sabato 3 marzo 2007

Carte nel Vento


Segnalo l'uscita del n.6 anno IV di Carte nel Vento, la rivista on-line di "Anterem". Ranieri Teti, fra l'altro, ha scritto una recensione molto bella a La distanza immedicata. Già che ci sono, vi invito ad ascoltare il brano del maestro Francesco Bellomi nato dall'ascolto di un mio testo.


Buon week end.

13 commenti:

  1. Sono contento di questa riproposizione del brano di Bellomi: a riascoltarlo, al di là dell'occasione per cui è nato, mi sembra anche un'aderente premessa a "La distanza immedicata". Si coglie "quel brulichio dal fondo che saliva"...

    RispondiElimina
  2. Molto bella e molto densa, piena di echi e richiami che si prestano a ulteriori interpretazioni e approfondimenti.

    Non l'omaggio di un amico, ma la presa d'atto, oggettiva, della presenza, "necessaria", di un libro che resterà.

    Un saluto a te e all'amico fraterno Ranieri.

    fm

    RispondiElimina
  3. molto bella recensione a "la distanza immedicata", quella forse che più s'avvicina in poco dire a quel che tu volevi dire.

    il brano mi fa pensare alla musica new age, ma forse dico una corbelleria, in ogni caso è bello che qualcuno s'ispiri ad una tua cosa e ne componga una sua

    RispondiElimina
  4. ciao amici, e grazie.

    RispondiElimina
  5. Germinazioni che in parole e musica si richiamano, splendide voci a semicerchio con la tua.
    Ossodiseppia

    RispondiElimina
  6. Intanto saluto tutti i cari amici: Ranieri, Francesco, Ali e Guglielmo.
    La recensione, come giustamente dice Ali, riesce senza roboanti lenzuolate di paroloni a darci le giuste, o almeno una parte, coordinate per riuscire a navigare sui fiumi della distanza immedicata. Ottimo pure il brano, molto evocativo ed essenziale direi stile minimalista alla Terry Riley.
    Libro prezioso che merita tutta la nostra attenzione.
    pepe

    RispondiElimina
  7. ho ascoltato il pezzo del maestro Bellomi, non conosco molto di musica moderna mi sembra musica istintiva, che sgorga senza mediazioni e freni. una sorta di poesia musicale. immagino sia una bella soddisfazione per te Stefano. ho letto anche la recensione. molto bella. complimenti e buon pomeriggio antonella

    RispondiElimina
  8. Avevo scritto un commento ma non lo vedo. Forse deve esere ancora approvato?
    Aspetto e vedo :o))
    pepe

    RispondiElimina
  9. scusate se posto solo ora i vostri commenti. ieri sono atato in giro con la famiglia. anzi,dico meglio: ieri mio figlio ha vinto un gara di combattimento nel campionato interregionale. di karate (un po' di sano orgoglio paterno:-)

    grazie per leosservazioni e un saluto ricambiato

    RispondiElimina
  10. Oh mi sono accorto solo adesso di aver scritto Guglielmo invece di Stefano. Forse un lapsus che tende ad identificare il grande Guglielmin con il mio avo Guglielmo Pepe? Mah misteri della coscienza... :o))
    pepe

    RispondiElimina
  11. o forse un lapsus per poter confessare che un tuo avo è stato il grande Guglielmo Pepe? :-)

    RispondiElimina
  12. Forse hai ragione Stefano. Anche se il mio avo è Gabriele Pepe cugino del Guglielmo più famoso. :o))
    pepe

    RispondiElimina