venerdì 23 giugno 2006

Javier Heraud

Quando un poeta fa il guerrigliero oppure... quando un guerrigliero fa il poeta oppure... quando la poesia sta leggera e tersa sulla spalla di un ragazzo timido, mi viene in mente Javier Heraud, morto combattendo sul rio Madre de Dios, al confine tra Bolivia i Perù, nel 1963. Aveva vent'anni.

da II fiume

Io sono un fiume,
vado scendendo sopra
larghe pietre,
vado scendendo sopra
dure rocce,
per il sentiero
disegnato dal
vento.
Ci sono alberi a me
d'intorno ombrosi
di pioggia.
Io sono un fiume,
scendo ogni volta più
furiosamente
più violentemente,
scendo
ogni volta che un
ponte mi riflette
nei suoi archi.

10 commenti:

  1. in certe situazioni, il dialogo chiede il corpo intero.

    RispondiElimina
  2. però è così limpida questa poesia, golf

    RispondiElimina
  3. Cara Ali, da un ragazzo che crede nel sacrificio, non poteva essere diversamente.

    rita, se ti riferisci al post precedente, è un regalo meritato:-)

    RispondiElimina
  4. non conosco il poeta postato da Gugl, ma dove caxxo li vai a pescare?! :)

    RispondiElimina
  5. voc, giovanni turra zan chiede come fai a conoscerlo; già: ma come caxxo hai fatto a riconoscerlo!:-)))

    RispondiElimina
  6. ciao Stefano, solo adesso copro il tuo blog
    Saluti
    Sebastiano Aglieco

    RispondiElimina
  7. ciao Sebastiano, spero di incontrarti ancora qui (e altrove).

    RispondiElimina
  8. la poesia è l'anima della pubblicità:-)

    RispondiElimina
  9. golfedombre ha detto...

    voc, giovanni turra zan chiede come fai a conoscerlo; già: ma come caxxo hai fatto a riconoscerlo!:-)))

    23/6/06 18:48

    Grazie per avere dedicato un post
    a Javier Heraud. Non e' uno scandalo
    indicare da dove e' stato preso.
    Basta scrivere liberamente tratto da...
    Azor www.javierheraud.splinder.com

    RispondiElimina