martedì 19 settembre 2006

Magdalo Mussio


Scopro ora, quasi per caso, che Magdalo Mussio è morto. L'avevo conosciuto qualche anno fa, al premio Anterem: homo selvaticus, Magdalo era nato per fare, per dar forma ai labirinti che la natura gli aveva donato.

così ne scrive il sito Exibart.com, in data 24 agosto 2006:

"È stato fin dagli anni ‘60 un protagonista, magari un po’ in disparte, ma non per questo meno centrale, di un certo ambiente dell’arte contemporanea, della poesia visiva, molto attivo anche per il suo lavoro editoriale e grafico. A ottantuno anni è scomparso Magdalo Mussio, artista nato a Volterra nel 1925, che negli ultimi anni si era ritirato prima a Pollenza poi nel borgo medievale di Civitanova Marche Alta. Nel '55 ebbe una prima mostra alla Galleria l’Indiano di Firenze, patrocinata da Giuseppe Ungaretti, poi affiancata al Premio Viareggio e quindi trasferita a Parigi. Dopo un’intensa attività nel teatro e nel cinema di animazione, sia in Italia che all’estero, in particolare Canada, USA, Francia e Inghilterra, divenne capo redattore della casa Editrice Lerici. Redattore nel 1963 della rivista Marcatre, iniziò la collana Marcalibri. Trasferitosi nelle Marche, insegnò incisione all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Molteplici le sue numerose esposizioni, da New York a Tokio, Parigi, Milano, Roma, Genova ed in molte altre città. Fra le più importanti quelle al Finch Museum di New York, alla Casa della Cultura di Tokio, al Museo Municipale di Montreal, alla Galleria Altunian di Parigi, all’Università di Sidney e dall’Università di Camerino."

11 commenti:

  1. Stefano, grazie per queste preziose perle. E' evidente che prezioso lo sei anche tu :)

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  2. Fucine mute speciale poesia è online
    http://www.fucine.com/

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  3. Anch'io ho conosciuto Magdalo Mussio in occasione del premio Montano: un grande artigiano della parola e dell'immagine.

    Lo seguivo da tempo, comunque, da quando, circa vent'anni fa, mi capitò tra le mani, quasi per caso, uno dei più bei libri che abbia mai letto: "I bambini tonti", di Ana Maria Matute. Era stato pubblicato da Lerici nel 1964 e conteneva diciotto tavole di Mussio in bianco e nero, una vera meraviglia e l'apertura, per me, di spazi impensati, della parola e del segno.

    Apprendo da te, Stefano, della sua scomparsa, e non posso non riflettere sulla quantità di cose che stiamo perdendo, o ci siamo colpevolmente lasciato alle spalle.

    A proposito di Lerici, vi ricordate del suo bellissimo catalogo letterario? Se fossi un editore, lo ristamperei in blocco, con particolare attenzione all'opera di alcuni grandi poeti di cui oggi, purtroppo, si è perso perfino il nome.

    p.s.

    Se vi capita, procuratevi il libro che ho citato, credo sia ancora rintracciabile e recuperabile da qualche parte: ventiquattro brevi racconti che evocano una dolorosa visione dell'infanzia e che vi sconvolgeranno. Camilo José Cela definì questo libro l'opera più importante che una donna abbia mai pubblicato in Spagna.

    E' anche un omaggio, sentito, alla memoria di Magdalo Mussio, perché credo che molte delle radici dei suoi testi e dei suoi segni siano proprio rintracciabili tra quelle pagine.

    fm

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  4. Grazie Francesco; credo che i blog abbiano proprio la funzione di mettere in comune esperienze e conoscenze, al fine di crescere tutti.

    E un grazie all'anonimo (che credo sia il poeta Christian Sinicco) per l'informazione.

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  5. Ehi, mi sono dimenticato di ringraziare Vocativo. si vede che ho cominciato a lavorare :-)

    un grande saluto, caro amico.

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  6. consiglio di andare a leggere l'articolo di Christian: ci troverete molti amici e il pane quotidiano.

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  7. Stefano, sei chic.
    Per questo mi piaci E molto.
    (Ultimamente però faccio un bel po' di dichiarazioni di affinità intellettuali. Scialo? Scherzo, eehh!)Gianfry

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  8. Gianfry: "chic" non lo sentivo da tanto tempo. in verità sono un montanaro dal forte accento vicentino :-)

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  9. un montanaro chic dal forte accento vicentino chic? :-) a.

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  10. Secondo il ' critico ' d' arte Ludovico Pratesi, direttore ' artistico ' del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, alla proposta di una mostra su Magdalo Mussio ha risposto che si tratta di un artista di quart' ordine.
    Con quale criterio vengono dette queste irrispettose parole?
    Sono costernato!

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