessero!) e lo avvisò che, se la diagnosi fosse stata negativa e avesse avuto bisogno di una operazione, quella non avrebbe potuto fargliela in segreto e che sarebbe costata dai 20 ai 25 mila dollari. Soldi che ovviamente il mio ospite non aveva e per i quali avrebbe dovuto fare una colletta. Fortunatamente la diagnosi non fu così malvagia e se la cavò con pomate, massaggi, esercizi riabilitativi che avrebbe potuto fare anche a casa. Ringraziata la dottoressa ci avviammo mesti verso casa. Io, sinceramente, ero assolutamente incredulo e quasi sotto shock. L'amico, sdegnato come già altre volte, ma rasserenato dalla diagnosi non così negativa. Alla mia domanda "ma cosa fai se ti ammali seriamente?", Claude mi rispose: "sono un uomo fortunato, perché ho tanti amici in Italia, in Germania e in Inghilterra, e se dovessi ammalarmi seriamente, dovrei solo acquistare un biglietto aereo per uno di quei paesi, ed entrare nel primo pronto soccorso del primo ospedale di Milano, di Francoforte o di Londra per trovare un po' di civiltà e di humanitas. Se dovessi invece avere un incidente qui ed essere ricoverato d'urgenza, dovrei poi pagare probabilmente un conto salatissimo, e quindi in quei paesi europei ci dovrei andare come fuggiasco, come "rifugiato economico"!".

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  3. Sorry, il precedente, con qualche errore nei tempi dei verbi (siamo appiattiti sul presente, no?) è di GTZ.

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  4. ottima testimonianza. se non sbaglio il tuo amico è un monaco buddista?

    Gabriele, la demagogia è l'oppio dei popoli miopi. per chi sa vedere, l'ingiustizia è evidente.
    Purtroppo molti si fingono miopi perchè ciò gonfia il loro portafogli.

    gugl

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  5. ....è un monaco buddhista "sui generis" e con qualche contraddizione. Un Ego molto forte e molto ingombrante: credo che l'abbiano ordinato per dargli una mano a guarire, ma lui fa un po' l'anarchico e l'asociale. Ma è un grandissimo "testimone" dell'effetto della guerra sull'essere umano. L'ho visto in azione nelle scuole, ed ha un impatto incredibile ed efficacissimo sui giovani. Bye, GTZ

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  6. i giovani leggono dentro, aderiscono alla pelle e lì cercano casa.

    gugl

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  7. Quoto completamente, dalla prima all'ultima riga.
    Rimane comunque di una facilità sorprendente smascherare questa sequela di balle infinita: basta mettere i fatti in fila, uno dietro l'altro, senza commentarli: dicono gia tutto loro...

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  8. hai ragione. è anche vero, però, che lo smascheramento non è mai totale. passiamo da maschera a maschera, da interesse ad interesse. la verità (della logica e dell'ontologia) fa capolino appena.

    grazie Stefano per la visita.

    gugl

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  9. ci sono solo spunti per intuire un meccanismo di cui, alla fine, si ignora la vera grandezza.
    intanto possiamo solo raccogliere dati, e altri dati ed altri ancora. E vedere.

    Accidenti che schifo. in altro modo non so catalogare.

    Vi abbraccio tutti.

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