lunedì 18 dicembre 2006

cos'è uno spazio pubblico


Penso a questo blog come ad uno spazio pubblico dove si discuta di poesia e, attraverso di essa, si metta in gioco il nostro essere-in-comune;
ad uno spazio pubblico dove la poesia sia occasione per riconoscerci animali sociali, secondo la grande tradizione che va da Platone a Nancy;
ad uno spazio pubblico dove la scelta dell'argomento ha una precisa connotazione politica;
ad uno spazio pubblico dove parlando di questo, rinuncio consapevolmente a parlare di quello;
ad uno spazio pubblico che ha la natura del servizio e che dunque non va sprecato;
ad uno spazio pubblico dove il gioco ha natura ricreativa all'interno di un percorso dominato dal pensiero, dall'informazione, dal confronto razionale;
ad uno spazio pubblico dove il rispetto per la maggioranza esige che lo spazio stesso sia pulito, ordinato secondo il fine cui è stato creato.

13 commenti:

  1. in altri termini i commenti anonimi idioti sono come quelli che imbrattano di cazzate i muri della città :)

    RispondiElimina
  2. parlare di niente, toglie a "qualcosa" uno spazio, toglie a "qualcosa" l'occasione di esserci, parlare di niente è una forma di fascismo.

    RispondiElimina
  3. allora è persino peggio di come la vedo io

    RispondiElimina
  4. Il fatto è, caro Ste, che tu m'insegni ci saranno persone che non ti vorranno del bene pur quando tu a loro non hai mai fatto del male e persino quando cerchi di far a loro (o ad altri) del bene.

    è la natura umana, piccola, ottusa, paranoica, frustrata, ipocrita, meschina ecc. ecc.

    ed io come gli altri, più degli altri, meno degli altri, non importa io umana come gli altri.

    "Essere umano, umanamente pieno, essere di veleno"

    e qualcuno non la trovava una bella poesia e che cos'è se non la verità, perlamiseria?!

    RispondiElimina
  5. dimenticavo la principessa dei cattivi sentimenti umani: l'invidia!

    RispondiElimina
  6. sì, Ali, non si tratta comunque di "fare del bene", ma di scegliere di "esserci".

    la rima è bella ma falsa (o almeno ingistificatamente pessimistica) :-)

    probabilmente è l'umano cresciuto alla catena che è invidioso, non certo chi è nato nella condivisione (della libertà, del pane, del pensiero)

    ciao Voc: un dono per grazia ricevuta del server :-) (e che non va sprecato, specie in tempi così cupi)

    RispondiElimina
  7. Mi dispiace Stefano, la rima non è pessimistica, è quello che è l'umana natura, sforzarsi d'essere migliori ci eleva appena un poco e magari ci si riesce pure ma poi li vedi ci sono sempre quelli che cercano di tirarti giù nella stessa loro miseria (o melma che è lo stesso), sono lì in agguato, che schiumano rabbia se le cose ti vanno bene, che vorrebbero il tuo acume o il tuo lavoro o tua moglie o i tuoi soldi o il tuo successo, (o chissà cos'altro che è tuo e che è appetibile perchè tuo quando invece tu non lo meriti mentre spetta a loro che sono-hanno fatto chissà che) che poi gongolano se le cose ti vanno male e compuntamente s'affliggono per convenienza sociale.
    E questi esempi sono solo il male minore, ordinaria mediocrità, poi ci sono le belve, quelli homo hominis lupus.
    Ho scritto decine di poesie rabbiose contro questa umanità.
    La condivisione dici? E che sto a fare io qua? Condivido no?
    Sto condividendo sdegno, rabbia, amarezza e quant'altro.

    RispondiElimina
  8. sì ali stai condividendo e te ne sono grato.

    eventualmente, se tolgo la possibilità di commentare, non ti arrabbi, vero?
    In fondo, il 90% degli ospiti che passano di qui sono silenziosi, ma attenti e competenti.

    RispondiElimina
  9. fai come credi, lo spazio e tuo, la tua mail la conosco, commenterò altrimenti, cosa credevi di liberarti di me? :D, anche se certo un blog a commenti zero soffre la coartazione della sua stessa natura comunicativa

    Ah beninteso quello che ho commentato più sopra in precedenti post era l'apice del disfacimento della mia provata umanità sofferente e sopraffatta, è ovvio che ci sono anche persone meravigliose, bellissime, oneste, altruiste, sensibili e quant'altro (e non pretendo neanche di ascrivermi in questa categoria tutta in positivo) ritengo che molte belle persone passino di qua una certamente: quella che nè è l'autore

    RispondiElimina
  10. Se posso, io non toglierei i commenti. Universo, Nazione etc. sono riusciti a mantenerli nonostante i troll e gli sciocchi. Credo anche tu, Stefano, possa permettertelo. Penso ci sia modo di impedire, con splinder (in realtà con blogger non so)l'entrata di intrusi anonimi(adesso non ricordo come ma so di averlo fatto sul mio, in un momento simile a questo, ma peggiore perché veniva attaccata direttamente una persona a me amica con i peggiori epiteti). O li togli, avvisando che lo farai se verrai preso in giro (perché questi vogliono solo prendere in giro). Lo spessore del blog non ne risente, trovato il modo giusto.
    Perché tifo così tanto per i commenti? Secondo me sono vita, la vera vita di un blog, una finestra aperta che fa entrar aria. I blog senza possibilità di commento sono scatoline, per quanto informino. Mio vedere, eh!, magari è solo un' esigenza psicologica. Auguri di buone feste.
    Silvia

    RispondiElimina
  11. sono d'accordo con te, Silvia.

    Farò il possibile per continuare a tenere aperto ai commenti questo spazio.

    ciao

    RispondiElimina
  12. grazie rita. A "liberamente" aggiungerei "con senno e senso della responsabilità".

    RispondiElimina
  13. sono assolutamente d'accordo, Stefano, con ognuno di questi punti che hai stilato, ... assolutamente pronta a rispettarli e a farli rispettare.

    erminia

    RispondiElimina