domenica 20 maggio 2007

Squola 1


Tanto sono geniali, a volte, gli studenti, quanto imbranati i proff. Riporto alcune "note disciplinari" delle quali, ahinoi, sono pieni i registri, a testimoniare quanto sia lontana, dalla scuola italiana, l'esperienza di Barbiana.



1) L'alunno S. C. lascia l'aula prima dell'orario di uscita dopo aver fotografato la lavagna con il cellulare, sostenendo che avrebbe riesaminato la lezione a casa sua.

2) L'alunno A., assente dall'aula dalle ore 12.03, rientra in classe alle ore 12.57 con un nuovo taglio di capelli.

3) La classe non mostra rispetto per l'illustre filosofo Pomponazzi e ne altera il nome in modo osceno.

5) L'alunno M. dopo la consegna del pagellino da far firmare ai genitori riconsegna il pagellino firmato 2 minuti dopo. Sospetto che la firma non sia autentica.

6) Il crocefisso dell'aula è stato rovinato. Il Cristo ora porta la maglia della nazionale.

7) L'alunno A. durante l'intervallo intrattiene dalla finestra dell'aula gli alunni dell'istituto imitando Benito
Mussolini, munito di fez e camicia nera, presentando una dichiarazione di guerra all'istituto che sta dall'altra parte della strada.

8) Dopo aver fatto scena muta durante l'interrogazione di geografia astronomica V. chiede di avvalersi dell'aiuto del pubblico.

9) L'alunno M. G. al termine della ricreazione sale sul bancone adiacente la cattedra e dopo aver gridato "Ondaaaa energeticaa!!!", emette un rutto notevole che incita la classe al delirio collettivo.

13) Si espelle dall'aula l'alunna M. Ilaria perché ha ossessivamente offeso la compagna Sabatino Domenica chiamandola Week End.

14) L'alunna B.R. fa sfoggio della sua biancheria intima lanciandola sul registro del professore.

15) Gli alunni M. e P. incendiano volontariamente le porte dei bagni femminili per costringere le ragazze ad utilizzare il bagno maschile.

16) L'alunno è entrato in aula, dopo essere stato per 20 minuti al bagno, aprendo la porta con un calcio; ha fatto una capriola e ha puntato un'immaginaria pistola verso l'insegnate dicendo "ti dichiaro in arresto nonnina!"

17) L'alunno giustifica l'assenza del giorno precedente scrivendo "credevo fosse domenica".

18) L'alunno M.B. sprovvisto di fazzoletti si sente autorizzato a strappare una pagina della Divina Commedia per soffiarsi il naso.

19) P. non svolge i compiti e alla domanda "Per quale motivo?" risponde "Io c'ho una vita da vivere".

25 commenti:

  1. Il Cristo con la maglia della nazionale è da spot pubblicitario, c'è già lo sponsor ufficiale: Ferrarelle...

    Da insegnante con poca esperienza alle spalle (3 anni), un'idea me la son fatta. Non so quale sia la via giusta, ma la colpa non è solo degli studenti. Ho visto e sentito di colleghi lasciano fare ai ragazzi quello che vogliono, li abituano a non avere alcun rigore né metodo, a rispondere male, a non concentrarsi, ad uscire dalla classe quando ne han voglia, li fanno anche parlare in dialetto (almeno parlassero il vero dialettoo e non un'annacquato italiano!). I genitori degli studenti spesso sono dalla parte dei figli, anche quando combinano delle gran cazzate - mi ricordo invece che, se prendevo una nota o qualcosa del genere, mia madre e mio padre si arrabbiavano con me, non con il docente, e andavano semmai col docente a scusarsi, perché si fidavano di lui/lei, si affidavanao al sistema scolastico, lo rispettavano profondamente, lo temevano anche (sulla scia dei ricordi personali). C'è un corto circuito generale. Una differenza di comportamento e rispetto l'ho notata negli studenti stranieri, in particolare quelli dell'est europa: sono molto disciplinati e composti, e anche quelli che non hanno voglia di far nulla, mascherandolo con un comportamento ineccepibile, riescono a salvarsi alla fine dell'anno...
    (luigi nacci)

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  2. c'è una sovrabbondanza di sollecitazioni audio-visive,che portano alla paranoia. Per quanto la mia età sia ancora "fresca", così spero almeno :-), sento la mia generazione lontana anni luce da quella "playstation", così come le definisco io.
    Difficile non lasciarsi contagiare da questa sovrabbondanza di sollecitazioni. Molto difficile.
    E' il risultato del primo impatto ultra tecnologico, forse. O forse è colpa delle generazioni genetrici, che vivono col senso di colpa del lavoro (non si riesce a stare più coi figli, insomma) e che rendono ammissibile ogni comportamento. Ahimé son genetrice pure io. E garantisco che di lotta continua, trattasi.

    Colpa dei prof? Non lo so. Ma se esistono prof che non seguono le lezioni come dovrebbero, la colpa è, semmai, di chi lo consente. Insomma, c'è da preoccuparsi secondo me. E lo dico da mamma :-)

    Grazie di questo confronto, Stefano e perdonami la latitanza .. ma è stata una settimana incendiaria :-|

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  3. Lontana anni-luce, purtroppo...hai proprio ragione, Stefano. Stupendo questo campionario, emblematico di come la scuola finisca col soffocare, nella pratica quotidiana
    di ogni sua espressione pseudo-didattica, e non pedagogica, ogni spunto "embrionale" di schietta creatività, di manifestazione di una personalità divergente, di comunicazione non ritualistica, di residua, autentica intuitività, seppur esercitata in forma paradossale.

    Il conformismo è la nuova, sola,
    sovrana virtù. E l'osservanza dei suoi codici subliminali è molto più devastante di qualsiasi insensata, autoritaria regola formale.

    Un cordiale saluto.
    francesco de girolamo

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  4. Qualche giorno fa ho letto un articolo, non mi ricordo dove, che affermava: "l'utopia di Don Milani purtroppo si è realizzata in pieno". Cioè secondo questo scienziato pedagogo una scuola aperta a tutti è causa prima del suo sfacelo.
    Ormai ho perso ogni speranza di veder cambiare questo nostro strano paese.
    Eroi sono i furbi, i prepotenti, i millantatori, gli arricchiti senza scrupoli, i Moggi, i monopolisti buffoni, i corruttori e i corrotti, i concussori e i concussi, dio patria e famiglia, gli evasori fiscali, la borghesia industriale che vuole la secessione sociale, i leccaculo, i potenti, i giornalisti intruppati ecc ecc.
    La scuola altro non è che lo specchio di questi cosiddetti valori.
    Non c'è più speranza.
    pepe

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  5. come non stare dalla parte dei ragazzi? non ritrovare il sorriso in questa loro capacità di canzonare, cercar di fregare, scherzare. Un campionario ispirato dai simpson che passa dal tecnologico ed approda allo sconcio, che non ama la sapienza perchè non ci sono modelli che la facciano amare.
    I ragazzi mi fanno tenerezza, ma ancor di più me ne fanno i professori che scrivono certe cose, probabilmente arrabbiatissimi, senza che colgano il senso del ridicolo.

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  6. Concordo con Pepe, in tutto. Sandra

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  7. la 17 credevo fosse domenica m'ha fatto scompisciare dalle risate. e anche le altre, tranne la 14 e la 15, non è che abbiano fatto niente di male, sono giovani e divertenti. bravi ragazzi. viva! grazie stefano. antonella

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  8. Luigi, condivido: credo che nessuna pedagogia accetti l'idea che l'assenza di regole sia educativo (la pedagogia del dottor Spock ha fatto più danni che buoni cittadini).

    Francesca, intanto mi fa piacere saperti mamma (e quindi consapevole delle difficoltà di far crescere dritto un ragazzo). Credo anch'io che i genitori abbiano grosse responsabilità nei comportamenti dei figli dentro e fuori della scuola. sulla tecnologia la vedo meno drammaticamente: come vedi adesso la stiamo usando con un sano buon senso.

    Francesco, è proprio vero: un bambino comincia le elementari che ha una creatività straordinaria e finisce le superiori, spesso, che è come una rapa secca.

    Gabriele e Sandra, la scuola di don Milani, come ben sapete, non è la scuola mediocre di oggi. E, come voi dite, questa mediocrità riflette quella, ancora peggiore, che troviamo fuori. Però tanti giovani sono migliori degli adulti, i quali ci fanno vedere lo sfacelo della scuola (che non c'è, secondo me) per nascondere lo sfacelo dei loro consigli aziendali.

    Alivento: è così, infatti. I Simpson sono l'anima nera dei ragazzi, da appoggiare senz'altro.

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  9. Anto, l'intenzione era appunto quella di ridere un poco, senza offendere nessuno.

    bacio

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  10. Appunto Stefano è quello che cercavo di dire. Non parlavo dei ragazzi infatti e quella cosa su Don Milani non la condivido per niente ma mi è capitato di leggerla su un giornale nazionale importante anche se ora non ricordo esattamente quale.
    pepe

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  11. di risate me ne son fatta anche io.
    e tante!!!
    :-)

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  12. sì, ti credo, Gabriele.

    Ciao Francesca. ma quanti anni ha tua figlia?

    gugl

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  13. il mio bimbo si chiama Luca ed ha 7 anni - prima elementare, insomma.
    E già due volte mi hanno chiamato sul cell,perchè lui stava male.
    Ma loro nn sanno che il mio è un piccolo Mario Merola!!! infatti, il tempo di tornare a casa e stava benissimo :-)

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  14. un caro saluto anche a Luca, allora. E, miraccomando: fa che la sua creatività resti forte!

    gugl

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  15. chi ha oltraggiato Dante è perduto per sempre!!! imperdonabile!
    ciao,
    alessandro

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  16. già! anzi: ghià :-)

    gugl

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  17. riguardo la 7 (non la tv ma la nota dell'insegnante) ricordo che anche ai miei tempi (sigh!) si facevano le guerre tra istituti, spesso sanguinosa (anzi salatosa) era quella fra l'istituto ragioneria/geometra (perlopiù frequentato da figli di operai) e il liceo frequentato dai figli delle gente bene. insomma era quasi una lotta di classe oltre che di classi. salutoni antonella

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  18. le generazioni dal dopoguerra ad oggi, sotto questo aspetto, si assomigliano tutte.

    però, se posso dire, nel mio liceo queste cose non succedono (anche perché vicino abbiamo le elementari:-)

    gugl

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  19. Non sono da meno i genitori. La settimana scorsa, a giustificazione di un compito non eseguito, il papà di un mio alunno ha scritto sul diario:
    "Matteo gli esercizi li ha fatti, ma la capra aveva fame".
    Ciao gugl :)

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  20. fantastico. anche a nio padre, la capra mangiò i quaderni! Mi sembra una giustificazione plausibile,dunque :-))))

    ciao Mat.

    gugl

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  21. mia sorella disse al professore che mio padre non poteva venire a parlargli perchè era paralitico
    :-) antonella

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  22. paralitico non lo era, s'era battuta fai un po' tu! :-) ciao a.

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  23. più che una battuta, mi sembra una schiacciata! :-)

    gugl

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  24. direi di sì, terribile. :-) a.

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